Quotidiano | Categorie: trasporti

Treni, Chisso: fase critica superata, rimedi attivati ma l'anno scorso era peggio

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 23 Dicembre 2013 alle 14:19 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Eravamo pienamente consapevoli che il nuovo orario cadenzato avrebbe creato lo scompiglio, perché pressoché tutti gli utenti che usano quotidianamente il treno hanno dovuto cambiare qualcosa nelle loro abitudini. Ci aspettavamo proteste, ne attendiamo, ma soprattutto attendiamo suggerimenti e proposte per aggiustare ancora il tiro e ottimizzare il sistema”.

L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ribadisce “dalla prima linea del fuoco” la scelta di migliorare dando un servizio del tutto innovativo ai pendolari del Veneto, rispetto al quale dobbiamo scindere le criticità che possono esserci e che stiamo già eliminando – afferma – dalle inefficienze che dipendono da come Trenitalia lo sta realizzando e dalle carenze di un sistema strutturale che, ai primi freddi, ferma convogli che viaggiano senza problemi in Russia e in Finlandia”.

“Questo – dice ancora l’assessore –  è il sistema con cui ci troviamo attualmente ad operare. Sono convinto più che mai, e Trenitalia lo sa bene, che un fallimento del cadenzato non possa finire che con la rescissione del contratto di servizio”.

“Un ritardo è gravissimo, un treno soppresso è difficilmente giustificabile. E questi fatti producono, a ricaduta, disfunzioni sui servizi che seguono. Per questo non devono esserci. Rispetto al cadenzamento, tuttavia aggiunge – dobbiamo anzitutto aggiustare il tiro su criticità “interne”, che si evidenziano di fronte al comportamento reale dei pendolari. Il nostro obiettivo è quello di dare un servizio migliore, non certo di fare un dispetto a chi viaggia in treno, anche perchè vogliamo attrarre nuovi utenti. Il tutto con le risorse che riusciamo a mettere in campo. Oggi, ad una settimana dall’avvio del nuovo orario, purtroppo inficiato oltre ogni pessimistica previsione dai guasti e dai ritardi della prima giornata lavorativa ordinaria di lunedì 16 dicembre, possiamo già trarre un primo bilancio, fatto su dati oggettivi e scevro da polemiche e prevenzioni”.

“Un primo dato certo stupirà di sicuro a fronte delle pagine d’inchiostro piene di recriminazioni: se guardiamo ai ritardi, con l’esclusione del 16dicembre, questi sono stati inferiori a quelli riscontrati nelle medesime giornate dall’applicazione dell’aggiornamento orario del 2012. Solo che quest’anno è cambiato tutto, lo scorso anno si trattava di aggiustamenti relativamente marginali”.

Un secondo dato riguarda invece le carenze “strutturali” riscontrate nel cadenzamento fin dal primo giorno, per l’inevitabile differenza tra previsione e risposta reale. A queste si è in parte provveduto subito laddove questo è stato possibile, in parte si provvederà a mano a mano che saranno completate le forniture di nuovi e più capienti convogli, cosa che dovrebbe avvenire nel giro di tre – quattro mesi. Per inciso, i calcoli erano stati fatti sulla base di un cronoprogramma di consegne che prevedeva la fornitura completa di nuovi Stadler entro l’inizio del dicembre corrente, data che non è stato possibile rispettare per una normativa dettata “in progress” dall’Agenzia per la sicurezza ferroviaria che si evoluta in maniera sempre più restrittiva”.

“Sul terzo dato, ovvero le segnalazioni relative a difficoltà di spostamento proprio in termini di orario e strutturazione del servizio, stiamo lavorando giorno per giorno, per aggiustare il sistema”.

“L’invito è di continuare a segnalarci ogni anomalia, sia contingente come ritardi, sovraffollamento, soppressioni e altri disservizi (che ci serve per applicare le multe a Trenitalia per i disservizi contrattuali), sia di tipo appunto “organico” al progetto, quali mancata possibilità di raggiungere le destinazioni precedenti, incompatibilità con l’orario di lavoro, scomodità aggiuntive e così via”.

“Ringrazio tutti per la pazienza, e anche per l’impazienza. Continueremo a monitorare l’operato di Trenitalia e sorvegliare la situazione di un trasporto che non va certo bene come dovrebbe e per quanto lo paghiamo . conclude Chisso – dove non ci consola per nulla, né rincuora i viaggiatori, sapere che nella maggior parte del resto d’Italia le cose vanno anche peggio”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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