Trasporti, Filt-Cgil: no a tagli di Ftv e Provincia che penalizzano lavoratori e studenti
Mercoledi 8 Giugno 2011 alle 18:52 | 0 commenti
Massimo D'Angelo, Coordinatore mobilità Filt-Cgil Vicenza - Condividiamo l'arrabbiatura e il messaggio che l'Assessore ai Trasporti della Provincia di Vicenza Sandonà Cristiano invia alla Regione Veneto sui tagli effettuati sul trasporto pubblico. Condividiamo la decisione dell'Assessore di restituire le deleghe affidategli dalla Regione qualora entro breve la Stessa non riuscirà a tirare fuori altri contributi.
Condividiamo in pieno che il ruolo di un Amministratore non può essere quello di fare il tagliatore di teste per conto di altri.
Ma non possiamo astenerci dal dire che queste dichiarazioni non sollevano l'Assessore al Trasporto, la Provincia e l'Amministratore unico di FTV ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dell'utenza di questa Provincia e dei lavoratori dell'azienda di FTV.
Noi siamo convinti dai fatti che chi governa Il trasporto pubblico di questa Provincia ha deciso la strada da intraprendere:
Il nuovo orario estivo valido dal 10 giugno fino all'inizio dell'anno scolastico2011/2012 taglia oltre 160 corse.
Molti lavoratori utenti che si recavano sul posto di lavoro con il mezzo pubblico resteranno appiedati e saranno costretti ad usare l'auto incidendo sui salari e congestionando ulteriormente le strade già intasate, su un territorio dove i livelli di inquinamento sono i più alti d'Italia.
I turni proposti ai lavoratori arriveranno a toccare nastri lavorativi di circa 15 ore
I lavoratori saranno costretti a stare a casa in ferie forzate
I livelli di manutenzione dei mezzi sarà ridotto al minimo indispensabile
I livelli di sicurezza e della qualità del trasporto si abbasseranno.
I salari dei lavoratori del settore già miseri (un nuovo assunto in FTV percepisce appena mille euro al mese) impoveriranno ulteriormente le famiglie.
I politici e gli Amministratori di questa azienda da oggi in pratica hanno deciso di intraprendere la strada più semplice:
Da una parte giustamente scaricare le colpe ai "governi superiori", d'altra parte sul territorio, in maniera irresponsabile, tagliare le corse e spremere ulteriormente i lavoratori puntando su incassi sicuri e certi ma a discapito del trasporto pubblico come servizio sociale, bene comune da offrire ai cittadini in modo efficiente e rispondendo alle esigenze del territorio.
Noi da tempo abbiamo indicato altre strade :
In una Provincia la più frammentata del Veneto, dove il TPL è articolato in ben 17 unità di rete nelle quali operano ben 15 aziende titolari di contratto di servizio con le Amministrazioni locali affidatarie, l'Amministrazione Provinciale dovrebbe in primis intervenire sugli sperperi che tale frammentazione, accentuata da numerosi subaffidamenti, incide in termini di risorse pubbliche,gravando sulle condizioni produttive, industriali organizzative e finanziare.
La Filt Cgil si è già fatta promotrice di una richiesta di un tavolo di confronto indirizzata all'Azienda e alla Proprietà , con il coinvolgimento delle Associazioni degli utenti, per affrontare le seguenti problematiche:
Piano di riordino dell'esercizio che possa recuperare sprechi, inerenti anche alle sovrapposizioni dei servizi urbani ed extraurbani anche tra aziende diverse
Piano di adeguamento delle tariffe
Riduzione dei costi con intervento su spese generali; sponsorizzazioni; consulenze; politiche relative ad acquisti; manutenzione; magazzino, logistica
Lotta all'evasione
Siamo ancora in attesa di una risposta.
Sappiate che costruire un serio piano industriale sulla mobilità significa efficientare le risorse e riuscire a dare risposte concrete alle esigenze degli utenti, al caro biglietti e al misero salario dei lavoratori.
Siamo consapevoli che questa è la strada più impervia ma quella più giusta e vale la pena intrapenderla per il bene comune.
Coordinatore Mobilita' Filt-Cgil Vicenza
D'Angelo Massimo
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