"Trasforma la tua auto" all'IMV di Expo e primo manifesto per futuro artigianato
Giovedi 7 Maggio 2015 alle 16:38 | 0 commenti
Confartigianato Vicenza e della Marca Trevigiana lanciano all'Italian Makers Village all'Expo di Milano il progetto  “REBORN. Trasforma la tua autoâ€, grazie a autoriparatori ed elettromeccanici (foto Fiat Panda convertita). La Regione Veneto, intanto, presenta il primo manifesto per il futuro del settore dell'artigianato che è veneto. Di seguito le note ufficiali.
Confartigianato - “REBORN - Trasforma la tua auto†è il progetto di Confartigianato che affronta il tema della mobilità elettrica concretamente offendo soluzioni di conversione da motori tradizionali a motori elettrici e verrà presentato all’Italian Makers Village, IMV, di Milano, il “fuori expo†dell’associazione.
REBORN nasce dalla collaborazione tra le associazioni provinciali di Treviso e Vicenza e una rete di imprese artigianali dei settori elettromeccanica – autoriparazione ed ha come obiettivi lo sviluppo del know how nel campo dei sistemi di trasformazione elettrica di auto usate e l’implementazione/sviluppo di una rete di autofficine specializzate nell’attività di trasformazione di auto usate in veicoli elettrici.
Dal 7 all’11 maggio, nel corso della settimana dedicata all’innovazione artigiana, in uno spazio ad hoc allestito all’interno dei 1.800mq di IMV, lo spazio espositivo multifunzionale di via Tortona dedicato alla valorizzazione delle eccellenze del mondo dell’artigianato, verrà esposta per la prima volta una Fiat Panda in cui è stato sostituito il tradizionale motore endotermico con uno elettrico, mantenendo invariate tutte le sue funzionalità e dotazioni originarie, a partire dal cambio meccanico, con la stessa gamma di rapporti esistente (prima, seconda…), come se sotto il cofano non fosse cambiato nulla. Le differenze immediatamente percepibili dall’automobilista sono il rumore, dato che l’auto in movimento produce un soffio anziché il solito rombo, e il risparmio visto che percorrere 100 chilometri potrà costare solo 2 euro.
La presenza a Milano di referenti del progetto consentirà di rilevare la percezione dei visitatori e dei possibili acquirenti rispetto al prodotto presentato oltre all’interesse di autoriparatori di altre regioni, futuri trasformatori di auto con l’obiettivo di ampliare la rete di operatori dal Nordest a tutto lo stivale.
Le auto elettriche hanno raggiunto notevoli livelli di prestazioni, di standard di sicurezza e autonomia, purtroppo però sono molto costose e soffrono anch’esse, pur incontrando il favore di un gruppo sempre più nutrito di automobilisti, della paralisi delle vendite automobilistiche che già da anni si registra in Italia.
“I trasporti individuali sono il punto più critico del nostro stile di vita per l’impatto che hanno sull’ambiente, sull’economia e sulla salute - precisa Severino Dal Bo, presidente gruppo autoriparatori Confartigianato Marca Trevigiana e Veneto - Le tecnologie per la mobilità sostenibile sono disponibili e sono pure vantaggiose anche senza il ricorso a incentivi. Le autofficine in questo scenario possono assumere un ruolo determinate nella promozione e nella diffusione della mobilità elettrica.â€
“L’auto elettrica - secondo Luigino Bari, elettromeccanico, componente della Giunta di Confartigianato Vicenza - si trova, da un certo punto di vista, nella stessa situazione dei primi computer: ingombranti, costosi, ma intriganti per le opportunità che lasciavano intravedere. Certo l’auto elettrica non sta godendo dello stesso slancio, anche perché l’ambito normativo in cui si muove è molto più complesso, però siamo in una fase di evoluzione continua.â€
REBORN tra le sue finalità si propone di assicurare un nuovo impulso economico al mondo dell’auto: la trasformazione dei veicoli tradizionali in auto elettriche avverrà all’interno di una tradizionale autofficina e risponderà alle esigenze di mobilità del singolo automobilista: un’auto su misura. “
Nel nostro Paese la normativa che dovrà disciplinare l’attività di riqualificazione elettrica dei mezzi per sta muovendo solo ora i primi passi, grazie all'intervento di sensibilizzazione e alle proposte tecniche presentate al Ministero dei Trasporti da Confartigianato Imprese su indicazione e stimolo delle associazioni di Treviso e Vicenza. Tutte le azioni promosse dalle due Associazioni sono state indirizzate a far si che lo schema di decreto che, a breve potrebbe essere approvato dalla Commissione Europea ed entrare in vigore nel prossimo mese di settembre, renda l’attività di riqualificazione facilmente realizzabile sotto il profilo tecnico e soprattutto burocratico, e consenta la creazione di una nuova filiera che possa diventare un modello esportabile anche verso altri Paesi dell’UE , sottolineando ancora un volta l’eccellenza italiana nel campo dell’automotive.
Regione Veneto - Il Veneto è la prima regione a lanciare il proprio Manifesto per l’artigianato del futuro, che è stato presentato con grande successo di partecipazione ieri sera nel corso di un meeting presso il Padiglione AQUAE Venezia 2015, a Marghera, promosso dall’assessorato regionale all’economia e sviluppo, ricerca e innovazione. Le imprese artigiane venete costituiscono infatti una parte essenziale del tessuto produttivo e imprenditoriale della regione, contribuendo alla crescita economica del territorio. Ma l’artigianato veneto, pur salvaguardando la propria fisionomia maturata nel tempo, deve confrontarsi oggi con tutti gli aspetti che i nuovi contesti richiedono: innovazione tecnologica, informatizzazione dei processi e dei prodotti, contaminazione delle esperienze, uso del design, strategie di comunicazione, formazione continua, qualità delle produzioni.
La Regione ha presentato il lavoro, frutto di un tavolo con esponenti delle Università , delle Associazioni di categoria, del mondo del credito e finanza e con un confronto costante con le imprese stesse per verificare la situazione del comparto, valorizzarne le potenzialità , mettere a fuoco le criticità , indicare le strategie per il breve e medio termine. Il primo risultato di questo impegno condiviso tra amministrazione pubblica, categorie, imprese ed esperti - come il prof. Stefano Micelli dell’Università di Venezia - è il Manifesto che tratteggia gli scenari e disegna gli assi attorno a cui si articoleranno le politiche regionali ed europee per le imprese artigiane nei prossimi anni.
Il documento di programmazione regionale si chiama “Manifesto per il saper fare. Artigiano prossimo venturo†e si articola da un lato nell’analisi di alcune aree focus (innovazione, eccellenza artigiana, internazionalizzazione e capitale umano), dall’altro nella presentazione degli strumenti di intervento. “L'artigianato veneto – ha sottolineato l’assessore regionale all'economia e sviluppo, ricerca e innovazione – deve rispondere alle sempre nuove sfide dell’economia globalizzata. Per farlo è necessario che sappia coniugare i mestieri tradizionali e l’innovazione richiesta dal nuovo mercato. Il Manifesto costituisce la base, aperta ad ulteriori contributi, per la ri-scoperta e il ri-lancio della grande esperienza artigianale, di cui il Veneto va orgoglioso, e del manifatturiero come cuore pulsante del valore artigiano e di quella grande tradizione che tutto il mondo conosce come ‘Made in Italy’â€.
L’incontro ha presentato anche alcuni casi concreti di aziende che hanno coniugato il saper fare artigiano con l'innovazione di processo e di prodotto, aprendosi a nuovi mercati e alla grande sfida della competizione digitale. Molto spesso questi processi sono stati supportati dalla felice intuizione della rete di impresa che favorisce aggregazioni positive e fruttuose per vincere la sfida della ripresa.
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