Torrione di Porta Castello, per Andrea Chimetto coordinatore provinciale dei Rappresentanti d'Istituto: bufera politica esagerata
Mercoledi 26 Luglio 2017 alle 10:34 | 2 commenti
La vicenda del torrione di Piazza Castello è diventata una bufera politica esagerata. Innanzitutto un museo di arte contemporanea in una torre non si è mai visto, non perchè nessuno non ci abbia pensato prima ma perchè le opere di arte contemporanea hanno bisogno di ampio spazio per essere ammirate dai visitatori, prendiamo l'esempio del museo MAXXI di Roma o dell'Hamburger Banhof di Berlino che ho visto personalmente visto il mio percorso di studi nel campo artistico. Dove possiamo collocare opere di arte moderna su un torrione? Io penso che il Torrione potrebbe essere utilizzato come primo monumento da visitare della citta.
La salita all'ultimo piano potrebbe essere accompagnata da immagini storiche di Vicenza con didascalie che illustrino ai turisti la Nostra storia per poi arrivare all'ultimo piano e ammirare il panorama bellissimo che ci potrebbe offrire. L'occasione dovrebbe essere stata colta anche per le scuole, penso alle scuole elementari o medie dove i ragazzi potrebbero visitare la citta scoprendo la storia di Vicenza grazie al Torrione. Peccato che questo non sia stato pensato per paura delle spese di manutenzione che paradossalmente sarebbero pochissime dato che il Torrione si trova in perfetto stato minimo per altri 50 anni. Dato che il mecenate è anche colui che svolge attività di restauro avremmo potuto cogliere al balzo quest'occasione e chiedere al Dottor Coppola di restaurare la Rocchetta per esempio o l'ex Fiera con l'opzione di poter usare anche i Giardini Salvi così da dare una visione di continuità al centro che non si fermi al solo Corso Palladio ma che si allungherebbe fino al Teatro Comunale per dare vita ad un centro che troppe volte viene definito morto dai cittadini. Io penso che questa sia stata un'occasione persa per la città , e ringrazio molto il consigliere Tosetto che si è battuto per un pezzo molto importante della città perchè ricordiamoci che Vicenza non è solo Andrea Palladio ma ha anche una storia medievale importante.
E poi non si possono accettare post Facebook di amministratori pubblici che ci rappresentano che offendono altri consiglieri per uno sbaglio. La vicenda poteva essere affrontata in modo diverso, in altri luoghi che non sono i social, non è un buon esempio, poi non lamentiamoci se i giovani si allontanano dalla politica, Io sfiducio chi pubblica post offensivi sui social specie se amministratori. Il titolo di questa vicenda dovrebbe essere: un'occasione persa!
Andrea Chimetto, Coordinatore Provinciale dei Rappresentanti d'Istituto
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