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Tormeno e Santa Croce Bigolina, Pellizzari: bene alzare argini, meglio abbassare livello fiumi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 16 Dicembre 2011 alle 12:35 | 0 commenti

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Provinvia di Vicenza  -  Il Tormeno e Santa Croce Bigolina si mettono in sicurezza. Il Comune di Vicenza investe nell'innalzamento degli argini con il sostegno del Genio Civile. "Non posso che congratularmi per questa decisione -commenta l'assessore provinciale alle Risorse idriche Paolo Pellizzari- visto anche che l'area è stata duramente colpita dall'alluvione dello scorso anno. Sono passati tredici mesi da quel primo novembre che ha costretto il territorio a confrontarsi con il rischio idrico e ad affrontare seriamente il problema della prevenzione".

"Tanti sono stati anche gli incontri che Enti e associazioni hanno organizzato sul territorio con i cittadini. Tecnici e persone comuni hanno rafforzato e supportato la mia convinzione che la soluzione al problema consista nell'abbassare il livello del fiume. La soluzione più logica perché la più naturale, visto che ripristina la conformazione originaria dei corsi d'acqua. Bene, dunque, che si intervenga sugli argini, ma senza dimenticare che sono necessarie opere strutturali più incisive che la natura stessa ci suggerisce."
L'assessore Pellizzari ribadisce così un concetto espresso e ribadito più volte in questi anni, tanto che con gli uffici provinciali ha elaborato un vero e proprio progetto definito "Quota Zero", ossia la quota di livello a cui è necessario portare il letto del fiume se si vuole davvero dare una risposta ai problemi idrici del vicentino.
"Altrimenti -precisa Pellizzari- si rischia di risolvere il problema in un'area del territorio per aggravarlo in un'altra. Nel caso specifico, se si alzano gli argini nel comune di Vicenza si aumenta il rischio idraulico nei comuni più a valle, in particolare Longare, Montegalda e Montegaldella."
E' quindi necessario, conclude Pellizzari, pensare al territorio nella sua globalità e intervenire in maniera strutturale su ampia scala per risolvere un problema che non conosce confini comunali.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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