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Thibault: restringere diritto allo sciopero non fermerà il conflitto

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 28 Luglio 2015 alle 15:45 | 0 commenti

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Nota di Luc Thibault, USB Alto Vicentino Ambiente

Qualcuno dice che siamo ormai alla stretta finale su una regolamentazione del diritto di sciopero in favore dell'utenza ma la verità è che il sistema di tutela degli interessi delle aziende, oltre alla libertà di licenziare, oltre alla forte riduzione delle tasse per le imprese, oltre al jobs act, che cancella 40 anni di diritto del lavoro e di diritti conquistati dai lavoratori, oggi vorrebbe impedire qualsiasi forma di conflitto sindacale.

Ma il conflitto non è una teoria, non è un gioco, non è il capriccio ideologico di qualcuno è la naturale e logica strada attraverso la quale si concretizza lo scontro/incontro tra capitale e lavoro, tra chi possiede i mezzi di produzione e chi offre la propria forza-lavoro. Un fenomeno sociale che, se compresso ulteriormente, esploderà e troverà altre vie per rendersi esplicito; come un fiume, il cui corso viene deviato e intubato in modo innaturale, che prima o poi riemerge con più forza e in modo incontrollabile.

E' evidente quindi che Renzi, Delrio, Sacconi e Ichino fanno parte della stessa squadra, che intende offrire a Confindustria e a tutti i Marchionne d'Italia lo strumento legislativo attraverso il quale non si intende regolare il diritto di sciopero, perché questa è cosa già avvenuta da più di un ventennio. Ciò che di fatto vogliono ottenere, è impedire del tutto l'esercizio di un diritto costituzionalmente tutelato, cominciando nei settori come i trasporti, dove è possibile strumentalizzare e spostare l'attenzione sul diritto dell'utenza, per poi ampliare a qualsiasi attività produttiva la forte pressione e repressione autoritaria di cui sono portatori”.

Tirare troppo la corda in una fase economica e sociale delicata e difficile come l'attuale, con la gente che non riesce a curarsi o arrivare a metà mese, con una disoccupazione ormai insopportabile, con licenziamenti e chiusure di fabbriche e aziende, con contratti non rinnovati da anni e anni, porterà forse nell'immediato qualche sciopero in meno, ma il conflitto sociale troverà tempi e modi per riemergere.

Oggi è tempo di reagire, di abbandonare Cgil, Cisl e Uil, che ormai accettano supinamente tutto, e costruire una vera alternativa sindacale.

È quello che sta facendo l'Unione Sindacale di Base, ed è questa la risposta giusta a chi tenta di impedire l'organizzazione degli interessi dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati.

Leggi tutti gli articoli su: sciopero, Usb, Luc Thibault, Alto Vicentino Ambiente

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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