Testamento biologico, Rolando: "Approvare la legge"
Lunedi 27 Febbraio 2017 alle 18:30 | 0 commenti
Il disegno di legge sul testamento biologico, il documento con cui qualsiasi cittadino può mettere per iscritto in anticipo le condizioni di massima per le sue cure future, dovrebbe andare in aula in questi giorni. In particolare indicare le DAT, le "dichiarazioni di volontà anticipate sui trattamenti sanitari".
E sarà la prima volta nella storia che il Parlamento italiano discuterà questa materia. A dirlo, in una ota, è Giovanni Rolando. Dovranno essere valutati l'approvazione o meno di emendamenti proposti. Rispetto alla bozza iniziale, gli emendamenti che faranno più discutere riguardano la pianificazione condivisa delle cure tra medico e paziente. I medici sarebbero tenuti a rispettare le volontà del malato "ove possibile". Tutto questo a distanza di dieci anni dalla morte di Welby.
La grande novità è che verrà data per la prima volta la possibilità al paziente di poter decidere sulle proprie cure in caso di eventuale insorgere di gravi malattie.Â
Il caso di Treviso - Nei giorni in cui è in corso il dibattito politico sul biotestamento, a Treviso si è verificato il primo caso di paziente affetto da Sla morto dopo aver richiesto la "sedazione profonda". Dino Bettamin, 70enne di Montebelluna, malato da cinque anni, voleva "dormire fino all'arrivo della morte, senza più soffrire". Gli infermieri che lo avevano in cura gli hanno prima somministrato una sedazione palliativa, poi sono stati sospesi tutti i trattamenti, compresa la nutrizione artificiale.
Vicenza settembre 2009. Giovanni Rolando, capogruppo della Lista civica "Variati sindaco" in consiglio comunale e presidente della V commissione "Servizi alla Popolazione" è stato il primo firmatario della mozione sul Testamento biologico, controfirmata da altri consiglieri di centro sinistra e centrodestra: tra gli altri Claudio Cicero, Domenico Pigato dell'Udc, Cinzia Bottene, favorevole anche il consigliere pdl Maurizio Franzina. La mozione Rolando per il testamento biologico, firmata da una quindicina di consiglieri comunali, era transitata in V commissione con voto favorevole all'unanimità . Una prima mozione a Vicenza fu dunque approvata il 28 settembre 2009. Nel 2011 analoga iniziativa fu portata avanti e venne approvata il 15 novembre 2012 dal consiglio comunale.
Veneto 4 marzo 2015, art. stampa. Colta con soddisfazione dal coordinatore regionale di ReteDem area progressista del Pd Veneto, Giovanni Rolando, l'approvazione della legge regionale sul biotestamento in Regione Friuli Venezia Giulia: la prima Regione a farlo, presidente Debora Serracchiani, la vice segretaria nazionale del Pd. Speriamo che anche in Veneto si possa procedere in tal senso.
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