Tentazioni primarie: un solo candidato da do di petto di... contrapposizione a Variati
Venerdi 1 Dicembre 2017 alle 11:50 | 0 commenti
Fin dai tempi di Eva e Adamo, gli uomini hanno subito il fascino della tentazione. Domenica ci saranno le primarie della sinistra vicentina per la designazione di colui che dovrà succedere alla poltrona di Sindaco di Vicenza, occupata da un politico di lungo corso: Variati Achille. Tre sono i candidati, tre modi, sembra, di intendere la successione, ma di fatto tutti e tre accarezzati dal sindaco uscente, che vorrebbe da tutti la continuità del suo modo di amministrare, che non è stato oggetto se non di una piccola, piccola critica da parte di uno dei candidati.
Per il resto poche parole di lode, quasi ignorati i grandissimi successi dell'amministrazione decennale: il parco della pace è in dirittura d'arrivo, sarà il centro, come disse un sociologo, della grande Vicenza, le quote dell'autostrada vendute per fare moltissimo sulle strade, la dimensione culturale in mostre di successo a vantaggio del Signor Goldin, capace imprenditore per se stesso, spettacoli internazionali di livello che hanno coinvolto perfino Il "disonor del Golgota", per non parlare di altro. Il sociale ha dato i migliori frutti di se stesso con gli immigrati, i richiedenti asilo. La Sicurezza è in mano, come durante i periodi bellici all'esercito. Le banche funzionano ancora e l'economia tira..il fiato. Un solo mercato funzione a dovere, ma è quello degli stupefacenti, che si possono trovare in ogni luogo della città . Quello che è stato fatto è ben visibile e ne godono tutti i cittadini, quando camminano peri marciapiedi. Insomma l'elenco dei successi dell'amministrazione Variati è immenso. Solo i "criticoni" non possono non vederlo. A parole e a paroline tutto funziona a dovere, tanto che i candidati nulla hanno a che dire. Costoro propongono cose nuove, progetti che desteranno la città ancor di più, come se non fosse già troppo desta per la perdita di tanti capitali. Al Sindaco uscente non spettano che applausi, se ne sente già il rumore di compiacimento perchè lo spettacolo è finito.
Ecco quindi comparire la grande tentazione: recarsi ai seggi delle primarie per votare il candidato che garantirà la continuazione del modo di amministrare di Variati, in fondo una replica dello spettacolo già visto. La città di Vicenza non ne avrà che vantaggi nei suoi amministratori, che, forti di quanto compiuto, potranno progettare ancora di più. Certo mancheranno i denari che la banca popolare spendeva a favore della città , ma forse qualche euro potrà riceversi anche dalla nuova.
Sembra, a questo punto, che oggetto di questa tentazione sia solo un candidato. Per lui, per la vera continuità , si deve andare a designarlo presso i saggi delle primarie? No, perchè qualsiasi candidato verrà votato vi sarà continuità , dato che ciò che si presenta come triade, è in realtà un'unità e una continuità di un modo di amministrare, quello variatiano. Non vedremo gli sconfitti tornare a casa con le pive nel sacco, ma con molta probabilità sedere sugli scranni del Comune e per farlo magari si attiverà , tanto per gioco, perfino la lista civica di Variati.
Per cui, a ben riflettere, non andrò alle primarie, ma sono disposto anche a ricredermi pubblicamente se l'azione del vincitore, che mi dicono probabile e che ha dalla sua un'opera di difficile esecuzione, fin dall'inizio emetta quel "do di petto" che non è una nota, ma una vera contrapposizione al passato, cioè a Variati.
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