Quotidiano | Categorie: Sindacati

Telecom: a Vicenza situazione critica

Di Andrea Serventi Giovedi 15 Luglio 2010 alle 12:37 | 0 commenti

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Telecom Italia ha deciso di congelare i 3700 licenziamenti annunciati pochi giorni fa (l'azienda aveva già fatto partire le lettere di licenziamento proprio nel giorno dello sciopero Telecom, ossia venerdì scorso). Esuberi che non sono altro che la prima parte di un piano triennale, 2010-2012, che prevede 6800 tagli totali in Italia.

L'azienda telefonica ed i sindacati siederanno, ora, attorno ad un tavolo per negoziare e trovare una soluzione che possa soddisfare entrambe le parti.

Anche Vicenza, con i suoi 275 dipendenti Telecom, è coinvolta in questa operazione. Moderata soddisfazione è stata espressa dal sindacato UIL cittadino ad opera della segretaria UILCOM Vicenza, Ketty Marra e di Roberto Merlo (RSU Telecom Italia).
"Più che la speranza per questa apertura della trattativa tra azienda e sindacati, prevale la preoccupazione per il futuro - dichiara Roberto Merlo - , basti pensare che nel 2000 a Vicenza eravamo circa 800 dipendenti Telecom, mentre ora siamo arrivati a 275: un taglio equivalente a più della metà". Dato che concorda con la tendenza nazionale, dove si è circa dimezzato il numero dei lavoratori Telecom, che si aggirava sulle 120000 unità. Ed è un trend che non accenna a diminuire.
La prima parte dei tagli del piano triennale prevede solamente 8 posti a rischio in città, ma non per questo si respira ottimismo tra i lavoratori dell'azienda telefonica.
"È da molto tempo che Telecom segue la linea dei tagli - continua Merlo - , stiamo pagando delle scelte aziendali sbagliate fatte negli anni passati che han portato ad accumulare un debito di 35 miliardi di euro. Anche le politiche industriali del Governo ci hanno penalizzato, in quanto gli investimenti sono stati pochissimi. L'Italia è molto indietro rispetto a tanti altri paesi europei".

La situazione generale vicentina di Telecom, però, è ancora più allarmante: detto che Vicenza è una delle province italiane più produttive in assoluto, negli ultimi anni non c'è stato alcun investimento da parte dell'azienda telefonica nel nostro territorio. Anzi, la sede di via Quadri (nella foto VicenzaPiù) è a costante rischio chiusura. Più volte sono stati interpellati gli organi politici (Variati, Dal Lago, Schneck solo per citarne alcuni) per cercare di risolvere la situazione. Il Veneto concentra circa il 60% del personale Telecom tra Padova e Mestre, lasciando, così, a bocca asciutta città come Vicenza. Nemmeno la concorrenza ha investito in terra berica.
Telecom, inoltre, spesso e volentieri appalta lavori a ditte esterne per tagliare sui costi e questo riduce ancora di più le opportunità per i dipendenti vecchi, ma soprattutto per quelli nuovi.
Ormai sparita la tradizione di passare di padre in figlio il posto di lavoro, si rischia di raschiare il fondo effettuando tagli anche tra il personale ormai prossimo alla pensione.
"Siamo davvero preoccupati per il futuro - conclude Merlo - , questa politica sta portando Telecom ad una situazione davvero critica".

Anche da realtà come questa è possibile notare come la crisi economica del nostro paese non sia un fantasma immaginario, ma problema reale di tutti i giorni. Non si lamentino, quindi, i clienti Telecom se i tempi di attesa per la sistemazione di un telefono o dell'ADSL richiedono tempi lunghi: continuando in questa direzione è impossibile che le cose vadano diversamente.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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