Quotidiano |
Tav/Tac, Rigoni: progetto campus a Carpaneda è stato bocciato
Giovedi 24 Marzo 2016 alle 15:44 | 1 commenti
Riceviamo da Veronica Rigoni, Consigliere comunale Creazzo nel Cuore, e pubblichiamo
Apprendiamo con soddisfazione da Il Giornale di Vicenza che il progetto Campus Tav in Carpaneda è stato bocciato. Per l’ennesima volta abbiamo impedito che l'unica oasi di Vicenza ovest, una delle poche aree rurali ancora incontaminate, fosse presa d’assalto per nuovi progetti e interventi. In questi mesi, con il supporto di consulenti e tecnici abbiamo presentato alle Istituzioni le motivazioni per definire l’oasi di Carpaneda non adatta ad accogliere ulteriore cementificazione.
Appena 18 mesi fa, con la raccolta di migliaia di firme, avevamo ricevuto il sostegno di tante persone per richiedere al sindaco di Vicenza di non insediare un nuovo campo nomadi.
Dopo il successo di quella operazione si è presentato il pericolo di vedere occupate, cementificate e svendute per il Campus TAV le terre che costituiscono un polmone verde per i residenti delle aree limitrofe di Vicenza Ovest e Creazzo.
I problemi già denunciati di degrado sociale e ambientale come prostituzione, discariche abusive e assenza di una rete fognaria, con allagamenti e disagi alla viabilità meritano altre soluzioni e ben altre attenzioni dalla Pubblica Amministrazione.
Il nostro auspicio è che con questa decisione sia stata messa definitivamente la parola fine al continuo tentativo di speculazione di un'area che ha pagato e sta tuttora pagando un prezzo elevato per la cattiva programmazione urbanistica.
Il nostro impegno non si ferma qui: presenteremo presto un progetto di valorizzazione dell’Oasi di Carpaneda per rilanciare la peculiarità di questa zona rappresentata dal parco di Villa Zileri, le aziende vinicole, gli agriturismi, bed & breakfast, e gli allevamenti di animali e aziende di coltivazione biologica, valorizzando alcuni percorsi natura come validi programmi didattici per le scuole.
Commenti
Kaiser
Inviato Venerdi 25 Marzo 2016 alle 10:06
In sintesi: fatelo da un'altra parte...
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