Tav-Tac, Ciro Asproso: "nuovo modello d'esercizio riduce di 80 i treni e rende superflui i 4 binari"
Sabato 4 Agosto 2018 alle 19:12 | 0 commenti
Il Ministero dell’Ambiente - scrive in un'interrogazione comunale il Consigliere Comunale di Coalizione Civica, Ciro Asproso - ha recentemente aggiornato la Valutazione d’Impatto Ambientale del Progetto preliminare per il passaggio della TAV/TAC a Vicenza (acque superficiali, acque sotterranee, fauna, Belle Arti, salute pubblica, paesaggio, cantierizzazione, ecc.), riscontrando la necessità di ridurre la velocità dei treni in transito per abbassare i livelli di inquinamento acustico e vibrazionale.
Come riportato dal Giornale di Vicenza del 24.7.18, ITALFERR si è adeguata portando i limiti di velocità dei treni sotto i 120 Km/h. Tra le varie cose riscontrabili nella relazione principale, è degna di nota la presentazione di un ennesimo modello di esercizio, che prevede una drastica riduzione del numero di treni: da 332 treni/giorno (dato del progetto preliminare Verona-Vicenza pubblicato a novembre) a 252 treni giorno.
Attualmente transitano per Vicenza 199 treni/giorno, pertanto quando sarà completato il quadruplicamento dovremmo ottenere un aumento (teorico) dei treni in transito di soli 53 treni/giorno. Un po’ pochino per quello che ci costa.
La cosa curiosa è che a novembre si giustificava il quadruplicamento con la necessità di far viaggiare un gran numero di treni su una linea satura e incapace di contenerli tutti. A distanza di appena 6 mesi, nel momento in cui la VIA si sta rivelando problematica e lo studio ambientale viene rifatto da capo, si fanno sparire 80 treni senza battere ciglio. La relazione fornisce anche un interessante dettaglio sul numero di treni che passeranno giornalmente su linea storica e su linea ad Alta Capacità :
72 Freccia/eurocity; 68 Regionali; 112 Merci. Suddividendo i treni in notturni e diurni, come riportato in relazione, abbiamo 178 treni diurni e 74 treni notturni. In media fanno circa 9 treni/ora di giorno e 12 treni/ora di notte. Mica tanti, in realtà , per una linea ferroviaria potenziata strutturalmente e tecnologicamente.
Mi permetto di osservare che se si riducesse da 30’ a 60’ il cadenzamento dei Frecciarossa - che fuori dalle ore di punta viaggiano semivuoti – forse non ci sarebbe neppure la necessità di quadruplicare e in ogni caso si potrebbe ragionare seriamente sullo sviluppo della metropolitana (provinciale) di superficie.
Tutto ciò considerato si CHIEDE:
di conoscere l’orientamento di questa Amministrazione in merito al progetto TAV/TAC.
di capire quali valutazioni hanno svolto gli Uffici in riferimento al nuovo modello d’esercizio e alla drastica riduzione di treni in transito rispetto al precedente Progetto preliminare.
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