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TAV/TAC, Achille Variati archivia la soluzione zero richiesta dal comitato Ferrovieri e pensa all'approvazione di una soluzione in consiglio comunale

Di Francesco Battaglia Martedi 17 Maggio 2016 alle 12:24 | 0 commenti

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È all’incirca mezzanotte quando il sindaco Achille Variati saluta il pubblico intervenuto all’assemblea svoltasi ieri sera, 16 maggio 2015, nel quartiere Ferrovieri, alla quale, oltre all’assessore Dalla Pozza erano presenti l’architetto Andriolo e il dottore Guarti. Per Rfi era presente l’ingegnere De Amicis, mentre per Italferr erano presenti gli ingegneri Strabioli, Bianchi e Romano, quest’ultimo responsabile dei rapporti contrattuali con Iricav. Dopo la dettagliata relazione di Variati e Dalla Pozza sulle tre soluzioni dell’alta capacità ferroviaria, già discusse il 4 aprile 2016 in consiglio comunale, si sono susseguiti i numerosi interventi dei cittadini e dei comitati presenti in sala.

Come ci si poteva aspettare non sono mancate le critiche nei confronti dell’amministrazione, venute soprattutto dal comitato dei Ferrovieri che, rappresentato da Margherita Frizzarin, Marko Urukalo e Marco Zilio, ha accusato il Sindaco di volere a tutti i costi quest’opera inutile, per il fatto che non ci sia copertura finanziaria e criticando soprattutto le modalità di consultazioni popolari annunciate dal sindaco. Altre critiche sono arrivate dal Comitato Vicenza EST, il cui portavoce Alessandro Fracasso ha lamentato un possibile abbattimento di fabbricati proprio in zona Est e il fatto che la nuova linea ferroviaria andrebbe ad ostruire il passaggio di un tratto dell’acquedotto, che corre proprio sotto il previsto passaggio della nuova linea ad alta capacità.
Non è mancato nemmeno l’intervento di Giancarlo Albera del Coordinamento dei Comitati Cittadini che ha richiesto un approfondimento della proposta a tre binari, la quale risolverebbe molti problemi segnalati e dimostrati anche dal pubblico presente.
A queste e ad altre critiche ha risposto l’ingegnere De Amicis, spiegando come i lotti funzionali della linea vengano finanziati a stralci, per cui l’opera non ha problemi di finanziamenti da parte dello Stato, aggiungendo, rivolgendosi a coloro che hanno lamentato la mancanza di utilità della linea alta capacità ferroviaria, che c’è effettivamente bisogno di linee nuove per aumentare i treni in transito, perché gli attuali binari non lo consentono. Per quanto riguarda la proposta a tre binari ha detto di non essere a conoscenza di questa possibilità operativa, ma che non mancherà un approfondimento accurato che possa portare miglioramenti all’intero progetto.
Ampie rassicurazioni su Vicenza Est sono venute dall’ingegnere Strabioli che non ha escluso gli adempimenti del caso non appena si passerà nella fase di progettazione vera e propria, che avverrà dopo l’approvazione in consiglio comunale di una delle soluzioni proposte.
Nel suo intervento Variati, più ferreo del solito, ha detto di non volere quest’opera non per suoi personali desideri ma perché, stando ai dati forniti da Rfi e Italferr, è un’opera necessaria insieme all’ammodernamento del SFMR per permettere un miglioramento complessivo del sistema dei trasporti locale e regionale, che si adegui agli ammodernamenti previsti nell’intero Paese.
Sulle critiche espresse per le modalità di consultazione ha inoltre risposto che l’opinione dei sindaci vicini è necessaria per la portata che l’alta capacità costituisce.
Nella chiosa finale ha chiarito come l’opzione Zero non è possibile, precisando altresì che il lavoro dell’amministrazione in carica e del consiglio comunale, dopo la consultazione popolare, sarà quello di approvare in consiglio la soluzione che darà via alla fase di progettazione, precisando che sarà comunque possibile intervenire per apportare le modifiche eventuali perché l’opera realizzata sia la migliore possibile per l’intera città di Vicenza. 
In collaborazione con Giulia Biasia


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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