Tavolo contro le mobilitazioni selvagge nei supermercati, Usb: "Cgil, Cisl e Uil contro i lavoratori!"
Domenica 24 Gennaio 2016 alle 18:06 | 0 commenti
Durante il tavolo organizzato in Regione Veneto con i rappresentanti dell’imprenditoria e delle maggiori sigle sindacali della grande distribuzione convocati dall’assessore Elena Donazzan sul tema delle mobilitazioni selvagge, è stato sollecitato l’intervento tempestivo delle Prefetture territorialmente competenti. Nei giorni scorsi è arrivata la dura accusa di "fascismo" del sindacato Cub, mentre ora un altro sindacato di base, Usb, ritorna sulla vertenza Prix e insorge contro i colleghi di Cgil, Cisl e Uil: “sono dalla parte dei padroni e contro i lavoratori!â€.
Di seguito la posizione resa nota da Usb:
Cgil, Cisl e Uil del Veneto hanno deciso di schierarsi ancora una volta contro i lavoratori, infatti hanno firmato una lettera insieme alla Regione Veneto, la Provincia di Padova, i committenti (Prix, Despar Aspiag Service, Trasporti Romagna-Mg Service, Alì, Unicomm e Legacoop) rivolta alle Prefetture per sollecitare “l’intervento tempestivo delle Prefetture per ripristinare la legalità e l’agibilità dei cantieri†in caso di comportamenti intimidatori “verso la committenzaâ€.
Invece di portare solidarietà a 70 famiglie lasciate in mezzo a una strada per non aver accettato il meccanismo truffa dei cambi d’appalto e le finte “neoassunzioni†del Job’s Act, i sindacati confederali firmano insieme al Prix una lettera contro la protesta dei lavoratori. Ciò è gravissimo, ma almeno sappiamo da che parte hanno deciso di stare Cgil, Cisl e Uil: quella dei padroni!
Diventa quindi sempre più urgente nel settore logistico l’inserimento della clausola di salvaguardia nel Contratto Collettivo Nazionale, ossia che in caso di cambio d’appalto deve essere garantita la riassunzione di tutti i lavoratori presenti nel cantiere alle stesse condizioni contrattuali acquisite negli anni.
A Fidenza con la manifestazione Cgil Cisl Uil contro gli scioperi alla Bormioli è andato in scena il funerale del sindacalismo confederale. Chiamare alla mobilitazione lavoratori contro altri lavoratori e’ la negazione stessa di natura e ruolo del sindacato. Un tempo a Parma la Cgil, durante i grandi scioperi dei primi del novecento, portava i lavoratori a respingere, anche con durezza, i treni dei crumiri organizzati dai padroni per spezzare la lotta. Di quella storia restano solo bandiere e memorie comode per convegni. Oggi il sindacalismo di mestiere sembra sull’orlo di organizzare i treni dei crumiri. Così si fa carta straccia della ragioni della solidarietà , della democrazia e delle libertà . Dirigenti sindacali che manifestano per chiedere il diritto al lavoro contro chi sciopera esprimono la difesa di se stessi ma lo fanno contro i bisogni del mondo del lavoro.
Certo che può accadere in una vertenza uno scontro tutto interno al mondo del lavoro, specie quando il lavoro è frammentato e vive condizioni diverse. Ma mai un sindacato degno di questo nome può organizzare lavoratori contro altri lavoratori che lottano. Mai!
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