Quotidiano | Categorie: Sanità, Diritti umani

Tar e Consiglio di Stato: reddito familiari non influisce su retta disabili gravi e over 65 anni

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Luglio 2011 alle 20:27 | 0 commenti

ArticleImage

Gerardo Meridio, Consigliere Comunale Pdl  -  Domanda di Attualità
Tar Veneto e Consiglio di Stato stabiliscono: il reddito dei familiari non deve essere considerato per il calcolo della retta di disabili gravi o non autosufficiento over 65 anni. La maggioranza il 4.3.2010 aveva bocciato un ordine del giorno che conteneva questa proposta presentato dal PDL. Ora cosa farà???

Nella seduta del 4.marzo 2010, nel corso del dibattito su IPAB, presentai l'allegato ordine del giorno* che si rifaceva ad una costante giurisprudenza che ha determinato l'immediata applicazione delle norme della legge 109/1998.

Questa normativa prevede che nel calcolo relativo alla valutazione economica di chi richiede una prestazione va conteggiato solo il suo reddito e non quello dei familiari nel caso di non autosufficienti over 65 anni e disabili gravi.
L'ordine del giorno del 4.3.2010, invitava il Comune di Vicenza ad intervenire adeguando il proprio bilancio e i regolamenti, alle previsioni di legge, assumendo quindi a carico del Comune la parte residua della retta.
L'ordine del giorno venne bocciato da tutta la maggioranza.
Nel dibattito piuttosto scarno rispetto la portata dell'argomento il capogruppo Formisano sostenne che la compartecipazione dei familiari era dovuta e doverosa...; Il Cons. Balzi si astenne mentre il capogruppo Zanetti votò contro (dal verbale delle seduta).
Il Sindaco, dando atto che la questione era seria, ritenne non fossero sufficienti le sentenze dei TAR ma fosse necessaria quella definitiva del Consiglio di Stato, ed espresse preoccupazione per la sorte dei bilanci comunali.....
Bene dopo un anno sono giunte sia la sentenza del TAR Veneto (articolo Giornale di Vicenza del 5/7/2011 pag. 23) e anche quella del Consiglio di Stato 1607/2011 (articolo Giornale di Vicenza del 30/5/2011).
A questo punto quale atteggiamento assumerà l'Amministrazione Comunale di Vicenza ?
Tutto ciò premesso con la presente domanda di attualità chiedo al sindaco o all'Ass. Giuliari di riferire in consiglio Comunale in merito.
Il Cons. Comunale
Meridio Gerardo

 

*Consiglio Comunale di VICENZA

ORDINE DEL GIORNO

RETTE RSA CHI PAGA PER GLI ULTRA SESSANTACINQUENNI NON AUTO SUFFICIENTI?


Il consiglio comunale di Vicenza, riunito il giorno 4 Marzo 2010 approva il seguente ordine del Giorno:

Premesso che:
Si allunga sempre di più la serie delle pronunce che riconoscono l'immediata precettività del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito sancito dall'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998.
In particolare il TAR Milano, III Sezione, con ordinanza 9.1.2009 n. 10, ha confermato che, in base all'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998, ai fini della determinazione delle modalità di contribuzione costo di prestazioni sociali agevolate a favore di persone con handicap permanente grave bisogna tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare.
I giudici milanesi fanno proprio e richiamano l'orientamento espresso dalle sentenze 10.9.2008 n. 4033 della IV Sezione del TAR Milano, e 11.1.2007 n. 42 del TAR Catania. Il TAR Catania, con sent. 42/2007, per primo aveva affermato che, nella parte in cui viene valorizzata la situazione economica del solo assistito, la norma può essere direttamente applicata, anche a prescindere dalla mancata adozione del D.P.C.M. in essa previsto, trattandosi di prescrizione immediatamente precettiva, che non necessita di disposizioni attuative di dettaglio; mentre con la sentenza 10.9.2008 n. 4033 la IV Sezione del TAR Milano aveva altresì messo in luce come la questione si inquadrasse nell'ovvio rispetto della gerarchia delle fonti del diritto, precisando che la mancanza di un atto amministrativo di natura regolamentare, che non è stato adottato a distanza di dieci anni dall'approvazione della norma di legge che ne autorizza l'emanazione, non può inibire l'applicazione di una norma che possiede in sé sufficienti caratteri di determinazione per essere suscettibile di applicazione anche in assenza della normativa di dettaglio. Significativamente, la Sezione, nell'accertare le ragioni di tale ritardo, evidenziava e censurava proprio il comportamento dei Comuni che, attraverso i loro enti associativi in sede di Conferenza unificata, avevano fatto resistenza all'approvazione dello schema di decreto predisposto dal Governo poiché ritenuto troppo oneroso.
Con una dettagliata ordinanza del 27.11.2008 n. 836, il TAR Brescia, si era ampiamente pronunciato anche in relazione alla compartecipazione al costo di servizi residenziali. La pronuncia riveste grandissima importanza perché nell'analizzare il rapporto tra disciplina ISEE e obbligo alimentare, offre la prima, completa, interpretazione dell'art. 8 L.R. 3/2008. Netta e ampiamente motivata l'analisi del TAR bresciano, per il quale dalla posizione di familiare tenuto agli alimenti non deriva l'obbligo di provvedere al pagamento delle rette o un diritto di rivalsa a favore dei comuni che abbiano già pagato. I giudici valorizzano l'inequivocabile disposizione dell'art. 2 co. 6 Dlgs. 109/1998 il quale precisa che le disposizioni sull'ISEE non attribuiscono agli enti erogatori la facoltà di agire nei confronti dei componenti il nucleo familiare dell'assistito ex art. 438 co. 1 c.c. il quale, in effetti, prevede che gli alimenti possano essere chiesti solo da chi versa in istato di

bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento e comunque devono essere fissati
dall'autorità giudiziaria.. Coerentemente, il TAR Brescia ha censurato altresì la prassi di far sottoscrivere ai familiari dell'assistito un impegno al pagamento dell'intera retta al momento dell'ammissione nella RSD confermando un proprio orientamento già espresso con sentenza 10.9.2008 n. 1102 nella quale aveva affermato che si tratta di contratti di cui sarebbe necessario verificare in concreto la validità, da un lato perché sono motivati dalla necessità di assicurare il ricovero (e quindi sottoscritti in una situazione di debolezza o soggezione contrattuale) e dall'altro perché potrebbero comportare l'assunzione di obblighi che superano la quota di compartecipazione dei cittadini a questo tipo di spese.

Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale dà mandato al Sindaco e alla Giunta,

1. di predisporre adeguato previsione di spesa nel bilancio 2010 del comune perché siano rispettate le previsioni dell'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998 ed il comune integri il pagamento delle rette della persona non autosufficiente ultrasessantacinquenne, al posto dei familiari non tenuti al pagamento
2. di dare disposizioni agli uffici e all'IPAB di applicare la normativa sopra richiamata e quindi di tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare assumendo a carico del comune la parte residua della retta.
3. di apportare le opportune modifiche al regolamento comunale che disciplina la erogazione dei contribuiti per l'accesso alle RSA.
4. di aprire un apposito sportello di informazione per i cittadini che hanno ospiti nelle strutture RSA, per illustrare le norme sopra riportate.

Meridio Gerardo

Leggi tutti gli articoli su: pdl, Disabili, Gerardo Meridio, consigliere comunale Pdl, retta

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network