Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Tanto tuonò che piovve: Filippi espulso dalla Lega ... di lotta e governo. Strategia o tattica?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 29 Luglio 2011 alle 22:49 | 0 commenti

ArticleImage

Oltre che aver sospeso per tre mesi Borghezio per le sue dichiarazioni di "approvazione" della strage norvegese, in base alle informazioni in nostro possesso il Consiglio federale della Lega Nord, riunitosi oggi a Milano in Via Bellerio, ha espulso il senatore Alberto Filippi, che era entrato da tempo nel ciclone politico di faide interne e, soprattutto, "pratico" di vicende, giudiziarie e imprenditoriali, tutte da chiarire. Da lì era nato il suo "deferimento" mesi fa, con la richiesta di espulsione da parte degli organi dirigenti veneti.

E proprio poco dopo l'elezione con i suoi voti (determinanti accanto a quelli dell'amica nemica Dal Lago) di Marita Busetti a segretaria provinciale del partito, che immediatamente aveva poi espulso il capo dell'opposizione locale, Davide Lovat, reo di rappresentare il 40% del partito con i suoi voti e del suo richiamo alla legalità e alle origini, che oggi è, invece, fatto proprio dall'ala sempre più dominante di Maroni e Tosi, a cui pure Filippi faceva personale riferimento e da cui si sentiva "sponsorizzato". La decisione sul giovane senatore era stata finora rinviata dal massimo organo del partito, di cui fa parte anche l'onorevole Manuela Dal Lago, anche lei come Filippi consigliere comunale a Vicenza, anche se "Manuelona" si riprospetta come avversaria di Variati nel 2013, mentre "Albertino" non ha nel passato nascosto le sue simpatie per Achille: in questo quadro, secondo alcuni, andrebbero inseriti i suoi approcci con Massimo Calearo Ciman per una lista d'appoggio al sindaco delle alleanze civiche e a tutto tondo. Probabilmente il senatùr & C. erano alla ricerca di soluzioni alternative nei confronti di un parlamentare che ha anche il potere economico di un imprenditore da sempre vicino alle esigenze del partito. Si era parlato spesso, ma senza esito e prima che sul caso scendesse come una coltre di silenzio, di autosospensione di Filippi, la cui notorietà a Vicenza aveva raggiunto il culmine al momento del tentativo, mai concretizzatosi, di salire al vertice del Vicenza calcio in cordata con partner da lui dichiarati come non meglio specificati investitori asiatici. E ora, come conferma l'espulsione odierna, mai si è concretizzata anche la sua uscita volontaria dal gruppo del Carroccio e l'adesione probabile ai Responsabili, in cui già alberga l'altro parlamentare vicentino, l'ex presidente di Assindustria locale e di Federmeccanica nazionale, l'amico Massimo Calearo Ciman, eletto da veltroniano col Pd, poi passato all'Api di Rutelli, prima di appoggiare Berlusconi, da cui è stato poi gratificato con la nomina a suo "consigliere" personale per il commercio estero. Perché sia arrivata oggi l'espulsione di Filippi sarà questione di cui forse si discuterà a lungo, se i commentatori politici locali lo riterranno interessante, ma un'ipotesi è subito fatta. Maroni, Bossi & C. (la sequenza non è casuale) devono recuperare assolutamente e rapidamente consenso sulla legalità e sulla vicinanza dei loro uomini alle esigenze del territorio e non alle alchimie e ai "piaceri personali" del potere. Tornate in voga le due frasi forti ("Roma ladrona" e "Lega di lotta e di governo") il sia pur politicamente "amico" Maroni e il leader, per molti, ad honorem Bossi non potevano più non tener conto dei "fatti" che avevano portato al deferimento dell'ex delfino dell'onorevole Stefano Stefani: l'inchiesta giudiziaria sulle presunte sponsorizzazioni gonfiate dell'Arzignano Grifo di Ghiotto e del Cornedo di calcio a 5 da parte di Unichimica, l'azienda di famiglia, e il caso Cis, ovvero l'intricata vicenda urbanistica, che ha portato ai recenti scontri nella Lega e col Pdl in Provincia e che, se risolta con la possibilità di edificare nell'area di Montebello centri commerciali, consentirebbe a una società della famiglia Filippi di realizzare una consistente plusvalenza sul terreni al 50% di loro proprietà nell'ambito di un complesso e controverso accordo col Cis stesso.
Le perentorie dichiarazioni sul tema del "senaturino" locale, simpaticamente noto per i suoi proclami (tipo "compro il Vicenza calcio", "mi autosospendo", "querelo" mezza Vicenza e così via), erano state: "venderò subito la nostra area rinunciando al business per dimostrare la mia buona fede e sfido a dimettersi, se lo farò, l'onorevole Berlato (influente sul Pdl regionale e locale, messosi di traverso sul Cis commerciale, n.d.r.)!". Ma finora la "minacciata" vendita non si è tradotta in realtà. Forse, dicono i "maliziosi", non solo per le difficoltà del mercato immobiliare, ma perché quel business la famiglia l'ha da fare. A costo di pagarlo con l'espulsione del rampollo di famiglia. Detto, fatto. Per Filippi fuori della Lega mani libere ora sul Cis e per la Lega un trofeo da esibire! Un'ipotesi? Si vedrà. Intanto, forse, una mano lava l'altra. Una domanda rimane ancora: i vertici cittadino e quello provinciale della Lega Nord eletti col peso determinante di un Filippi ora espulso sono ancora legittimati a rimanerlo? Da via Bellerio e dintorni (anche più vicini a Vicenza) una risposta sarebbe dovuta. Se si vuole che tutte e due le mani lavino il viso. Della credibilità.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network