Tangenziale e parco, Albera (No Dal Molin): stanno raccontando un'altra verità
Mercoledi 15 Maggio 2013 alle 16:15 | 2 commenti
Giancarlo Albera, coordinamento dei Comitati No Dal Molin - E’ abbastanza normale che in periodo elettorale si facciano promesse eclatanti, ardite e un po’ demagogiche; fa parte della dialettica politica. Non è accettabile, però, che si racconti un’altra verità ; che si travisino sfacciatamente i contenuti di vicende accadute non molto tempo fa. S’inventano ricostruzioni di fatti e/o percorsi, cambiandone il senso e le responsabilità .
Mi riferisco in particolare alla campagna mistificatoria in atto, che ruota attorno alla questione Dal Molin: Tangenziale Nord e, Parco residuale attiguo alla nuova Base.
Le recenti dichiarazioni dei vari, Galvanin, Dal Lago, “subito Tangenziale e Bretella e il polo protezione civile nel parco “, intervenuti a vario titolo nella vicenda, forniscono una ricostruzione dei fatti non veritiera e per certi versi sconcertante. E’ sufficiente confrontare la loro versione, accusatoria nei confronti dell’attuale Amministrazione, con l’abbondante materiale che è stato prodotto sull’intera vicenda, quasi, che la realizzazione di tali infrastrutture fosse prerogativa Comunale o, di altri; basta vedere le varie prese di posizione, in particolare, nel periodo che va da marzo  a luglio 2011. Vi si può leggere il percorso seguito dalle Istituzioni quali,  Provincia, Comune, oppure dei politici locali, dei Comitati e cittadini, nella ricerca di dar seguito all’accordo Governo-Istituzioni locali (Protocollo d’Intesa 7-7-2011).
Forse c’è bisogno di rinfrescare un pò la memoria. Condizioni irrinunciabili, ieri come oggi, sono la Tangenziale Nord Est e la concessione del  lato Est del Dal Molin, da destinare a Parco. Va detto, che tali opere infrastrutturali dovevano rientrare fra le mitigazioni/compensazioni, o meglio,  fra le opere complementari all’insediamento, poiché funzionali al collegamento fra le basi, per deviare la mobilità pesante riducendo inquinamento e traffico. Tale accordo, con la Presidenza del Consiglio e vari ministeri, riprende anche quello siglato nel 18-12-2009 tra i 4 Comuni vicentini interessati, sotto la regia della Provincia, peraltro latitante. Tale tangenziale poi, sarebbe costruita dalla Società Autostrade BS-PD, il cui presidente è  ancora Schneck al quale è stata prolungata la concessione. Per quel che riguarda il Parco, sempre nel protocollo(art.5), avrà “ funzioni ambientali e ricreative “. In ogni caso, c’è una deliberazione Comunale che pone un vincolo urbanistico, oltre al fatto, non meno importante, che la destinazione d’uso dovrà tenere conto delle caratteristiche e della fragilità del terreno che sono state ulteriormente e permanentemente compromesse con l’infissione di 3798 pali, per fondare le costruzioni. Di questi, il 30% supera la profondità di 18 m e la distanza fra l’asse di ogni palo si aggira attorno ai 2m (dati ufficiali Provincia). Gli effetti, sono di costipazione del terreno, drastica diminuzione della permeabilità e il conseguente rallentamento dell’assorbimento dell’acqua, con innalzamento a nord, della falda e presenza di ristagni. A ciò si aggiungano i 200.000 mq di superficie impermeabilizzata all’interno della contigua nuova Base. Si dovranno evitare, per il futuro, insediamenti che potrebbero portare ulteriori impermeabilizzazioni  o la “pavimentazione†dei vari accessi, quali 118, Protezione Civile etc.
Fa specie poi, la posizione di Cicero, che oggi si erge a difensore della pista da volo promuovendo la valorizzazione , dopo che direttamente od indirettamente ha contribuito in maniera determinante, alla svendita  di quel patrimonio, all’eliminazione di quella struttura (famosi i suoi innumerevoli viaggi segreti a Roma). Questo è davvero troppo! Oggi questi stessi personaggi, fingono di ignorare che a suo tempo scelsero di dare il via libera alla costruzione della base chiedendo garanzie (5 condizioni) ampiamente disattese, quando avrebbero potuto dire No, avendo â€un maggiore potere contrattualeâ€, ponendo pregiudizialmente le condizioni (tangenziale), che adesso invece richiedono al Sindaco. Realizzazioni, che non sembrano stare loro molto a cuore, dal momento che in questi sei anni non troviamo traccia di loro prese di posizione nei confronti delle Istituzioni, che reclamassero la difesa del territorio o si attivassero a livello Governativo, Regionale(tranne qualche assessore), Provinciale, nonostante i tanti appelli di cittadini, per accelerarne le tempistiche e le tutele.Accedi per inserire un commento
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