Tac/Tav, Comitati dopo l'incontro con Variati: "cambio di registro radicale"
Giovedi 26 Novembre 2015 alle 17:14 | 0 commenti
Comitato Popolare dei Ferrovieri, Comitato Cittadini Vicenza Est, Civiltà del Verde e OUT (Osservatorio Urbano Territoriale) hanno preparato un resoconto comune dell'incontro dello scorso 23 novembre che si è tenuto in Comune, a Palazzo Trissino, sul progetto dell'Alta Capacità ferroviaria al quale hanno partecipato associazioni e comitati che, negli ultimi mesi e in vario modo si sono occupati del tema: "dopo mesi di attesa e rimandi, il sindaco Variati ha deciso finalmente di aprire un dialogo con i comitati cittadini" scrivono.
Di seguito l'analisi integrale:
Un cambio di registro frutto proprio di mobilitazioni, di assemblee pubbliche e di gruppi di studio che hanno evidenziato gli aspetti critici e soprattutto le contraddizioni di questa grande opera. In dieci mesi abbiamo letteralmente colmato il vuoto informativo lasciato dall'Amministrazione comunale, la quale invece, ha spinto il Consiglio comunale il 13 gennaio 2015 ad un ingiustificato voto favorevole sullo studio di fattibilità prodotto dall'ing. De Stavola per conto di RFI, progetto che ha generato moltissime contestazioni da parte dei cittadini.
Durante l'incontro dello scorso lunedì, il Sindaco, dando ancora per scontato il quadruplicamento della linea (cosa per nulla evidente), ha presentato varie opzioni sulla costruzione delle opere collegate con l'infrastruttura ferroviaria, facendo presente che avrebbe chiesto un'analisi comparativa costi-benefici ai progettisti.
In molti hanno preso parola esprimendo richieste, consigli e dubbi.
Da parte del maggior numero degli intervenuti è emersa la necessità di un cambio di registro radicale nei confronti della valutazione dell'opportunità dell'opera tenuto conto anche dei profondi cambiamenti imposti dalle scelte del governo. Si parte dalla convinzione che le risorse a copertura dell'infrastruttura non ci sono (né in vero ci sono mai state) e che, in funzione di questo, si va verso la scelta del rendere efficiente e modernamente adeguate le linee esistenti senza necessità di costruirne di nuove evitando costi economici non sostenibili ed effetti ambientali e sociali dannosi non calcolabili, certamente superiori ai benefici.
In quest'ottica è stato ribadito l'importanza della cosiddetta "opzione zero", prevista dalla legge che richiede la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), soluzione che consente di comparare le diverse proposte tecniche con quanto è oggi è già funzionante prevedendo solo miglioramenti sulla linea ferroviaria. Questa è la scelta già seguita da alcune regioni italiane, in particolare dal Friuli Venezia Giulia che intende avvalersi di una tecnologia ("alta velocità virtuale") che renderebbe più efficiente l'infrastruttura esistente evitando altro cemento e spreco di soldi pubblici.
Data la validità della proposta, il Sindaco non ha potuto non prenderla in considerazione garantendo di presentarla ad RFI.
Chiediamo perciò che quanto emerso da questo incontro sia reso subito pubblico e diventi patrimonio di tutti. Chiediamo inoltre che l'Amministrazione compia atti formali non di facciata ma utili a misurare l'interesse a compiere scelte utili a tutta la città e non ai soliti pochi come sin qui è stato fatto.
Per quanto ci riguarda ora più che mai è necessario continuare ad agire come abbiamo fatto rafforzando la diffusione capillare delle informazioni in materia. Siamo riusciti ad aprire un dialogo con l'Amministrazione dopo tanta fatica, ma non diamo nulla per scontato. Siamo convinti che sia necessario tenere alto il livello di attenzione proprio perché gli impegni assunti dall'Amministrazione comunale non vengano disattese.
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