Tac, Zaltron: strano silenzio... presagio di progetto inutile
Venerdi 30 Ottobre 2015 alle 00:04 | 0 commenti
Riceviamo da Liliana Zaltron, Movimento 5 Stelle Vicenza, e pubblichiamo
Dopo la brusca accelerazione nelle vacanze natalizie di fine 2014 inizio 2015, con l’approvazione in Consiglio Comunale dello studio di fattibilità , dopo la mobilitazione di comitati e del Movimento 5 Stelle, dopo la pubblicazione di molteplici fatti oggettivi sull’opera TAV/AC era calato uno strano silenzio. Un silenzio che, ci si augurava, non fosse presagio di decisioni devastanti. Scorrendo argomenti, dati e prese di posizione pubblicati nei mesi passati si trovano, a favore dell’opera, un generico “profumo di futuro†o un populistico “Vicenza senza progetto rimarrebbe isolataâ€.
Mentre ben più nutrita di considerazioni, e soprattutto di fatti oggettivi è la lista delle cose che non vanno, dalla assoluta mancanza di dati a supporto: analisi di costi e benefici, analisi del bacino d’utenza ferroviario (e non geografico che ha esposto comunque numeri campati in aria) che giustifichi la TAV/AC, analisi delle possibili alternative…fino all’ultima la notizia che Bei e Commissario Europeo ai trasporti hanno risposto che non ci sono procedure in atto di finanziamento della tratta, dichiarate dall’allora Ministro Lupi.
Continuiamo a ribadire con forza che questo opera non ha senso per i cittadini, che si sta partorendo un risultato che prevede la distruzione di territorio, il dissanguamento della finanza pubblica senza risolvere i problemi trasportistici ed ambientali.
Non si tratta pertanto solo di stazioni nuove e stazione vecchia, anche se tale argomento era fra i tanti aberranti dello studio di fattibilità presentato, non si tratta di contorsionismi alla “contro ordine compagni†del PD locale che prima approva in tutta fretta e poi chiede di verificare i dati a supporto solamente dopo che una parte importante di Vicenza si è ribellata alla ipotesi presentata. Non si tratta infine di creare nuovi comitati ad hoc che preparino un terreno favorevole alle future colate di cemento a favore degli interessi di cui sopra.
La vera considerazione è che, sulla base dei dati oggettivi disponibili fino ad oggi, quel progetto è da fermare in toto perché inutile, dispendioso e dannoso per il territorio che attraversa.
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