TAC TAV a Vicenza, Giancarlo Albera propone anche un tratto a 3 binari in zona est
Domenica 10 Aprile 2016 alle 21:10 | 0 commenti
Archiviato il consiglio comunale di lunedì 4 aprile u.s., nel corso del quale è stata illustrata dai tecnici Italferr Rfi e Polinomia la comparazione delle varie soluzioni per l'attraversamento della linea AV/AC vicentina, in attesa di conoscere le modalità con cui l'amministrazione comunale vorrà sondare l'opinione della cittadinanza in merito alle tre soluzioni prospettate da Rfi, abbiamo iniziato a raccogliere le impressioni dei comitati. Giancarlo Albera, del coordinamento dei comitati, nel ribadire apprezzamento per il mantenimento della fstazione in viale Roma poiché meno impattante, dando altresì la possibilità per una futura riqualificazione funzionale dell'intera area, apre anche alla terza ipotesi, che prevede oltre a viale Roma una fermata in zona fiera, soluzione che comprenderebbe anche la linea filobus per il nuovo collegamento Est-Ovest, in funzione dell'interconessione dei servizi di mobilità locale.
Albera pone, però, un freno alla soluzione ipotizzata con la nuova arteria stradale lungo via dell'Arsenale, che secondo lui non risolve adeguatamente il nodo della viabilità e le problematiche poste nei mesi scorsi dai cittadini dei ferrovieri.
Su questo punto, ci dice Albera, una nuova soluzione alternativa, nell'ottica di una migliore vivibilità non solo di zona ferrovieri ma anche di viale Verona e San Lazzaro, "sarà presentata pubblicamente nei prossimi giorni non per sostituirsi a chi amministra la città , ma per partecipare ai processi decisionali che una così articolata opera comporta, andando a fornire un sia pur limitato contributo per il sano confronto democratico che le comunità devono avere".
Questo contributo riguarderà anche "una proposta di riqualificazione della Stazione di viale Roma e del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, che necessita di un miglioramento funzionale, per il più ampio assolvimento dei reali bisogni dell'utenza non solo di Vicenza, ma dell'area vasta e del nordest".
Nel corso dell'incontro Albera ci ha prospettato anche una diversa soluzione per il prosieguo del tracciato in zona Est, che dall'ex-bivio Bacchiglione porta a Settecà per dirigersi poi verso Padova, prevedendo, anche se a nostro parere con scarse possibilità tecniche di successo visto che il progetto Tac Tav è fatto per velocizzare le linee e le percorrenze, "un tratto con tre binari ferroviari, diversamente dai quattro che Rfi e Italferr prevedono e stanno realizzando sull'intera tratta Lione- Kiev. La scelta dei tre binari è dovuta alla preoccupazione espressa dai cittadini di Settecà , che di fronte all'allargamento del sedime della nuova linea ferroviaria, da cui deriverebbe un abbattimento di fabbricati interferenti con il percorso, che, però, se realizzato anziché con quattro con tre binari, farebbe diminuire le interferenze e quindi l'abbattimento di costruzioni esistenti".
Posizioni tutte aperte quelle descritte da Albera si augura che siano adeguatamente discusse nei prossimi incontri territoriali, al fine di dare un'idea chiara a Variati sulle reali esigenze della cittadinanza e sulle soluzioni che la stessa propone per la città del prossimo futuro.
Nei prossimi giorni avremo modo di ascoltare e riportare le osservazioni che altri comitati e i rappresentanti politici stanno maturando dopo le prime reazioni alla pubblicizzazione delle comparazioni tra le tre soluzioni rimaste in campo.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.