Sui media vita e morte di Giannino Marzotto. Il 20 c'è processo per morti Marlane Marzotto
Mercoledi 18 Luglio 2012 alle 23:08 | 0 commenti
Sabato scorso è scomparso Giannino Marzotto, "imprenditore e pilota". Una figura importante nel panorama vicentino e nazionale. Un uomo che ha vissuto in maniera piena la propria vita, spesso "fuori dagli schemi". Marzotto è morto dopo una lunga malattia a 84 anni. Le pagine dei giornali sono piene di notizie sulla sua vita e sulla cerimonia funebre che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Il gotha dell'imprenditoria e della politica non solo vicentina ha voluto salutare per l'ultima volta il "conte volante".
Si possono leggere dichiarazioni di stima, ricordi, aneddoti. Si possono vedere fotografie che ritraggono le personalità che sono andate a rendergli omaggio. C'è il nipote Matteo con la madre Marta, il sindaco di Vicenza Achille Variati, Mario Moretti Polegato, l'europarlamentare Sergio Berlato, l'ex presidente della confindustria vicentina Roberto Zuccato ... c'è l'ex sindaco di Valdagno Bosetti ... tanta gente importante per l'ultimo saluto a un personaggio importante.
Leggendo quelle pagine diventa doveroso ricordare un fatto che dovrebbe essere sulle prime pagine dei giornali ma che stenta ad emergere.
Venerdì 20 luglio dovrebbe finalmente entrare nel vivo il processo Marlane-Marzotto. Il primo testimone dovrebbe essere Luigi Pacchiano ex operaio della Marlane che da più di 15 anni sta lottando per far emergere la verità su quanto successo nello stabilimento di Praia a Mare. Il condizionale è d'obbligo perché questo processo fa fatica a decollare a causa di eccezioni, rinvii, sospensioni varie, richieste di trasferimento. Quello che si svolge al tribunale di Paola è un processo che vede imputati di reati gravissimi i massimi dirigenti della Marlane, della (ex)Lanerossi, della Marzotto (aziende che erano proprietarie della fabbrica calabrese). Tra questi anche Lorenzo Bosetti, Piero Marzotto, Antonio Favrin, Jean De Jaegher. È un processo importante che si svolge tra il silenzio e l'indifferenza dei principali organi di informazione vicentina e nazionale. Un processo importante che vede latitanti la grande maggioranza dei partiti politici vicentini e nazionali. Eppure moltissimi operai che lavoravano alla Marlane si sono ammalati di tumore e decine sono morti (oltre 100 secondo stime attendibili). Là , alla Marlane, è avvenuta una vera è propria strage di lavoratori e un disastro ambientale con pochi paragoni non solo in Italia. Pochi ne parlano ed è anche per questo che è giusto ricordare i lavoratori scomparsi, le loro famiglie, chi sta lottando per avere giustizia. E sarebbe doveroso che quegli organi di informazione che hanno taciuto rompessero il silenzio e che tornasse loro il coraggio di fare informazione e raccontare quanto è successo alla Marlane-Marzotto di Praia a Mare, quali responsabilità ci sono state e ci sono.
Di Giorgio Langella, Segretario provinciale PdCI FdS
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