Stop al "Festival Show", le risorse andranno a eventi culturali per Campo Marzo
Mercoledi 30 Aprile 2014 alle 14:52 | 0 commenti
 
				
		
		Comune di Vicenza - “Il Festival Show sarebbe costato  25.000 euro, troppi soldi per una sola serata. Abbiamo scelto di  destinare quella cifra al finanziamento di tanti eventi per animare  l’estate a Campo Marzoâ€. Il vice sindaco e assessore alla  crescita Jacopo Bulgarini d’Elci alcuni giorni fa ha comunicato  attraverso gli uffici comunali agli organizzatori della manifestazione  canora la scelta di non organizzare l’evento la prossima estate.
		
“Obiettivo dell’Amministrazione è fare  di Campo Marzo un punto di riferimento quotidiano per i cittadini  durante i prossimi mesi con eventi, manifestazioni, appuntamenti  musicali, culturali, sportivi con la collaborazione di associazioni e  altre realtà del territorio, esercenti e semplici cittadini - spiega  Bulgarini -. Insieme al consigliere delegato per Campo Marzo, Stefano  Dal Pra Caputo, ci siamo quindi chiesti se avesse senso investire 25.000  euro, la somma necessaria per portare il Festival Show a Vicenza, per  una sola serata. Sentito il parere di coloro che operano per la  vitalizzazione di Campo Marzo, la risposta è stata negativa. Certo, il  Festival Show può portare tanto pubblico in quell’unica serata. Ma a noi  non interessa che Campo Marzo si riempia un giorno solo, vogliamo che  viva tutti i giorni e per questo stiamo dando vita ad un ricchissimo  calendario di eventi: ogni giorno ci sarà un buon motivo per andare a  Campo Marzo. Abbiamo quindi scelto di dirottare quei 25.000 euro dal  Festival Show al finanziamento di tanti eventi. Si tratta di un segnale  politico chiaro a sostegno di tutte le realtà che si stanno impegnando  per Campo Marzo e che vogliamo supportare per rilanciare insieme il  polmone verde più importante della città, nonché biglietto da visita di  Vicenza per i turisti che dalla stazione si dirigono verso il centro  storicoâ€.
 “In generale, sto sottoponendo a  revisione tutti gli investimenti culturali e di spettacolo – conclude il  vice sindaco -. Il punto non è investire meno, ma investire meglio. Ci  sono iniziative costose e non abbastanza produttive, da un punto di  vista culturale, formativo, sociale, e quelle manifestazioni o quei  progetti non possono essere mantenuti in vita solo perché hanno una  storia, più o meno lunga, alle spalle. Il periodo che viviamo reclama  responsabilità e coraggio nel fare scelte chiare e netteâ€.
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