Stipula e costi derivati regione:Galan, Coppola e Ciambetti contestati da Federcontribuenti
Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 23:15 | 0 commenti
Federcontribuenti Veneto - Derivati e regione Veneto: quel che Coppola, Ciambetti e Galan non dicono su quel che hanno fatto e fanno "coi skei dei veneti".
Un articolo apparso su un quotidiano locale riporta quanto denunciato da Federcontribuenti Veneto - nella persona del responsabile Sportello utenti bancari, Alfredo Belluco - e cioè che nel Bilancio di previsione della regione Veneto solo per il 2011 è prevista una spesa di 8.209.622,65 euro per oneri e impegni finanziari, derivanti dalla stipula nel 2006 di due contratti collar-swap (derivati) nel quadro di una ristrutturazione del debito.
La risposta con cui gli assessori della Regione Veneto, Maria Luisa Coppola (sviluppo economico) e Roberto Ciambetti (bilancio), hanno replicato è assolutamente insufficiente a chiarire i contorni della vicenda. Intanto: alzi la mano chi sapeva che la Regione Veneto avesse stipulato dei derivati!
"Invece di vantarsi - dice Alfredo Belluco, che per primo, spulciando il Bilancio ha rilevato la magagna - di come si siano comportati correttamente nell'amministrare quello, che ci tengo a sottolineare, è denaro dei contribuenti italiani, con i risultati che abbiamo visto, i due, se volessero veramente fare chiarezza, dovrebbero spiegarci:
1) Quanto durano i contratti per i derivati che la Regione Veneto ha stipulato?
2)Visto l'andamento del tasso Euribor, inferiore di quasi tre punti al minimo dei contratti (4,08 e 4,10) e le scarsissime probabilità che risalga a breve, quanto si prevede sarà l'esborso per il resto della durata del contratto?
3) E' vero, che gli 8.209.622,65 euro di uscite previste per il 2011, si vanno a sommare ai 5 milioni persi nel 2009 e ai 9 e mezzo persi nel 2010, per un totale di 22 milioni di euro?
4)Quanto è stato pagato fino ad oggi in commissioni esplicite ed implicite alle banche?
5) Quali sono i nomi delle banche e dei funzionari, sia loro che della Regione Veneto, che hanno firmato i swap?
5)Perché, nonostante la Regione abbia al suo interno dirigenti competenti in materia, nel compiere questa "geniale" operazione finanziaria è stato chiamato un consulente esterno e quanto lo si è pagato?".
Tutte domande che necessitano risposte, e che secondo Federcontribuenti Veneto dovrebbero anche interessare la magistratura contabile.
"E poi - conclude Alfredo Belluco - mi piacerebbe sentire anche l'autorevole parere di Giancarlo Galan, laureato in giurisprudenza e con un master in economia alla Bocconi, nonché all'epoca dei fatti, Presidente della Regione Veneto, in merito all'acquisto di collar-swap. Lo chiedo, perché ricordo che nel luglio del 2008, in occasione della presentazione che fece al Centro Papa Luciani di Padova del suo libro Il Nordest sono io, disse che il Veneto non aveva mai stipulato dei derivati. Ora: cosa sono, i collar-swap, se non dei derivati? Basta andare su google per averne conferma. Può chiarire, ministro Galan?" Ma il problema dei derivati non riguarda solo le amministrazioni pubbliche.
"A noi di Federcontribuenti Veneto - dice il Presidente, Marco Paccagnella - sono giunte diverse segnalazioni da parte di imprenditori che hanno sottoscritto questa emerita finanza creativa. Addirittura sappiamo che alcune banche sono riuscite a far firmare queste "ingegnerie" finanziarie perfino ad un convento di suore del territorio. Anche a loro rivolgo l'invito di rivolgersi ai nostri uffici di Albignasego e Casalserugo, dove i tesserati saranno assistiti gratuitamente. In molti casi si tratta di vere e proprie truffe, come, ad esempio, il caso di alcune banche che hanno fatto sottoscrivere all'imprenditore di turno di essere un consulente (operatore) finanziario esperto e qualificato, abituato a sottoscrivere contratti derivati (swaps). Inutile aggiungere che questa formula è illegittima e rende annullabile di per sé il contratto". Scappatoia giudiziaria a cui non potrà ricorrere la Regione Veneto, visto che - come ci tengono a dire gli stessi Coppola e Ciambetti - a sottoscrivere questi contratti fu chiamato un consulente finanziario indipendente.
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