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Categorie: Economia&Aziende
Ora si attende (martedì mattina?) l’annuncio del nuovo amministratore delegato: sarà Fabrizio Viola, ex del Monte dei Paschi di Siena, che a Vicenza ha già diretto la banca all’inizio della sua carriera. Viola sarà anche il ceo della banca che risulterà dalla fusione con Veneto Banca. Il suo è un arrivo annunciato (Corriere Economia lo indicò già il 21 novembre): ha il know how necessario per gestire ampie complessità e la fiducia della Bce che lo vorrebbe da subito a capo anche dell’altra banca disastrata del Nordest, la Veneto Banca da fondere al più presto con la Vicenza.
Da Corriere Economia di Stefano Righi
Banca Popolare di Vicenza, Stefano Righi su CorEconomia: "Iorio, diciotto mesi a 10.000 euro al giorno (lordi)"
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 18:47 | 0 commenti
Francesco Iorio divenne amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza il primo giugno 2015. Fu Gianni Zonin, allora presidente della cooperativa bancaria, a volerlo sotto Monte Berico dopo aver ottenuto il via libera dalle autorità di Vigilanza. Iorio veniva da Ubi, dove era direttore generale e a Vicenza doveva risolvere l’urgente problema della sostituzione di Samuele Sorato, dimessosi in gran fretta e in contrasto con la presidenza Zonin all’inizio del mese precedente. Per giustificare la rinuncia ai bonus maturati in Ubi, Iorio pretese un bonus di entrata che Vicenza stimò in 1,8 milioni di euro. A questi si aggiunsero 1,5 milioni lordi annui per l’incarico di lavoro, con durata triennale.
«Sono venuto per raccogliere una sfida professionale importante ma anche molto rischiosa, sia dal punto di vista professionale che reputazionale», disse Iorio in occasione dell’assemblea di bilancio della scorsa primavera.
Svolte
Ora la sfida si interrompe, resta, gravissima, la crisi della banca – la più grave dell’Italia repubblicana, con un buco di 8,75 miliardi di euro e 120 mila azionisti coinvolti – e, a margine, il conteggio delle competenze. Iorio ha lavorato per Banca Popolare di Vicenza per 18 mesi e 4 giorni, le dimissioni infatti risalgono a domenica 4 dicembre. Per questo periodo ha già incassato un totale 4,053 milioni di euro. Resta da capire come verrà chiusa la vicenda sui 18 mesi restanti del suo contratto. Se le parti si sono accordate per un totale riconoscimento delle competenze ai 4,053 milioni se ne dovrebbero aggiungere altri 2,25. Se le parti si sono incontrate a metà strada, a Iorio andranno ulteriori 1,125 milioni. Il totale insomma varia tra i 4,053 milioni già in tasca e due ipotesi alternative: la più alta porta il totale a 6,3 milioni di euro, l’altra a 5,178 milioni. In entrambi i casi, un bell’andare: si varia da 9.448 euro a 11.496 euro al giorno, lordi, per 548 giorni di lavoro. E se Iorio non avesse alcun compenso per i diciotto mesi di contratto a cui rinuncia? La media giornaliera lorda della retribuzione non sarebbe poi male: 7.395 euro. Natale (uno) e Ferragosto (due) compresi
Arriva Viola, risolve problemiOra la sfida si interrompe, resta, gravissima, la crisi della banca – la più grave dell’Italia repubblicana, con un buco di 8,75 miliardi di euro e 120 mila azionisti coinvolti – e, a margine, il conteggio delle competenze. Iorio ha lavorato per Banca Popolare di Vicenza per 18 mesi e 4 giorni, le dimissioni infatti risalgono a domenica 4 dicembre. Per questo periodo ha già incassato un totale 4,053 milioni di euro. Resta da capire come verrà chiusa la vicenda sui 18 mesi restanti del suo contratto. Se le parti si sono accordate per un totale riconoscimento delle competenze ai 4,053 milioni se ne dovrebbero aggiungere altri 2,25. Se le parti si sono incontrate a metà strada, a Iorio andranno ulteriori 1,125 milioni. Il totale insomma varia tra i 4,053 milioni già in tasca e due ipotesi alternative: la più alta porta il totale a 6,3 milioni di euro, l’altra a 5,178 milioni. In entrambi i casi, un bell’andare: si varia da 9.448 euro a 11.496 euro al giorno, lordi, per 548 giorni di lavoro. E se Iorio non avesse alcun compenso per i diciotto mesi di contratto a cui rinuncia? La media giornaliera lorda della retribuzione non sarebbe poi male: 7.395 euro. Natale (uno) e Ferragosto (due) compresi
Ora si attende (martedì mattina?) l’annuncio del nuovo amministratore delegato: sarà Fabrizio Viola, ex del Monte dei Paschi di Siena, che a Vicenza ha già diretto la banca all’inizio della sua carriera. Viola sarà anche il ceo della banca che risulterà dalla fusione con Veneto Banca. Il suo è un arrivo annunciato (Corriere Economia lo indicò già il 21 novembre): ha il know how necessario per gestire ampie complessità e la fiducia della Bce che lo vorrebbe da subito a capo anche dell’altra banca disastrata del Nordest, la Veneto Banca da fondere al più presto con la Vicenza.
Da Corriere Economia di Stefano Righi
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