Spv, Consiglio di Stato rinvia ma rimane sua bocciatura come da sentenza Tar 2 febbraio
Mercoledi 15 Febbraio 2012 alle 20:12 | 0 commenti
Per comodità del lettore riportiamo di seguito per intero il post di Marco Milioni su LaSberla.Net da noi ripreso per il lancio immediato della notizia e poi citato dallo stesso Milioni nei commenti pubblicati di alcuni protagonisti della vicenda.
«Il Consiglio di Stato ha rinviato a metà giugno la decisione nel merito rispetto al ricorso contro il progetto Spv portato avanti da un residente di Loria nel Trevigiano». Così si è espresso Massimo Follesa, uno dei consulenti tecnici del comitato dei ricorrenti contro la Pedemontana Veneta.
Follesa, che è anche uno dei portavoce del Covepa, il coordinamento delle associazioni che chiede un percorso alternativo per la grande infrastruttura, nel concreto fa riferimento al ricorso presentato da Patrizio Zen.
Più nel dettaglio comunque ieri a Roma i giudici di palazzo Spada, nelle cui carte si trova la conferma della anticipazione di Follesa, hanno stabilito una sola cosa: il rinvio nel merito di ogni decisione. Il motivo? Allo stato non sussistono necessità e urgenza per accogliere il no tout court alla Pedemontana sentenziato a fine dicembre 2011 dal Tar Lazio; nella capitale quindi le toghe hanno ritenuto, almeno in questa fattispecie, preminente l’interesse generale affinché al momento non siano bloccati i lavori. Si tratta però di un ragionamento che appunto non entra affatto nel merito della contesa. La quale sarà discussa in udienza il 19 giugno, sempre avanti il Consiglio di Stato. Ad ogni buon conto tale scelta modifica gran poco la prospettiva generale della situazione poiché il no all’intero percorso amministrativo che ha generato gli attuali cantieri della Spv è ancora in piedi. Ed è in piedi per l’effetto di una differente sentenza del Tar Lazio del 2 febbraio, radicata in un differente procedimento; sentenza cui si è giunti dopo un ricorso del comune vicentino di Villaverla. Frattanto si registra una dura presa di posizione di Lanfranco Tarabini, portavoce del comitato No Pedemontana della Valle Agno. Quest’ultimo infatti ha puntato l’indice contro Franco Miller, delegato Assindustria Veneto per le infrastrutture in ragione dell’intervento pro Spv dello stesso Miller pubblicato alcuni giorni fa sul Corriere del Veneto.
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