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Spi Cgil, Igino Canale riconfermato segretario generale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 12 Marzo 2014 alle 10:32 | 0 commenti

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Cgil Vicenza  -  "Pensioni e sanità le priorità della nostra azione. Competenza per cambiare". Il Sindacato pensionati italiani (Spi) della Cgil di Vicenza ha riconfermato Igino Canale segretario generale provinciale a conclusione del V congresso di categoria svoltosi all'Oasi Rossi di Santorso. Rinnovata, invece, la segreteria, da oggi formata da Franco Baroni e Maria Rosa Cingano.

Pensioni, salute e sanità sono i temi principali su cui si è soffermato Canale nella sua relazione davanti ai 150 delegati presenti. Per quanto riguarda il capitolo pensioni, ha evidenziato come in dieci anni abbiano perduto il 30 per cento del potere d'acquisto. Nel Vicentino risultano penalizzate soprattutto le donne e la disuguaglianza nella distribuzione delle ricchezze è chiara anche rispetto ai redditi da pensione. "L'88 per cento dei pensionati - ha spiegato il segretario - prende il 55 per cento del montante pensionistico, mentre il restante 12 per cento prende il 45 per cento delle risorse".
Sul fronte della sanità e della salute, temi quantomai delicati, Canale ha posto l'accento sul Documento di indirizzi e proposte, messo a punto dal Dipartimento di Stato sociale della Cgil di Vicenza e firmato lo scorso 26 settembre. Esso individua cinque priorità su cui è necessario aprire un confronto con cittadini e istituzioni: il territorio (rivedere il numero delle Ulss, potenziare l'assistenza domiciliare integrata, aumentare i posti letto pubblici negli ospedali di comunità, monitorare il processo di aggregazione dei medici di medicina generale), la rete ospedaliera (riequilibrare i posti letto, rinegoziate il project finacing dell'ospedale di Santorso), il socio sanitario (maggiori risorse per i soggetti deboli), il personale (organico adeguato, controllo degli appalti) e confronto sindacale (costituire osservatori trilaterali tra organizzazioni sindacali, sindaci e Ulss).
Il segretario Igino Canale ha poi lanciato uno sguardo al futuro, ribadendo la necessità per lo Spi, categoria che in provincia di Vicenza conta 27mila iscritti e 15 Leghe, di continuare il percorso già avviato negli ultimi anni e riassumibile in cinque parole: trasparenza, coerenza, efficacia, presenza sul territorio e competenza.
"La trasparenza deve essere il nostro tratto distintivo - ha affermato -. Quello che saremo domani lo costruiamo a partire dalle scelte o dalle non scelte che facciamo oggi e noi possiamo dire con orgoglio che il nostro bilancio è in ordine e sano. Coerenza, invece, significa pari opportunità nell'accesso ai servizi, alle tutele e alle iniziative che come Spi dobbiamo offrire a tutti i nostri iscritti. Per facilitare questa coerenza, abbiamo puntato su segreterie a tre deleghe (contrattazione, organizzazione/tesseramento e previdenza), su un direttivo ad ogni livello, come organismo di supporto al gruppo dirigente, e sugli stessi compagni che vivono e conoscono il territorio".
Terza parola d'ordine è efficacia dell'azione, intesa come rapporto tra obiettivi e risultati, aspetto su cui, ha chiosato Canale, "resta ancora molta strada da fare a tutti i livelli dell'organizzazione". Fondamentale è anche stare nel territorio per rafforzare anzitutto la partecipazione democratica di militanti e iscritti nei processi decisionali.
Infine la competenza, cartina di tornasole della capacità di cambiare e di rimontare in reputazione tra le persone e gli iscritti. "Valutata l'onestà della persona - ha commentato il segretario dello Spi -, penso che il criterio prioritario nella scelta dei gruppi dirigenti, dei collaboratori debba essere la competenza. Altri discorsi non sono più sostenibili".
A conclusione del suo intervento, Canale ha augurato alla categoria confederale di mantenersi sempre "sindacalmente attiva", in difesa e in sviluppo di tre assi: la contrattazione collettiva, la tutela individuale e la promozione sociale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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