Spettacoli classici, Francesco Rucco: supponenza ed arroganza dell'assessore Bulgarini
Martedi 8 Novembre 2016 alle 15:52 | 1 commenti
Di seguito la domanda d'attualità di Francesco Rucco, capogruppo Idea Vicenza
Sulla stampa di domenica 6 novembre, il Vicesindaco Bulgarini replica stizzito alle critiche rivolte da Idea Vicenza sulla programmazione di spettacoli classici all’Olimpico e presso la Basilica Palladiana. Dati alla mano, avevamo osservato che il calo di spettatori non può che dipendere dalla qualità di ciò che viene offerto ed avevamo quindi invitato l’assessore alla Cultura a ritornare il più possibile al “ classicoâ€. Richiesta questa fatta con le dovute maniere...Con la nota supponenza ed arroganza, colui che è ritenuto essere il massimo depositario del Verbo (anche e non solo in Cultura), si duole di non poter discutere della questione con l’Opposizione, in quanto non “strutturata culturalmente†per discernere sulla Classicità . A tratti opposizione anche ignorante…
Invero, forse avremmo dovuto evitare di disturbare chi ritiene la Basilica ed il Palazzo Chiericati proprie creazioni e non già opere del Palladio e con chi ha la invidiabile fortuna di Amministrare la Cosa Pubblica perché “prescelto†e non in quanto scelto da umili e semplici concittadini.
Pur tuttavia, avendo frequentato anche noi le cittadine scuole, sia pur senza raggiungere i traguardi di Bulgarini, non ci sfugge qualche misera nozione su ciò che è classico e su ciò che non è, in verità da sempre vexata quaestio (ci si perdoni il latinismo, ma dobbiamo confrontarci con uno che dava ripetizioni alla mitica prof. Boeche).
Ebbene, la definizione più efficace di classico, probabilmente è questa:
Classico è ciò che non passerà mai di moda
Non faremo ovviamente l’elenco di ciò che, in base a tale definizione può essere definito classico, ma un esempio su ciò che sicuramente non lo è, vogliamo darlo, perché convinti che il Vice Sindaco ne converrà :
Le Abajur rosse in Centro, installate due anni fa a Vicenza come addobbi natalizi non rientravano tra i canoni del Classico e difatti i Vicentini le hanno già fortunatamente dimenticate e mai più verranno ripresentate.
Esse dunque non erano classiche.
Potremmo continuare, dal momento che in questo periodo la nostra Città offre tanti esempi di sfregio al Bello.
Preferiamo invece essere propositivi e sperare che Bulgarini esca presto dalla propria Turris eburnea ( perdonateci di nuovo), magari con le prossime elezioni, allorché dovrà confrontarsi con il Popolo.
E’ importante in ogni caso che il Nostro si attivi quanto prima, affinchè gli spettatori tornino all’Olimpico.
Classico e popolare non son difatti termini in antitesi, ma questa sappiamo essere battaglia persa in partenza con Bulgarini.
Ciò premesso, comunque
SI CHIEDE
Se il Vice Sindaco Bulgarini, in futuro ritenga di essere così disponibile e democratico da confrontarsi con l’Opposizione con meno presunzione e maggior rispetto;
Se conferma i dati pervenuti dal suo assessorato che, confrontati con il Ciclo Spettacoli Classici 2015, dimostrano:
una riduzione degli ingressi rispetto al numero di spettacoli e repliche complessive;
una riduzione degli incassi con conseguente perdita di € 37.000 circa per le sole previsioni di vendita dei biglietti;
un aumento dei costi di allestimento con una spesa fuori budget di alcuni decine di migliaia di euro.
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