Spending review, Angem: ospedali a pasti ridotti
Mercoledi 18 Luglio 2012 alle 20:31 | 0 commenti
Angem, Associazione dei Gestori Mense aderente a Fipe Confcommercio - «In un momento di crisi così grave, siamo ben consapevoli di dover ridurre le prestazioni previste dai contratti ospedalieri, compresi quelli già in essere, come imposto oltretutto dalla spending review. Vogliamo per questo dare un suggerimento propositivo al Governo: sfrondare dagli appalti della ristorazione collettiva le caratteristiche senza le quali si ridurrebbe la spesa senza ridurre la quantità di cibo nel vassoio dei malati e dei dipendenti sanitari", è questo il commento di Ilario Perotto, presidente Angem,
"Per essere ancora più espliciti, si potrebbe togliere per esempio il vincolo del biologico oppure il servizio al letto da affidare alle cure dei parenti o degli infermieri. È necessario dunque sedersi con la massima urgenza ad un tavolo con le aziende sanitarie per stabilire accordi precisi», così continua il presidente Angem, l'associazione gestori mense aderente a Fipe-Confcommercio in merito al decreto taglia-spese in fase di conversione in legge.
«Se questo non accadesse, le imprese che gestiscono le mense sarebbero seriamente costrette a ridurre la quantità dei pasti se non addirittura a licenziare parte del personale. Ma in entrambi i casi si tratterebbe di ipotesi sciagurata. Queste imprese - ricorda ancora Perotto - hanno bilanci appesantiti soprattutto dalle voci per il costo del personale e per l'approvvigionamento di derrate alimentari su cui oltretutto il pagamento diventa inderogabile a trenta giorni, pena sanzioni pecuniarie. Non è possibile fare tagli lineari su tutta la sanità senza entrare nel dettaglio delle tipologie di appalto che si vogliono colpire».
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