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Spending review, Angem: ospedali a pasti ridotti

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Luglio 2012 alle 20:31 | 0 commenti

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Angem, Associazione dei Gestori Mense aderente a Fipe Confcommercio - «In un momento di crisi così grave, siamo ben consapevoli di dover ridurre le prestazioni previste dai contratti ospedalieri, compresi quelli già in essere, come imposto oltretutto dalla spending review. Vogliamo per questo dare un suggerimento propositivo al Governo: sfrondare dagli appalti della ristorazione collettiva le caratteristiche senza le quali si ridurrebbe la spesa senza ridurre la quantità di cibo nel vassoio dei malati e dei dipendenti sanitari", è questo il commento di Ilario Perotto, presidente Angem,

"Per essere ancora più espliciti, si potrebbe togliere per esempio il vincolo del biologico oppure il servizio al letto da affidare alle cure dei parenti o degli infermieri. È necessario dunque sedersi con la massima urgenza ad un tavolo con le aziende sanitarie per stabilire accordi precisi», così continua il presidente Angem, l'associazione gestori mense aderente a Fipe-Confcommercio in merito al decreto taglia-spese in fase di conversione in legge.

«Se questo non accadesse, le imprese che gestiscono le mense sarebbero seriamente costrette a ridurre la quantità dei pasti se non addirittura a licenziare parte del personale. Ma in entrambi i casi si tratterebbe di ipotesi sciagurata. Queste imprese - ricorda ancora Perotto - hanno bilanci appesantiti soprattutto dalle voci per il costo del personale e per l'approvvigionamento di derrate alimentari su cui oltretutto il pagamento diventa inderogabile a trenta giorni, pena sanzioni pecuniarie. Non è possibile fare tagli lineari su tutta la sanità senza entrare nel dettaglio delle tipologie di appalto che si vogliono colpire».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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