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Speaker's corner, Giuliari: 'Il busto di Gandhi'

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 17 Luglio 2010 alle 22:15 | 0 commenti

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Pubblichiamo di seguito l'intervento completo di oggi dell'Assessore alla Pace e alla Famiglia Giovanni 'John' Giuliari in occasione della collocazione a Campo Marzo del busto di Gandhi realizzato dall'artista indiano Ram Sutar e donato il 3 ottobre 2009 (foto, n.d.r.) alla città di Vicenza dal Consiglio indiano per le relazioni culturali.

di Giovanni Giuliari 

Buon pomeriggio a tutti,
un saluto particolare al Console generale indiano Sarvajit Chakravarti ed ai suoi collaboratori, al sindaco Variati, ai colleghi assessori, al presidente del consiglio comunale tutte le altre autorità, ai consiglieri comunali, ai rappresentanti delle Associazioni e della comunità indiana residente nel nostro territorio.
Mi fa piacere vedere qui anche i tecnici del Settore Lavori Pubblici, il titolare dell'impresa che ha realizzato il piedistallo in acciaio, la Cfp srl di Vicenza.
Il 3 ottobre dello scorso anno, in occasione della consegna alla città del busto di Gandhi, ci eravamo promessi di ritrovarci a Campo Marzo per la sua sistemazione definitiva. E anche oggi, come allora, nella mia funzione di Assessore alla pace, sono particolarmente emozionato nel vedere collocata nella nostra città quest'opera realizzata dall'artista indiano Ram Sutar e donata direttamente dal Consiglio indiano per le relazioni culturali.
Questo busto del Mahatma Gandhi sarà un continuo e costante richiamo non solo a credere, coltivare, sviluppare, consolidare le relazioni umane, economiche, artistiche e sociali tra i nostri due Paesi, ma anche alla comune volontà di essere protagonisti nella costruzione di un mondo più giusto, vero, solidale, pacifico e nonviolento.
Per noi vicentini, avere qui il busto di Gandhi, significa ricordarci reciprocamente che la pace comincia dalla nostra città e che dobbiamo ripartire dalle città per costruire le città della pace e dei diritti umani.
Scelta questa confermata, alcuni mesi fa, dallo stesso Consiglio comunale della città che ha approvato all'unanimità l'adesione del Comune di Vicenza alla carta Europea dei Diritti Umani nella città.
Vicenza vuole scegliere la strada giusta per uscire da questa grande e grave crisi economica, sociale, ambientale ed etica che stiamo attraversando e per questo mette al centro delle sue azioni politiche ad amministrative il tema della pace e dei diritti umani: decisione che oggi confermiamo collocando a fianco del busto di Gandhi una targa che riporta il testo dell'art. 2 della nostra carta costituzionale che è lo statuto comunale.
Un modo per ricordare a tutti che ognuno di noi può sentirsi impegnato a costruire un città della pace e dei diritti umani in cui al centro non ci sono gli interessi di qualcuno, non ci sono gli affari di qualche gruppo di potere, non ci sono i mattoni ... ma le persone, tutte le persone che vivono nella città con i loro fondamentali bisogni umani, con il loro desiderio di rispettare il principio della legalità ed uguaglianza, scolpito appunto nel secondo articolo del nostro statuto comunale.
Nella città della pace e dei diritti umani che vogliamo costruire, non si può parlare di diritti umani senza parlare di responsabilità.
Ad ogni diritto corrispondono infatti delle responsabilità ed il Comune ha innanzitutto la responsabilità di proteggere le persone e in particolare quelle più vulnerabili, le più deboli e le più esposte alle violazioni della dignità e dei fondamentali diritti umani.
Per questo mi pare particolarmente significativa la collocazione del busto di Gandhi proprio qui in Campo Marzo, ulteriore segno della nostra volontà di fare in modo che la la pace sia innanzitutto il piacere di vivere insieme.
La città della pace e dei diritti umani che vogliamo costruire insieme, ha infatti bisogno di spazi aperti, di aprire le sue porte, di aiutare i proprio cittadini ad avere un cuore e gli occhi aperti sul mondo.
La città della pace e dei diritti umani è dunque una città che aiuta le persone a vincere le paure, a vivere insieme nella fiducia, a credere nella pace.
Guardare il busto di Gandhi mentre magari si passeggia con un amico, o si gioca su questa piazza con i propri figli, oppure si ascolta qualcuno che su questo speaker's corner è salito per proporre un pensiero o un'idea, può rafforzare la nostra convinzione che vivere insieme in questa città ci piace, ci piace abitare nella nostra città.
L'impegno per la pace deve infatti tradursi nel vivere insieme nella nostra città in modo piacevole, sicuro e pacifico.
Mi auguro quindi che anche l'iniziativa dello speaker's corner ci aiuti a crescere nella democrazia, nel confronto, nel dialogo e ci faccia apprezzare tutte quelle iniziative, organizzate o spontanee, che d'ora in poi si succederanno, convinti che "non c'è cosa migliore da fare che ascoltare chi ha qualcosa da dire".
Grazie signor console Chakravarti per averci donato il busto di Gandhi, ma soprattutto per averci avvicinato alla sua figura e al suo insegnamento. Che il Mahatma sia fonte di ispirazione per la nostra città e per noi tutti.
Grazie.

Giovanni Giuliari


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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