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Sorato "lancia" il bilancio all'approvazione: unanime

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 27 Aprile 2013 alle 15:52 | 0 commenti

Tocca a Samuele Sorato, dg della Banca Popolare di Vicenza, scoprire il velo formale sul bilancio portato dal sempre più in sella presidente Gianni Zonin e dal suo Cda all'approvazione, unanime, dei soci votanti dell'assemblea odierna. Più di ogni nostra sintesi, già fatta, valga, per informare, la sua relazione ripresa per chi ci legge dal monitor della sala stampa. A dopo conferenza stampa e nostri commenti tecnici (a seguire comunicato ufficiale).

Si è svolta oggi a Vicenza l’Assemblea dei soci della Banca Popolare di Vicenza che ha approvato i risultati di bilancio 2012. All’incontro, presieduto dal Cav. Lav. Dott. Giovanni Zonin, hanno partecipato 6.639 soci in proprio e per delega.

L’Assemblea ha manifestato particolare apprezzamento per i risultati positivi ottenuti dalla Banca, nonostante il periodo ancora molto complesso che il Paese sta attraversando a causa del perdurare della crisi economica e finanziaria. E’ stata espressa soddisfazione nei confronti dell’attività dell’Istituto che, coerentemente con il proprio modello di banca cooperativa al servizio dei territori, ha continuato a sostenere concretamente famiglie e imprese confermando, per il quinto anno consecutivo, un aumento degli impieghi triplo rispetto alla media del Sistema bancario italiano.

A commento dei risultati, il Presidente Giovanni Zonin ha dichiarato: “Ringrazio i numerosissimi soci intervenuti oggi all’Assemblea, che testimoniano un interesse reale e una partecipazione fattiva alla vita della nostra Banca”.

“In un anno di straordinaria difficoltà per l’Italia – ha proseguito Zonin – la Banca Popolare di Vicenza ha protetto l’investimento dei suoi soci, salvaguardando il valore dell’azione, ha difeso il risparmio dei suoi clienti ed ha finanziato con un impegno eccezionale le piccole e medie imprese, ha contribuito concretamente alla vita sociale e culturale dei territori dove è presente, ha tutelato il lavoro dei suoi 5.500 dipendenti, senza dichiarare esuberi. Quattro risultati di grande rilievo che testimoniano la validità e l’attualità del modello della nostra Banca al servizio dell’economia del Paese”.

I soci hanno approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 0,50 euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, da corrispondersi in contanti e che sarà posto in pagamento il 3 maggio 2013 (data stacco 29 aprile 2013). Al riguardo, il Consiglio di Amministrazione ha preso in attento esame le indicazioni contenute nella comunicazione della Banca d’Italia del 13 marzo scorso, nella quale ha invitato gli intermediari, tra l’altro, ad adottare una politica di distribuzione degli utili che consenta di mantenere condizioni di adeguatezza patrimoniale sia attuale che prospettica.

E’ stato fissato in 62,50 euro il prezzo dell’azione, invariato rispetto al 2012. Questo valore è stato indicato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 10 aprile, sulla base di un’approfondita perizia formulata da un autorevole consulente esterno.

I soci hanno, inoltre, manifestato la loro piena fiducia nei confronti del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza approvando, a larga maggioranza, le nomine di sei Consiglieri di Amministrazione per gli esercizi 2013, 2014, 2015 e di un Consigliere di Amministrazione per l’esercizio 2013.

Per il triennio sono stati confermati nella carica di Consigliere: Giovanni Zonin, Andrea Monorchio, Maurizio Stella, Giovanni Fantoni e nominati due nuovi Consiglieri, Giovanna Dossena e Paolo Angius, che subentrano a Ugo Ticozzi, che aveva rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza 31 marzo 2013, ed a Zeffirino Filippi, Consigliere in scadenza (nell’allegato A i profili dei Consiglieri).

Per il 2013 è stato confermato il Consigliere Alessandro Bianchi.

E’ stato determinato l’ammontare annuo dei compensi da corrispondere ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo.

Durante la parte straordinaria dell’Assemblea, è stata approvata la proposta di adeguamento del limite al possesso azionario, ad oggi previsto dall’articolo 13, primo comma, dello Statuto sociale nello 0,50% del capitale sociale, al nuovo limite dell’1% ora consentito dalla legge.

Un ulteriore punto all’ordine del giorno della parte straordinaria approvato dall’Assemblea riguarda la concessione di finanziamenti ai nuovi soci per la sottoscrizione della quantità minima di azioni prevista dallo Statuto Sociale per richiedere l’ammissione a socio (100 azioni).

Tale iniziativa prevede la possibilità per il nuovo socio di chiedere un finanziamento finalizzato alla sottoscrizione delle azioni in conformità a quanto disposto dall’articolo 2358 del codice civile. A tale proposito, lo scorso 16 aprile il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto aveva deliberato un’iniziativa diretta all’ampliamento della base sociale, da realizzarsi attraverso un aumento di capitale ordinario fino ad un massimo di 100 milioni di euro, che consenta la sottoscrizione fino al massimo di n. 100 azioni della Banca, quantità minima prevista dallo Statuto sociale per richiedere l’ammissione a socio.

Sempre il Consiglio di Amministrazione dello scorso 16 aprile, in forza della delega conferitagli dall’Assemblea dei soci del 2011, aveva deliberato di procedere ad un aumento di capitale fino ad un controvalore di 253 milioni di euro e alla contestuale emissione di obbligazioni convertibili della durata di 5 anni di nominali 253 milioni di euro con facoltà per la Banca di rimborso anticipato in opzione ai soci.

Come precisato nel comunicato stampa già diffuso il 16 aprile u.s., si ricorda che le suddette operazioni di aumento di capitale saranno avviate dopo l’ottenimento delle previste autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, riunitosi questo pomeriggio al termine dell'Assemblea dei Soci, ha rinnovato le cariche sociali.

Giovanni Zonin è stato confermato nella carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2013 – 2015.

Andrea Monorchio è stato confermato nella carica di Vice Presidente sempre per il medesimo periodo. Monorchio affiancherà l’attuale Vice Presidente in carica Marino Breganze.

Giorgio Tibaldo è stato confermato Segretario del Consiglio di Amministrazione.

I componenti di diritto del Comitato Esecutivo sono Giovanni Zonin (Presidente), Marino Breganze (Vice Presidente) e Andrea Monorchio (Vice Presidente). Sempre nel Comitato sono stati nominati: Giorgio Tibaldo (Segretario), Giovanni Fantoni, Franco Miranda, Gianfranco Pavan, Nicola Tognana e Roberto Zuccato.

I Consiglieri non esecutivi sono i signori Alessandro Bianchi, Vittorio Domenichelli, Giovanna Dossena, Maria Carla Macola, Fiorenzo Sbabo, Paolo Tellatin e Giuseppe Zigliotto; tra questi,  i signori Alessandro Bianchi, Vittorio Domenichelli e Maria Carla Macola sono, altresì, Consiglieri Indipendenti.

Questa la composizione del Consiglio di Amministrazione: Giovanni Zonin (Presidente), Marino Breganze (Vice Presidente), Andrea Monorchio (Vice Presidente), Giorgio Tibaldo (Segretario), Paolo Angius, Alessandro Bianchi, Vittorio Domenichelli, Giovanna Dossena, Giovanni Fantoni, Maria Carla Macola, Franco Miranda, Gianfranco Pavan, Fiorenzo Sbabo, Maurizio Stella, Paolo Tellatin, Nicola Tognana, Giuseppe Zigliotto, Roberto Zuccato.

 

Questa la composizione del Collegio Sindacale: Giovanni Zamberlan (Presidente Collegio Sindacale), Giacomo Cavalieri (Sindaco Effettivo), Laura Piussi (Sindaco Effettivo). I Sindaci Supplenti sono: Giuseppe Mannella, Marco Poggi.

 

Giovanni Zonin è Consigliere della Banca Popolare di Vicenza dal 1983 e ricopre la carica di Presidente dal 1996. Sotto la sua attenta guida, la Banca ha intrapreso un importante processo di crescita della base dei Soci, dei clienti e della presenza territoriale, rimanendo sempre coerente alla sua missione di banca cooperativa al servizio delle famiglie e delle piccole e medie imprese.

Gli aggregati patrimoniali

Gli impieghi verso clientela raggiungono i 30,7 mld di euro, evidenziando un aumento di 0,7 mld di euro sull’anno precedente (+2,4%). A titolo di confronto si evidenzia che la crescita dei prestiti bancari per la media del Sistema bancario italiano è pari allo 0,6%[1]. Le nuove erogazioni di finanziamenti effettuate dal Gruppo nel 2012 ammontano a quasi 3 miliardi di euro, destinati per il 75% ai segmenti famiglie e piccole-medie imprese, a conferma del forte e costante impegno del Gruppo nel sostegno del sistema produttivo dei territori di insediamento.

Le sofferenze nette verso clientela, pari al 4,14% dei crediti netti (3,20% al 31 dicembre 2011), ammontano a 1.270,9 mln di euro. La relativa percentuale di copertura, includendo i passaggi a perdite su crediti in procedura concorsuale ancora in corso alla data, è pari al 47,9%.

 

La raccolta totale assomma a 50 mld di euro, in aumento del 10,2% sul 31 dicembre 2011. La raccolta diretta raggiunge i 32,4 mld di euro, in crescita del 13,2% sull’esercizio precedente (+3,6% il Sistema bancario italiano[2]), grazie soprattutto alla crescita della componente retail (+16,2% rispetto al 2011). La raccolta indiretta si attesta a 17,6 mld di euro, evidenziando un incremento del 5,2%.

 

Come risultato dell’impegno sul fronte dell’autofinanziamento degli impieghi con raccolta diretta proveniente da clientela, in particolare retail, il rapporto impieghi verso clientela/raccolta diretta si attesta al 31 dicembre 2012 al 94,8%, in miglioramento di 10 punti percentuali sul fine anno precedente.

 

Le attività finanziarie per cassa ammontano complessivamente a 5,7 mld di euro, in aumento di 1,8 mld di euro sul 2011 principalmente per effetto di investimenti in titoli governativi italiani. L’esposizione ai titoli di debito dei paesi periferici dell’Eurozona (Grecia, Irlanda e Portogallo) risulta trascurabile.

 

Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile d’esercizio, si attesta a 3.321,5 mln di euro, evidenziando un aumento di 387,9 milioni di euro (+13,2%) sul 2011, principalmente per effetto della positiva dinamica delle riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita, in particolare per quelle riferibili ai titoli di Stato italiani.

 

Per quanto attiene i ratios patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2012, il Core Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio si attestano rispettivamente all’8,23% (8,16% nel 2011) e all’11,26%.

 

 

I risultati economici

 

Il margine di interesse si attesta a 508,6 mln di euro, in flessione del 4,9% e risente del perdurante basso livello dei tassi di interesse (Euribor 3 mesi da 1,36% di dicembre 2011 a 0,19% di dicembre 2012) e del progressivo aumento del costo del funding, che ha caratterizzato in particolare la prima parte dell’esercizio.

 

Le commissioni nette pari a 311,6 mln di euro (-9,6%), risentono degli oneri derivanti dall’acquisizione della garanzia dello Stato italiano sulle emissioni obbligazionarie, degli oneri sostenuti a fronte delle operazioni di prestito titoli, nonché della variazione normativa relativa alla struttura commissionale e della relativa contabilizzazione della commissione di istruttoria prevista dal decreto “Salva Italia” a partire dal secondo semestre 2012. Al netto delle suddette componenti le commissioni nette registrano una crescita del 4,5%.

 

Il margine dell’attività finanziaria è positivo per 188,7 mln di euro, a fronte dei 102,3 mln di euro del 2011 (+84,6%), performance che beneficia principalmente degli utili realizzati con la cessione di taluni investimenti in titoli di Stato italiani.

 

Il margine di intermediazione si attesta quindi a 1.008,9 mln di euro, in crescita del 2,8% sull’esercizio precedente.

 

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ammontano a 216 mln di euro rispetto ai 159 mln di euro del 2011 (+35,8%). Il costo del credito (rapporto tra le rettifiche di valore nette su crediti verso clientela e crediti lordi escluse le operazioni di pronti contro termine ed i margini di garanzia) è pari allo 0,71%, rispetto allo 0,52% del 31 dicembre 2011.

 

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 24,2 mln di euro, in riduzione di 5,4 mln di euro rispetto al passato esercizio.

 

Il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 766,4 mln di euro, a fronte dei 789,9 mln di euro dell’esercizio precedente (-3%).

 

I costi operativi ammontano a 643,2 mln di euro e risultano in flessione in valore assoluto di 27,2 mln (-4,1%) rispetto ai 670,4 milioni di euro del 2011. In particolare, le spese per il personale si attestano a 406,3 mln di euro, registrando un risparmio dell’1,7% sul 2011, anche per effetto della riduzione dell’organico effettivo (-1,5% rispetto al 2011).

 

La suddetta crescita dei ricavi e il buon contenimento dei costi operativi consentono al risultato netto della gestione operativa (corrispondente al risultato della gestione finanziaria e assicurativa al netto dei costi operativi) di superare i 123,2 mln di euro, segnando un aumento del 3% rispetto al 2011, nonostante il significativo incremento delle rettifiche su crediti (+35,8% rispetto al 2011).

 

Gli utili delle partecipazioni ammontano a 14,6 mln di euro a fronte della perdita di 13,2 mln di euro del 2011, risultato che includeva la rettifica di valore di 20,8 milioni di euro sulla partecipazione detenuta in Cattolica Assicurazioni quale risultato dell’attività di impairment test effettuata sulla partecipata.

 

L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 137,4 mln di euro, a fronte dei 106,1 mln di euro del 31 dicembre 2011 (+29,5%).

 

Le imposte sul reddito ammontano a 36,3 mln di euro, a fronte dei 10,5 mln di euro del 2011.

 

L’utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo si attesta quindi a 100,3 mln di euro a fronte dei 94,1 milioni di euro del 31 dicembre 2011 (+6,5%).

 

Evoluzione prevedibile della gestione

L’esercizio 2013 si prospetta incerto e complesso per il Gruppo BPVi, così come per tutto il Sistema creditizio italiano. L’incremento della rischiosità delle controparti, legato alla perdurante situazione recessiva, unito al permanere di tensioni sul lato del funding e di un basso livello dei tassi di mercato, richiede di affrontare il contesto operativo con responsabilità, decisione e ragionevole prudenza.

 

Il Gruppo BPVi rimarrà focalizzato sulla propria attività di banca tradizionale commerciale, continuando nella fondamentale azione di sostegno delle famiglie e delle imprese, privilegiando quelle di piccola e media dimensione a fronte di una riduzione dell’operatività con quelle di grande dimensione.

 

Grande attenzione sarà ancora dedicata all’ulteriore miglioramento della posizione di liquidità e al continuo rafforzamento patrimoniale, necessario per affrontare i rischi e le incertezze del contesto operativo. Sul fronte del presidio del rischio di credito, il Gruppo BPVi sarà impegnato a proseguire nell’azione di stretto monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e nell’efficace gestione del credito deteriorato.

 

La persistente incertezza che caratterizza ancora il contesto economico-finanziario e di settore non consentono agevoli previsioni in merito all’andamento atteso dei risultati economici. È comunque prevedibile un incremento del margine di interesse e commissionale, facendo anche leva su una più ampia base clientela e sulle potenzialità rivenienti dalle rinnovate partnership strategiche con Cattolica Assicurazioni e Arca SGR. Grande attenzione sarà ancora dedicata allo stretto controllo dei costi operativi. Il costo del credito è previsto in ulteriore incremento.

 

 

Altre informazioni

A fine dicembre la rete di vendita del Gruppo conta 640 filiali bancarie (+1 rispetto al 2011), cui si aggiungono 16 negozi finanziari, 32 punti private, e 3 spazi finanziari, per un totale di 691 punti vendita. Il personale effettivo è pari a 5.506 unità (-1,5% rispetto al 2011).

 

Nel corso del 2012 è proseguita in modo rilevante l’attività di sviluppo della clientela e di rafforzamento del presidio su tutti i territori di presenza del Gruppo, sostenuta anche da importanti  iniziative di comunicazione pubblicitaria a livello nazionale. Il risultato complessivo è stato l’incremento nell’anno di oltre 71 mila clienti (+6,1% rispetto al 2011) e l’ampliamento della Compagine Sociale di n. 6.184 soci e azionisti (+9,2% rispetto al 2011, per un totale di soci/azionisti di 73.274 unità al 31 dicembre 2012), che testimoniano la costante crescita di fiducia delle famiglie e delle imprese nei confronti dell’Istituto.

 

 

Risultati della Capogruppo

 

Per quanto attiene la Capogruppo Banca Popolare di Vicenza, l’utile d’esercizio si attesta a 64 mln di euro (-23% sul 2011) penalizzato, in particolare, dal diverso peso che i benefici fiscali non ricorrenti hanno avuto nei due esercizi. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte segna un progresso dello 0,4% sul 2011.

 

La raccolta diretta si attesta a 29 mld di euro, in crescita del 15,1% sul 2011 (+3,6% il Sistema bancario italiano); la raccolta indiretta è pari a 16,6 mld di euro, in aumento del 5%; i crediti verso clientela raggiungono i 27,3 mld di euro, in progresso del 3,5% (+0,6% il Sistema bancario italiano).

Il patrimonio netto, incluso l’utile d’esercizio, si attesta a 3.369,5 mln di euro, in crescita di 280,2 mln di euro (+9,1%) sul 2011 per effetto della già citata positiva dinamica delle riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita, in particolare su titoli di Stato italiani. Per quanto attiene i ratios patrimoniali della Banca al 31 dicembre 2012, il Core Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio si attestano, rispettivamente, al 13,10% e al 17,08%.

***

 

Il presente comunicato – redatto ai sensi del Regolamento n. 11971 approvato dalla Consob con delibera del 14 maggio 1999 e successive modifiche (“Regolamento Emittenti”) – è disponibile sul sito www.popolarevicenza.it.

 

***

 

Dichiarazione ex art. 154-bis comma 2 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58

 

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Massimiliano Pellegrini, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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