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Sondaggi, Zaia mostra l'ultima rilevazione Swg: "41 a 30 su Moretti"

Di Rassegna Stampa Venerdi 3 Aprile 2015 alle 22:04 | 1 commenti

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Sono arrivati alla pausa Pasquale con la disfida televisiva nel salotto di Bruno Vespa, si preparano a ripartire per il lungo rush finale che condurrà al voto del 31 maggio. Ma i quattro candidati (più accreditati: ce n’è un quinto, Alessio Morosin, indipendentista) alla presidenza del Veneto si sfidano adesso soprattutto sul tema dei sondaggi.

Dopo quelli apparsi in trasmissione ieri sera, che danno Zaia e la Moretti separati al massimo da un paio di punti a favore del governatore uscente, oggi è stato il turno delle risposte, in cui ha trovato spazio anche il gruppo dei fedelissimi di Flavio Tosi, pronto a lanciare un altro strale sulla querelle delle strategie messe in campo prima della rottura nel Carroccio tra il veronese e Salvini.
La Lega Nord ha offerto un assist al presidente del Veneto, che da Vespa si era mostrato un filo seccato dal doppio sondaggio (Tecné e Ipr marketing) che lo vede avanti di un’incollatura sulla rivale del Pd. Il Carroccio ha infatti riproposto i dati dell’ultimo rilevamento di Swg, che un tempo aveva pure fama di essere leggermente più benevola con il centrosinistra, e che invece mette una distanza di undici-punti-undici tra Luca Zaia e l’ex europarlamentare vicentina che vuole portargli via la poltrona: 41 a 30, secondo il sondaggio chiuso il 26 marzo scorso. Un vantaggio in linea con quanto Zaia ha sempre dichiarato, e cui ha fatto eco Matteo Salvini un giorno sì e l’altro pure, appunto una decina di punti abbondanti che metterebbero il governatore al riparo anche dalle sorprese “tosiane”.
Proprio il dato dello schieramento civico del sindaco di Verona non è però ricompreso nel rilevamento si Swg. Così, i pasdaran dell’ex ribelle leghista oggi hanno avuto buon gioco nel riportare l’attenzione sulla loro parte attraverso una nuova risposta alle accuse di qualche giorno fa di essere stati pronti a rompere con la Lega da ben prima dell’uscita di Tosi decretata da via Bellerio. Ribaltando l’accusa: e cioè spiegando che, secondo loro, era Salvini ad aver deciso da diverso tempo di voler cacciare dal partito Tosi.
Le prove? Starebbero, secondo i tosiani, in una gaffe dello stesso Carroccio, che nel comunicare proprio il presunto vantaggio nei sondaggi (il riferimento non è all’ultima rilevazione Swg, ma ad altre dello stesso istituto) avrebbe allegato quelli precedenti, in cui fin dal 3 marzo scorso si distingue tra un’ “area Tosi”, data al 13 per cento, figlio del 9,5 della lista Tosi sommato al 3,5 dell’Ncd, e un’ “area Zaia”, data al 34 per cento, in cui ci sono gli alleati storici e la lista del presidente. Solo che il 3 marzo, la scissione e la cacciata di Tosi dalla Lega doveva ancora consumarsi: l’ufficialità si ebbe il 9 sera, e il 14 Tosi annunciò la sua candidatura. Ergo, sostengono i tosiani, “si capisce che il partito aveva già dato mandato ai sondaggisti (istituto Swg) di calcolare il peso di una eventuale “lista Tosi”.
Da lì, i tosiani prendono poi il largo con gioco facile nel contestare la fresca alleanza tra Salvini e Berlusconi, che non solo ha riproposto il duo Lega-azzurri ormai già visto, ma ha portato i leghisti liguri ad una mezza rivolta per la candidatura in quella regione di Giovanni Toti e non del “loro” Edoardo Rixi, già lanciato da settimane da Salvini per poi chiedergli di fare un passo indietro. “E’ inutile sperare che Matteo Salvini (“il leader” per il quale Silvio Berlusconi era buono solo per parlare di Bunga Bunga, era superato e bollito, e avrebbe ormai dovuto occuparsi soltanto del suo Milan) spenda una sola parola per ammettere come sono davvero andate le cose”, aggiungono i seguaci di Tosi.
Toccherà abituarcisi, nelle prossime settimane in cui la campagna si farà rovente. Si sa che gli ex amici sono i nemici più agguerriti, anche se – in questo caso come nell’altro, quando fu la Lega ad accusare Tosi per il dominio internet “Tosipresidente.it” acquistato prima della scissione -  a poco vale ricordare che, nella situazione di tensione in cui versava il Carroccio prima del big bang, tutti erano pronti a tracciare strategie e scenari nel caso la rottura si fosse consumata. Dunque nulla di così strano, in fondo, se ci si era già preparati all’eventualità. Si vis pacem, para bellum, dicevano i Romani. Che poi in questo caso si volesse proprio la guerra, e su tutti e due i fronti, alla fine è più di un’impressione. Ma tant’è.
di Giovanni Salvatori da VeneziePost


Commenti

Inviato Sabato 4 Aprile 2015 alle 08:25

I sondaggi della Rai addomesticati???
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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