Somministrazione cannabis terapeutica in Veneto, Pettenò (FSV): abominio giuridico
Giovedi 19 Febbraio 2015 alle 18:23 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione Sinistra Veneta PRC Sinistra Europea, ha presentato una interrogazione a risposta immediata con la quale chiede di revocare con effetto immediato la deliberazione n. 2526 del 23 dicembre 2014 che detta le linee guida per la somministrazione della cannabis terapeutica in Veneto.
La spiegazione di Pettenò:
"La legge regionale n. 38 del 28 settembre 2012 ha dettato disposizioni generali sull'impiego di medicinali e preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche da parte degli operatori e delle strutture del Servizio Sanitario Regionale: l’art. 1 comma 2 prevede che tali medicinali sono prescritti dal medico specialista del SSR e dal medico di medicina generale del SSR, sulla base di un piano terapeutico redatto dal medico specialista. L’art. 6 della legge, in particolare, delega la Giunta regionale ad adottare entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, provvedimenti finalizzati ad assicurare omogeneità dell’applicazione delle disposizioni sul territorio regionale, monitorare il consumo dei medicinali cannabinoidi e a promuovere la massima riduzione dei tempi d’attesa. La legge quindi affida alla Giunta il compito di assicurare il corretto approvvigionamento di tali farmaci nonché di monitore la loro distribuzione. La Giunta regionale, tuttavia, con deliberazione n. 2526 del 23 dicembre 2014, ben oltre quindi i novanta giorni previsti dalla legge, ha fatto molto di più: ha individuato i pazienti e l’iter procedurale per l’erogazione a carico del SSR di medicinali e preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi e ha stabilito che ne hanno diritto unicamente chi è affetto da grave spasticità da lesioni midollari che non hanno risposto alle terapie raccomandate. La Giunta, pertanto, è andata ben oltre la previsione normativa, limitando drasticamente la portata della legge: la stessa delibera precisa infatti che i pazienti per i quali è previsto tale trattamento saranno appena 30 all’anno. La Giunta ha operato quindi un abominio giuridico: di fatto si è sostituita al legislatore regionale che aveva dato delle precise linee guida per la somministrazione dei medicinali cannabinoidi e, dopo aver atteso più di due anni dall’approvazione della legge, ha deciso di annichilire la portata della stessa contemplando un solo caso per cui la distribuzione di tali farmaci è a carico del SSR. Ecco perché chiediamo alla Giunta di assicurare la somministrazione di cannabis ad uso terapeutico secondo le modalità già previste dalla L.R. 38/2012, garantendo, ai sensi dell’art. 6 della stessa legge, unicamente il corretto approvvigionamento e monitorando la loro distribuzione.
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