Solidarietà a Galan, da Casellati a Variati: "Forza Giancarlo"
Domenica 26 Luglio 2015 alle 14:17 | 1 commenti
«Sono scomparsi quasi tutti quelli che venivano, ma alcuni amici sono rimasti ed è stato un segno importante»: ha detto anche questo Giancarlo Galan, nella confessione rilasciata al programma radiofonico La Zanzara, quando ha rivelato di pensare spesso al suicidio e di essere frenato solo dall’amore per la figlia (qui il nostro commento di ieri, ndr). Parole che hanno turbato molto quei «pochissimi» (la quantificazione è dello stesso ex Doge) che gli sono rimasti accanto in quest’annus horribilis destinato a continuare ancora, fra la decadenza da deputato e la confisca di Villa Rodella.
In questi nove mesi di detenzione domiciliare, l’avvocato Luigi Migliorini ha pranzato per due volte con Galan. «In entrambe le occasioni l’ho trovato molto determinato a proclamare la sua innocenza - racconta l’ex segretario regionale del Pli - per questo sono rimasto molto colpito nell’apprendere che ha preso in considerazione l’idea di farla finita. Ma in fondo lui è così, vive di alti e di bassi. Come quella volta, più di trent’anni fa, che eravamo insieme a Roma. Mi disse che voleva suicidarsi perché la morosa dell’epoca l’aveva lasciato. Gli risposi alla mia maniera: “Sì dai, buttati nel Tevere, così poi ti scrivo l’elogio funebre...â€. Con noi c’era Alfredo Biondi, che invece lo incoraggiò sul serio: “Dai, ti mando da Berlusconi a Publitalia e vedrai che ti distraiâ€. Racconto questo aneddoto per dire che Giancarlo è un combattente. Se fondasse un partito sarebbe l’unico che seguirei». Maria Elisabetta Alberti Casellati, membro laico del Csm in quota Forza Italia, non vede Galan dal giorno dei funerali della madre. «Spero di incontrarlo presto - dice l’ex senatrice - in una gioiosa occasione di ritrovata serenità . La vita gli ha portato grandi soddisfazioni e grandi sconforti, ma Giancarlo deve assolutamente reagire con il coraggio che ha sempre avuto. Credo sarà fondamentale che torni a lavorare, per tenere impegnata la mente e ripartire su un’altra dimensione». Dopo l’ebbrezza del potere assoluto, la sobrietà della vita quotidiana. «Gli auguro di superare questa situazione - afferma il medico Paolo Cadrobbi, ex direttore generale dell’Arpav - e gli assicuro che avrò sempre fiducia in lui. Spero proprio che Berlusconi voglia dimostrare la sua riconoscenza ad un uomo che gli è stato fedele per trent’anni. Non parliamo certo di un fessacchiotto, ma del governatore che ha scritto la storia del Veneto, fra il rigassificatore e il Passante». Dall’altra parte della barricata politica, in quegli anni in consiglio regionale c’era il Pd Achille Variati. «Dal punto di vista umano mi dispiace sapere che Galan sta soffrendo - commenta il sindaco di Vicenza - ma so anche quanto lo abbia fatto maturare la paternità , per cui sono sicuro che saprà trarre una lezione da questa vicenda giudiziaria. Fare i conti con l’arrivare alla fine del mese non potrà che fargli bene, se starà fuori dalla politica e accetterà di rimettersi in gioco».Â
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