Quotidiano |

Smog, ai sindaci le linee guida regionali per ordinanze

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Febbraio 2016 alle 12:10 | 1 commenti

ArticleImage

Regione Veneto
“Finalmente il governo ha capito che il problema è legato ai cambiamenti climatici e che un approccio spot non è sufficiente, pertanto convocherà il tavolo nazionale sull’inquinamento una volta al mese. Inoltre, in coordinamento con il collega assessore alla sanità, Luca Coletto, abbiamo provveduto a istituire un tavolo tecnico ‘ambiente e salute’, già riunitosi nei giorni scorsi, al fine di pianificare insieme azioni efficaci per uscire dall’attuale situazione di emergenza”.

Questo ha comunicato l’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, di ritorno da Roma, al tavolo regionale di coordinamento e indirizzo sull’aria, a cui hanno partecipato le Province e i Comuni capoluogo.
La Regione ha proposto agli Enti locali le linee guida di riferimento per le ordinanze comunali da applicare tutto l’anno, sia nelle situazioni di criticità a livello “0”, sia in caso di raggiungimento del livello “1” (dopo 7 giorni consecutivi di sforamento del limite di 50 µg/m3 di polveri PM10).
Per il livello “0” sono state proposte misure quali:

  • incentivare forme di mobilità sostenibile alternative all’uso del mezzo privato, come la diffusione di sistemi di mobilità collettiva (“car sharing” e “car pooling”), bike-sharing e potenziamento dell’offerta del trasporto pubblico locale;

  • creazione di Low Emission Zone di accesso per le zone a più alta densità abitativa o per gli agglomerati; tali zone possono essere dotate di sistemi elettronici per il controllo degli accessi;

  • introduzione, a livello regionale, dell’adozione delle disposizioni contenute nella norma UNI 10683/2012 “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione”;

  • anticipazione, a livello regionale, tramite accordo volontario con i produttori, dell’adozione dei Regolamenti della Commissione Europea per la progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica delle caldaie e apparecchi a combustibile solido;

  • formazione sui comportamenti virtuosi da adottare per la riduzione delle emissioni nelle scuole;

  • riduzione delle temperature massime per il riscaldamento civile: a 16+2° per edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e commerciali; 18+2°C per tutti gli altri edifici, a esclusione di case di cura e/o riabilitazione, ospedali e case di riposo; divieto di spreco energetico nelle attività commerciali (divieto porte aperte negli esercizi commerciali per evitare dispersione termiche).

Per il livello “1”, invece, si propone:

  • nel campo della mobilità, l’adozione di una guida ecologica, vale a dire basse velocità e regime costante, e la manutenzione del mezzo per il risparmio di carburante;

  • riscaldamento civile e consumi energetici: nel caso di apparecchi a legna minimizzare le emissioni derivanti dalla combustione attraverso l’utilizzo consapevole dell’impianto, bruciando legna secca e non altri materiali; effettuare controlli dell’impianto; limitare l’uso di stufe e caminetti se nell’edificio vi sono altri sistemi di riscaldamento meno inquinanti come il metano;

  • agricoltura: adottare misure per la limitazione delle emissioni provenienti dal processo di gestione delle deiezioni animali.

“Ribadendo che quelle che la Regione fornisce sono delle linee guida per favorire l’adozione di azioni uniformi nel territorio e che il potere di ordinanza, alla fine, appartiene ai sindaci – ha concluso l’assessore Bottacin –, sottolineo che comunque le misure proposte vanno declinate in base al territorio, in quanto è evidente che la situazione di Belluno potrebbe essere diversa da quella di Rovigo o di Venezia”.

Leggi tutti gli articoli su: inquinamento, Regione Veneto, Smog, Gianpaolo Bottacin

Commenti

Inviato Giovedi 4 Febbraio 2016 alle 14:04

Molto bene, le tanto invocate iniziative del Governo e Regione sono fatte. Adesso la Giunta, dovrà delegare l'assessore Dalla Pozza a fare un progetto (assessorato alla progettazione di passaggi pedonali)
per rendere efficaci i regolamenti che comunque potranno essere diversi da Provincia a Provincia! Vicenza, è la città più inquinata d'Italia. Cosa farà Dalla Pozza per allentare la morsa SMOG?
Perché decine di betoniere, Tir, passano per le circonvallazioni? Perché non si fa progetto per un bosco urbano in città Campo Marzio, piantando 500 ALBERI D'ALTO FUSO, MANGIA PM 10?
Speriamo che, invece di dare la colpa ai Cittadini, si metta al lavoro per Problem Solving risolvere il problema, senza lamentarsi, altrimenti meglio lasciare! Attenzione i cittadini "ti" guardano.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network