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Smaltimento rifiuti inerti, Gallo: serve procedura semplificata

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Luglio 2011 alle 11:09 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza  -  Paradossi della burocrazia: richiesta l'analisi dei rifiuti pericolosi anche per smaltire semplici calcinacci Confcommercio Vicenza scrive all'assessore provinciale Antonio Mondardo "Serve una procedura semplificata per i rifiuti inerti provenienti da piccoli interventi edili". Anche per smaltire qualche calcinaccio un'azienda deve rivolgersi ad un laboratorio di analisi specializzato e certificare che non si tratta di rifiuti pericolosi, con tutto quello che ne deriva in termini di tempo perso e di costi da sostenere, costi che ovviamente ricadono sul cliente.

A portare alla luce la questione è la Confcommercio di Vicenza, che associa numerose aziende del settore edilizia tra le quali rivendite all'ingrosso e al dettaglio di materiali edili. Si tratta, in quest'ultimo caso, di imprese che, oltre a commercializzare il prodotto, offrono ai clienti un servizio post vendita che prevede l'esecuzione di piccoli lavori. Oggi questi operatori si trovano a fare i conti con l'interpretazione letterale che la Provincia di Vicenza dà al Testo Unico Ambientale (D.lgs 152/2006): l'ente, infatti, chiede agli impianti di smaltimento e recupero di accettare rifiuti inerti solo se le aziende che li conferiscono presentano certificazioni e analisi che ne attestino la non pericolosità.
"Sull'argomento abbiamo avuto un incontro con l'assessore provinciale all'Ecologia Antonio Mondardo, i cui contenuti sono stati poi formalizzati in una lettera - afferma Andrea Gallo, direttore di Confcommercio Vicenza -. Riteniamo inammissibile che anche per il più piccolo intervento, dalla posa di un pavimento al rifacimento di un bagno, un'azienda sia obbligata a reperire un chimico, o comunque un soggetto qualificato, il quale a sua volta deve effettuare un sopralluogo in loco, prelevare campioni dei rifiuti inerti che ovviamente una simile manutenzione produce, e successivamente procedere alle analisi".
E' di tutta evidenza, infatti, rileva Confcommercio Vicenza, che tale procedura è antieconomica e comunque comporta dei tempi lunghissimi ed in ogni caso incompatibili con la modesta entità e durata di tanti piccoli lavori edilizi.
L'Associazione di via Faccio chiede dunque alla Provincia di semplificare le procedure: "Una soluzione - spiega il direttore Gallo - potrebbe essere l'autocertificazione che attesti la non pericolosità del rifiuto, da utilizzare nei casi dove si esclude la possibilità di contaminazioni. Penso, ad esempio, alle demolizioni che riguardano abitazioni, uffici o costruzioni industriali non contaminate". Questa via "semplificata" - tra l'altro coerente con la normativa, come ha evidenziato
Confcommercio nella sua lettera all'assessore Mondardo - potrebbe anche essere applicata in caso di quantitativi limitati, garantendo così un alleggerimento degli obblighi soprattutto sui piccoli interventi. D'altronde, già oggi i privati che eseguono manutenzioni edili per proprio conto non hanno alcun obbligo di certificazione degli inerti. Sarebbe difficile capire perché, per gli stessi interventi, le imprese dovrebbero seguire una procedura molto più complessa e onerosa.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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