Situazione aree verdi, Comitato Pomari convocato a Palazzo Trissino
Giovedi 19 Marzo 2015 alle 17:50 | 0 commenti
Il Comitato Pomari torna a farsi sentire sulla situazione delle aree verdi comprese nel Piruea Pomari e annuncia che dopo aver spedito una lettera con richiesta d'incontro inviata nelle scorse settimane agli assessori Antonio Dalla Pozza, Filippo Zanetti, Cristina Balbi e ai tecnici del Comune di Vicenza, “nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la risposta e siamo stati convocati per la mattina di venerdì 20 marzo a Palazzo Trissinoâ€.
La spiegazione del Comitato Pomari sulla situazione aree verdi:
In questi mesi di mobilitazioni ci siamo espressi più volte sulla necessità di fermare la violenta cementificazione che sta per colpire la nostra città , ai Pomari questa cementificazione andrebbe a sottrarre oltre 5 ettari di terreno un tempo destinati alla creazione del Parco Natura Urbana. Ma non sono solo i progetti futuri a minacciare il verde urbano, infatti le aree verdi già esistenti e create nell'ambito del Piruea Pomari versano oggi in uno stato precario a causa della malagestione portata avanti per anni dalla società costruttrice Incos.
Forse non è noto a tutti che le aree verdi e i viali alberati creati con la costruzione del quartiere Pomari fanno capo tutt'ora alla società Incos Italia e ad altre collegate; nel prossimo futuro queste aree dovranno essere cedute al patrimonio comunale previo "collaudo".
Proprio in vista di questa cessione al patrimonio comunale, col supporto dall'associazione Civiltà del Verde abbiamo richiesto un incontro con Assessori e tecnici comunali competenti al fine di esporre la situazione critica in cui versano le aree verdi comprese nel PIRUEA POMARI: manutenzione sporadica e superficiale, scorretti interventi di potatura, alberature morte mai sostituite, compattamento del terreno e scarso drenaggio delle acque, solo per citare alcuni esempi.
Il Comune non deve e non può accettare la presa in carico di queste aree finché il privato non avrà ripristinato a sue spese la naturalità e la vivibilità dei pochi spazi verdi ai Pomari, vogliamo assolutamente evitare che debbano essere le casse pubbliche a farlo.
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