Site Pluto, da Schneck, Variati e Fontana lamento a tre
Giovedi 30 Agosto 2012 alle 18:58 | 0 commenti
È triste dover sapere dell'ammodernamento del sito militare americano Pluto di Longare dalla stampa. È grave che il governo non abbia voluto condividere con le autorità locali una notizia della quale senz'altro era a parte. Ruota attorno a questi concetti il senso del briefing, con annesso cahier de che questo pomeriggio è stato organizzato a palazzo Nievo. A fare gli onori di casa il commissario alla presidenza della provincia Attilio Schneck. Con lui il sindaco berico Achille Variati e quello di Longare Gaetano Fontana.
Sul tavolo della discussione c'è ovviamente la notizia che da giorni tiene banco sui media vicentini. Quella relativa ad un riutilizzo, probabilmente come centro di addestramento, del sito Pluto che dal tempo della «guerra fredda» è controllato de facto dall'esercito Usa anche se sotto la tutela del demanio militare italiano.
Schneck parla di Vicenza trattata dal governo romano «alla stregua di una colonia». Un giudizio condiviso da Variati il quale chiede lumi al ministero della difesa per sapere se la cosa avrà ripercussioni sul territorio cittadino, a partire dalla viabilità . «Vogliamo capire - spiega il primo cittadino berico - se ci saranno inferenze di qualche tipo visto che la Ederle e la Ederle bis ricadono sotto il comune di Vicenza. Vorremmo conoscere, tanto per cominciare, se esistono previsioni relative al traffico veicolare».
Dal canto suo Fontana spiega di non avere preclusioni di natura politica o ideologica verso la presenza armata Usa in Italia. Si dice anzi per cultura politica e storia «filoamericano» ma al contempo si dice molto amereggiato per la mancanza di informazioni che addebita proprio al comando americano a Vicenza. Quest'ultimo recentemente sulla stampa locale aveva precisato di avere già inviato le carte del caso al comune di Longare (per quella che secondo i militari rimane comunque solo un ipotesi da realizzarsi comunque in futuro). Circostanza però che è stata seccamente smentita dal sindaco del piccolo comune dell'area berica.
Di seguito il comunicato ufficiale della Provincia di Vicenza
"Non siamo una colonia di Roma": Schneck, Variati e Fontana si rivolgono a Napolitano perché si faccia garante delle autonomie locali
Il messaggio che parte da Vicenza è chiaro: "Non siamo una colonia di Roma". Ad inviarlo, direttamente dalla sala giunta della Provincia di Vicenza, sono il Commissario Straordinario della Provincia Attilio Schneck, il Sindaco del Comune di Vicenza Achille Variati e il Sindaco del Comune di Longare Gaetano Fontana. A scatenare la loro rabbia è la base militare americana di Longare, conosciuta come Sito Pluto. Meglio, non la base in sé, ma il progetto di ampliamento di cui hanno saputo solamente dalla stampa locale, in sfregio non solo ad ogni regola di cortesia, ma anche alla dignità delle autonomie locali. Un affronto che ha spinto i tre a rivolgersi al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per esternargli delusione e rammarico nei confronti di un Governo che non rispetta democrazia, trasparenza e ruolo delle istituzioni locali.
"Siamo in area di demanio militare -premette Schneck- per cui sappiamo bene che la giurisdizione spetta al Governo e che gli accordi vengono fatti a Roma, ma visto che le ripercussioni cadono poi sul territorio che noi siamo chiamati a governare, è nostro diritto essere messi a conoscenza ed essere coinvolti, visto anche che la competenza urbanistica è nostra. Non è solo questione di democrazia e trasparenza, ma anche di contemperare le esigenze dei militari con quelle dei cittadini, prima fra tutte la viabilità , ma anche il rispetto di un territorio che il nostro Ptcp ha qualificato come Sic, quindi sottoposto a tutela ambientale. E poi c'è il capitolo compensazioni: se un privato vuole costruire deve versare gli oneri, perché la stessa regola non vale per tutti? E' questione di equità . Se il Governo ha il potere di imporre una infrastruttura militare, a noi deve essere dato il diritto di riceverne un equo compenso, che possa essere utilizzato per le strade piuttosto che per altre infrastrutture. Qui corriamo il rischio che succeda come al Dal Molin."
Sulla stessa linea anche il Sindaco del Comune di Vicenza Achille Variati.
"Basta con i silenzi e l'omertà . Esprimo avversione verso questo progetto che nasce dalla totale mancanza di rispetto per la comunità ospitante e provo grande irritazione per il trattamento da colonia che ci riserva un Governo sordo alle esigenze delle autonomie locali. Così non va -prosegue il Sindaco- ancora una volta gli americani, e chi consiglia gli americani, sbagliano come è successo con la base all'ex Dal Molin. La Pluto è una base su cui non c'è mai stata chiarezza e si continua in questo modo. Dovremmo sentirci rassicurati dal comunicato dell'ufficio stampa degli americani che dice che i finanziamenti per il progetto non ci sono ancora? Ci stanno prendendo in giro. Stiamo parlando di una base di cui nessuno ha mai visto documenti chiari, dove c'erano bunker di stoccaggio di non si sa bene cosa, dove è previsto un muro di contenimento di 350 metri contro attacchi terroristici. E dovremmo essere rassicurati? Per non parlare dell'impatto del nuovo progetto sulla viabilità del territorio con implicazioni gravi per il capoluogo. Ce lo dicano se vogliono militarizzare tutto il Veneto calpestando le comunità locali, perché è quello che stanno facendo a Vicenza nell'indifferenza totale a livello nazionale. Il progetto, che il Governo conosce di sicuro, deve essere reso noto alle autonomie locali perché le autonomie locali hanno la stessa dignità dello Stato nella Repubblica. Scriveremo al Presidente Napolitano per chiedergli di difendere le istituzioni locali da questo sopruso. Lo ripeto, questo modo di procedere basato su vecchi accordi e memorandum che non hanno più nulla di attuale, non va bene: le servitù locali sono in deroga a tutte le normative, anche quelle che tutelano la salute dei cittadini, e questo non è accettabile".
Appoggio incondizionato ai colleghi anche da parte di Fontana, il quale premette di essere filo-americano, ma si dichiara molto rammaricato per non avere ricevuto nessuna comunicazione in merito al progetto di ampliamento della base, pure avendo un tavolo tecnico aperto con gli americani per risolvere la questione del nuovo ingresso da via Martinelli. "C'è sempre stato un buon dialogo tra la base Pluto e il Comune -afferma il Sindaco di Longare- grazie al quale la convivenza è sempre stata pacifica e collaborativa. Per questo il silenzio sull'ampliamento mi stupisce ancora di più."
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