Sindacato degli Studenti: lunedì mozione in CdA contro spending review per università
Venerdi 13 Luglio 2012 alle 20:09 | 0 commenti
Sindacato degli Studenti - Lunedì 16 luglio, durante la prossima seduta del Consiglio di Amministrazione, il rappresentante in CDA de Il Sindacato degli Studenti, Davide Quagliotto, presenterà una mozione contro i provvedimenti della "spending review" in merito alle modifiche previste per il sistema universitario. La spending review, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, modifica la precedente legge (306 del 1997) in merito ai contributi studenteschi nelle università .
Secondo la legge del '97, la contribuzione studentesca non poteva superare il 20% del Fondo di Finanziamento Ordinario. Il nuovo provvedimento prevede che il limite in futuro valga solamente per gli studenti comunitari iscritti entro la durata normale dei rispettivi corsi di studio di primo e di secondo livello, quindi tutti i fuoricorso e gli stranieri risultano esclusi dal computo del 20%. Un dato preoccupante, tenuto conto che i fuoricorso a Padova sono pari al 40% degli studenti.
Per gli universitari in corso continuerà invece ad esistere il limite del 20%, ad oggi non rispettato dal nostro Ateneo (come da altre 30 università su 66), ma non sarà più calcolato sul rapporto tra tasse studentesche e FFO, bensì sul rapporto tra le tasse pagate dai soli studenti in corso e l'intero ammontare dei trasferimenti dello Stato alle università (che sono molto più alti del solo FFO), rendendo di fatto tale limite una soglia altissima. Ne consegue che l'Università potrà alzare le tasse anche agli studenti in corso.
Noi de Il Sindacato degli Studenti pensiamo che si tratti si una vera e propria liberalizzazione mascherata. Il ministro Profumo invece di cancellare i tagli che dal 2008 pesano sull'università pubblica e sul diritto allo studio, sceglie di dare il via libera ad aumenti delle tasse indiscriminati in tutta Italia, dimostrando di essere in assoluta continuità con la Gelmini e Tremonti. Con questa decisione un enorme numero di studenti subirà un grave aumento delle tasse, e si andrà nel giro di pochi anni verso un'università sempre più privilegio di pochi, solo di quelli che se la possono permettere. Chiediamo pertanto che anche l'Ateneo di Padova, come già gli Atenei di Torino e Bari, esprima la sua contrarietà a questo provvedimento, e che venga approvata la delibera da noi proposta.
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