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Rosanna Filippin, segretario del Pd Veneto  - "Ora che sono stati depositati i simboli elettorali, e che su quello del Pdl si legge a chiare lettere "Berlusconi Presidente" cosa dirà la Lega Veneta ai suoi elettori? Cosa pensa oggi Gentilini di questo bell'accordo sull'altare della Lombardia? - domanda Rosanna Filippin, segretario del PD Veneto.

Fino a qualche giorno fa Gentilini si dichiarava pronto a correre da solo a Treviso, dimostrando un po' di amor proprio, ora ha già ritrattato. Alla fine anche i duri e puri della Lega per qualche poltrona si rimangiano la parola data agli elettori.
Forse la Lega pensa che i Veneti siano come pecore che seguono il pastore, ma se il pastore in questione in questione si chiama Silvio Berlusconi ho i miei dubbi che tutti saranno pronti a turarsi il naso e votare per il centrodestra.
Gli italiani e i veneti sanno che i veri problemi del nostro Paese sono il lavoro e la moralità di chi governa, e proprio moralità e lavoro sono le parole d'ordine del Partito Democratico.
Le nostre liste elettorali sono state fatte dai cittadini attraverso le primarie e non sono state barattate in cambio di appoggi elettorali in altre regioni.
La vera alternativa di governo è il Partito Democratico, che si candida a governare il Paese in modo serio e solidale, senza inseguire facili slogan elettorali, ma con parole di verità.
In veneto il PD è una forza radicata che ha già dimostrato di saper ben amministrare realtà piccole e grandi città, ora ci candidiamo ad essere maggioranza politica affidabile per tutta la regione - conclude Filippin.
Tra paracadutati in lista e riedizioni di vecchi accordi che hanno trascinato l'Italia nel baratro, il centrodestra sta girando il remake di un brutto film già visto: questa volta il vero cambiamento siamo noi."