Sicurezza: il flop del Pdl
Venerdi 30 Settembre 2011 alle 20:10 | 1 commenti
 
				
		
		Cinzia Bottene, Lista Civica Vicenza Libera  -  La città ha bisogno di risposte, non di demagogia e paura. 
Quattro gatti, perlopiù militanti e funzionari di partito. Questa è stata la portata reale della manifestazione organizzata dal Pdl, alla faccia delle roboanti dichiarazioni rilasciate durante l'ultimo consiglio comunale da Valerio Sorrentino, che prometteva migliaia di vicentini inferociti, pronti a scendere in piazza al loro fianco. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e questo dovrebbe far riflettere.		
Utilizzare,  se non addirittura fomentare la paura, in maniera strumentale e  demagogica a soli fini elettorali, non trova l'adesione dei vicentini.  Che, infatti, si sono ben guardati dal partecipare ad un'iniziativa  promossa da chi al governo di questo paese sta letteralmente  scardinando, con manovre finanziarie devastanti e con scelte politiche  sbagliate, se non addirittura inesistenti, gran parte delle forme di  protezione sociale dei cittadini,  il welfare e  i servizi, creando così  aumento delle disuguaglianze, insicurezza diffusa e disagio sociale.
Nessuno  si nasconde che la nostra città, così come qualsiasi altra al mondo,  abbia dei problemi: non era il paradiso in terra ieri, e oggi non è  sicuramente l'inferno dipinto dai quattro gatti che hanno manifestato  ieri sera.
Siamo convinti che Vicenza abbia bisogno di altro, e per  questo abbiamo promosso, coinvolgendo altre realtà sociali, associative e  partitiche, l'iniziativa di domenica 2 ottobre "Ripuliamo Campo Marzo  dalla paura", prosecuzione logica dell'ordine del giorno da noi  presentato, e approvato dal consiglio comunale nella seduta di mercoledì  scorso, proprio in tema di sicurezza e di lotta al degrado, affrontati  con un punto di vista alternativo alle sole dinamiche repressive. 
Una  città sicura è una città che vive, che viene attraversata e riempita da  chi vi abita, e proprio a partire da domenica vogliamo mettere in moto  un percorso virtuoso, con l'apporto del volontariato,  dell'associazionismo, della società civile, perché siamo convinti che i  problemi, che esistono, non potranno mai essere risolti instillando  paura e diffidenza, rancore e intolleranza.
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