Sgreva: rifiuti ferrosi ad acciaieria vicentina?
Giovedi 15 Luglio 2010 alle 00:28 | 0 commenti
Silvano Sgreva, Lista Variati Sindaco - Al presidente del Consiglio comunale di Vicenza, al sindaco del Comune di Vicenza, Domanda di attualitÃ
Il giorno 8 luglio 2010 il quotidiano La Nuova Venezia pubblica a pagina 22 un articolo [ALLEGATO 1] che reca questo titolo: «Venezia, sequestrate 50 mila tonnellate di rifiuti ferrosi al porto di Marghera. Il carico destinato alle acciaierie».
Nel medesimo articolo (notizia anche su vicenzapiu.com, n.d.r.), una anticipazione del quale è visibile sul web [ALLEGATO 2], si legge: «I successivi accertamenti hanno permesso di accertare che il carico è partito da una ditta di Catania, segnalata assieme ad una acciaieria di Vicenza all'Autorità giudiziaria per attività di gestione di rifiuti non autorizzata. I nominativi delle due aziende non sono stati però resi noti per ordine dell'autorità giudiziaria. Il sequestro è stato convalidato dai giudici veneziani. Non è comunque il primo sequestro operato negli anni dalle forze dell'ordine sulle banchine del Porto di Venezia. Nel periodo post guerra nei Balcani, molte navi hanno trasportato carichi di ferro, destinati sempre alle acciaierie del Vicentino, che nascondevano anche materiale inquinato e radioattivo, proveniente spesso da arsenali bellici dismessi...».
Si chiede al Sindaco o a chi per Lui di sapere
negli interessi dei cittadini:
1- Se all'amministrazione comunale di Vicenza risulti che tra le aziende coinvolte dal provvedimento della magistratura lagunare vi siano acciaierie con sede nel comune di Vicenza;
2- Se all'amministrazione comunale di Vicenza risulti che tra le aziende coinvolte dal provvedimento della magistratura lagunare vi siano imprese siciliane (e non solo siciliane) caratterizzate da legami con la mafia o comunque sottoposte a procedimenti penali per reati collegati ad attività mafiose
3- Se all'amministrazione comunale di Vicenza risulti che in passato, presso le acciaierie locali, sia stato importato materiale ferroso, tossico o persino radioattivo, proveniente da paesi belligeranti o da arsenali bellici in dismissione e se, in tale eventualità , abbia cagionato danni alla salute degli abitanti del capoluogo berico;
4- Se l'amministrazione, una volta appreso del sequestro effettuato dalla magistratura lagunare, abbia tempestivamente messo in pratica contromisure utili atte a contrastare ogni forma di potenziale pericolo per la salute dei cittadini.
Si chiede cortesemente sia fornita anche risposta scritta.
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