Sgreva e il centro-sinistra che non c'è (più)
Martedi 24 Maggio 2011 alle 09:49 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n.214 in distribuzione e scaricabile in pdf
Il consigliere ex Lista Variati critica l’amministrazione: “L’allargamento della maggioranza a Pecori e Cicero? Si poteva farne a meno ed è stata un’ingiustizia nei confronti dell’elettorato. In tre anni si è fatto poco e i cittadini sono scontenti perché vedono immobilismo. La figura di Bulgarini? Pesa per l’80%â€.Silvano Sgreva è uno dei consiglieri comunali più attivi a Palazzo Trissino, prima nella maggioranza, adesso nel gruppo misto, dal quale ha anche votato contro il bilancio. Informatico all’ospedale di Vicenza, 54 anni, trenta dei quali accompagnati dalla passione per la pallavolo, Sgreva è arrivato alla politica solo nel 2008, “folgorato†dal blog di Beppe Grillo. Si è scelto l’Italia dei Valori come partito ed è stato eletto con la Lista Variati. “All’inizio del mandato - ricorda il consigliere - mi è arrivato l’input di evitare domande e interrogazioni in aula e di rivolgermi piuttosto agli assessori competentiâ€.
In questa volontà di risolvere le cose in casa c’è stato gioco di squadra o ci ha guadagnato solo il sindaco in visibilità ?
“Da ultimo arrivato, inizialmente pensavo fosse solo un aspetto tecnico, di praticità e lo approvavo. Oggi invece mi domando: c’è la giunta?â€.
Allargamento della maggioranza con Pecori e Cicero: Variati vi ha consultato?
“Sì, ma avrei voluto vedere un voto segreto. Per me la situazione è come a livello nazionale: la maggioranza del 2008 non è quella di oggi. A livello comunale ci sono le linee programmatiche: tre anni fa, se l’Udc o Cicero fossero stati favorevoli a quella delibera, sarebbero entrati in maggioranza. Non lo hanno fatto, per cui sarebbe servito per correttezza politica un passaggio di verificaâ€. Â
E per la nomina di Giovanni Rolando all’Ipab?
“Come Idv abbiamo contestato il fatto che il bando fosse stato chiuso e riaperto più volte, come se tutte le persone che avevano fatto domanda non andassero bene solo perchè si aspettava qualcuno più gradito. E poi in Consiglio Comunale Variati aveva detto che non avrebbe mai messo un politico all’Ipabâ€.Â
La sua scelta di uscire dalla maggioranza è conseguenza del mancato coinvolgimento in certe decisioni o della non condivisione delle decisioni stesse?
“Entrambe. Alla riunione della Lista Variati che trattava il tema dell’allargamento io mi sono dichiarato contrario e lo stesso ho fatto alla riunione del Pd, dove sono stato l’unico ad alzare la mano per dire che non era giusto nei confronti dell’elettorato. Se come centro-sinistra volevamo far credere di essere capaci di governare la città , dovevamo dimostrarlo da soli. Per me era possibile, perché non credo che Cicero e l’Udc abbiano portato un valore aggiunto; forse porteranno voti per il 2013, anche se dubito che ciò sarebbe avvenuto per Cicero se non gli fosse stata restituita visibilità â€.
Un consigliere della minoranza attuale che fino al 2008 faceva parte della maggioranza afferma: “Questi (cioè l’amministrazione di oggi, ndr) sono peggio di noiâ€. È vero?
“Cosa abbiamo fatto in tre anni? I campi da calcio in sintetico e qualche strada. Di realizzato non mi viene in mente altro di significativo. Sulla validità di ciò che si vuole realizzare (Spina Ovest, Laghetto e quant’altro) invece c’è qualche perplessità â€.       Â
Lei è uno dei consiglieri più attivi: cosa la spinge?
“Il malcontento dei cittadini che vedono immobilismo in questa amministrazione. Adesso ho intenzioni di fare interrogazioni di mia iniziativa. Però l’articolo 65 del regolamento comunale fissa l’obbligo di risposta entro la quarta seduta del Consiglio Comunale successiva all’iscrizione all’ordine del giorno. Ci sono invece centinaia di interrogazioni ferme lìâ€.   Â
Quanto pesa il portavoce del sindaco Jacopo Bulgarini d’Elci a Palazzo Trissino?
“Direi l’80%â€.
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