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Riceviamo da Silvano Sgreva, consigliere comunale gruppo misto, ma aderente all'Idv, e volentieri pubblichiamo.

Sabato scorso stavo distribuendo dei volantini come promemoria per i quattro referendum ed è passata una signora con un bambino di circa due anni sul passeggino ed in dolce attesa di un altro. Nel darle il volantino, mi ha subito bloccato dicendomi “non mi interessa, sono di destra e voterò no a tutti e quattro i quesiti referendari”. Non ho ovviamente insistito, anche se avrei voluto ringraziarla, perché con la sua partecipazione al voto quantomeno esprimeva un suo parere dando una maggiore possibilità  di raggiungere il quorum.

Poi però mi sono subito chiesto: passi per il legittimo impedimento, di cui si sa che una certa parte di destra, sulla legalità, ha tutta una sua filosofia basata sull’opportunità redditizia, ma per l’acqua e soprattutto il nucleare, quantomeno un minimo di riflessione obiettiva penso che ognuno di noi dovrebbe farla.

Non è un problema di destra di centro o di sinistra ne tanto meno può diventare una semplice opportunità di speculazione a favore magari di camorra, ndrangheta e mafia.

Ecco, in quel momento ho pensato a quel papà che con in braccio un bambino di circa due anni, ho incontrato ad un recente convegno, il quale, alla domanda di come mai aveva ritenuto essere presente, disse: “è molto semplice, mi sono chiesto, e se un domani lui (indicando il bambino), mi chiedesse, ma tu papà doveri?”

Non politicizziamo i referendum, perché sono il simbolo della vera democrazia.

Andiamo al voto sulla base delle nostre conoscenze e convinzioni in materia.

Vediamo i pro ed i contro e non decidiamo per partito  preso, ma per quello che abbiamo capito e non per quello che ci hanno messo in testa.

In questi referendum non ci sono ideali da portare avanti, ma valori che riguardano il nostro futuro e quello delle prossime generazioni.

Con i referendum tutti noi abbiamo la possibilità di esprimere il nostro pensiero, facciamo in modo che tutto ciò avvenga nel modo più democratico e partecipativo possibile.

Con un unico colore, quello del rispetto.