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Settimane Musicali al Teatro Olimpico, sforzo degli organizzatori e del Comune per non far morire questo festival internazionale

Di Giulia Biasia Venerdi 13 Maggio 2016 alle 11:45 | 0 commenti

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Nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, sede del Comune di Vicenza, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della XXV edizione delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico. A presentare questa rassegna erano presenti Paolo Marzotto, presidente dell'associazione Settimane Musicali al Teatro Olimpico, Giovanni Battista Rigon, direttore artistico del Festival delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, e Jacopo Bulgarini D'Elci, vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza. Dal 22 maggio al 15 giugno il prestigioso teatro del Palladio si animerà con venti appuntamenti che spazieranno dall'opera ai concerti solistici e di musica da camera, intervallati da un concorso pianistico,  conversazioni con critici e artisti e presentazioni di libri.

"Ci si è trovati con il rischio che questa manifestazione potesse essere annullata o ridimensionata, causa la mancanza di fondi anche regionali. Siamo in un momento difficile perché la cultura ha meno disponibilità economica, ma siamo riusciti a contribuire con la cifra di 30.000 euro. Per noi è un investimento perché si correrebbe il rischio di far morire queste iniziative" spiega Bulgarini D'Elci. "Il Teatro Olimpico è la cosa più nobile di Vicenza. Siamo arrivati qui grazie a moltissima gente che ci ha dato una mano. Il 22 maggio Vicenza avrà il primo brivido di gioia con MUVI (Musica Vicenza tra corti e palazzi, ndr)", spiega Marzotto. "Il 25 maggio invece ci sarà l'inaugurazione. Ringrazio i soci che hanno aiutato e favorito il nostro successo che sarà la nostra vittoria." "Mi sembra quasi impossibile aver fondato 25 anni fa questo Festival. È un'impresa organizzare questa cosa, soprattutto reperire le risorse per andare avanti. Ringrazio il vicesindaco non solo per il contributo economico, ma anche per la vicinanza umana ed emotiva. Una delle caratteristiche del nostro Festival è creare momenti unici, proprio perché un luogo così straordinario come il Teatro Olimpico merita eventi particolari. Questa città potrebbe essere ancora più conosciuta nel mondo. Credo che proporre un grande festival nazionale basato sul teatro musicale, che è una delle cose più belle che abbiamo creato in Italia, potrebbe portare persone da ogni dove" conclude il direttore artistico delle Settimane Musicali.

Maggiori informazioni dal Teatro Olimpico
20 appuntamenti, tra opera, concerti solistici e di musica da camera, un concorso pianistico, conversazioni con critici e con gli artisti, presentazione di libri, e una grande anteprima con un’intera giornata in musica in tutta Vicenza: la XXV edizione del Festival delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, che si terrà dal 22 maggio al 15 giugno 2016, si annuncia particolarmente ricca e diversificata, in occasione di un traguardo che fa di questa proposta il  più longevo festival musicale che la città possa festeggiare.
Nato nel 1992 come ciclo di concerti di musica da camera, dal 2004 è l’unica realtà a proporre anche l’opera lirica all’interno del teatro più famoso al mondo, capolavoro di Andrea Palladio e meraviglioso spazio scenico. Questa doppia anima, cameristica ed operistica, rimane come cifra distintiva del Festival, che si realizza sotto la direzione artistica di Giovanni Battista Rigon e con il progetto artistico per la musica da camera curato da Sonig Tchakerian. Caratteristica delle Settimane Musicali è poi l’attenzione ai giovani talenti, cui viene dato spazio sia nei concerti del “Progetto Giovani” alle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, che vedranno in scena il vincitore del Premio Brunelli e il vincitore della borsa di studio “Settimane Musicali al Teatro Olimpico” in collaborazione con l’Accademia Nazionale Santa Cecilia in Roma, sia nelle serate nelle quali suonano assieme i maestri e i migliori allievi, agli esordi delle loro carriere.
I Biglietti sono disponibili online presso la biglietteria del Teatro Comunale Città di Vicenza (dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15; tel 0444 324442) e al botteghino del Teatro Olimpico (dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 16.00; tel. 0444 222801), mentre l’intero programma è pubblicato sul sito www.settimanemusicali.eu.
La stagione 2016 si realizza con il sostegno del Comune di Vicenza, e conclude la trilogia mozartiana delle opere su libretto di Lorenzo Da Ponte, portando in scena “Le Nozze di Figaro”, dopo il “don Giovanni” e “Così fan tutte” degli anni scorsi.
«Sono orgoglioso – afferma il direttore artistico Giovanni Battista Rigon – di avere impresso al festival una cifra di modernità invitando artisti della nuova generazione, come ad esempio il regista Lorenzo Regazzo, che all’Olimpico ha espresso la propria visione operistica lavorando sulla trilogia mozartiana, vera summa del teatro musicale di tutti i tempi. Da 12 anni la nostra è l’unica organizzazione nella città di Vicenza a produrre l’opera lirica e a portarla nel Teatro Olimpico, e per la qualità e l’originalità delle nostre programmazioni, valutate su scala nazionale, nel 2012 abbiamo ottenuto il prestigioso premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, come migliore iniziativa dell’anno. Nel 2016 inoltre festeggiamo 25 anni di storia, che fanno del nostro festival una delle realtà di produzione musicale più longeve della città e tra le più prestigiose della regione, e dell'intera nazione; l’unica iniziativa del Veneto ad essere invitata ad aderire all'EFA (European Festival Association), dal 2007.»
«Le Settimane Musicali – afferma Sonig Tchakerian – sono l’occasione per creare ensemble speciali, invitando amici a suonare insieme. Il nostro incontrarci al Teatro Olimpico si basa su un grande senso di rispetto e di condivisione, elementi essenziali per interpretare assieme la grande musica.» Sul palco dell’Olimpico sono invitati artisti di primo piano, tra ospiti abituali come Mario Brunello e l’Orchestra di Padova e del Veneto, graditi ritorni come quello di Silvia Chiesa, fino alla novità della prima presenza al Festival di Benedetto Lupo.
Anteprima - MUVI
MUVI - Musica Vicenza tra corti e palazzi, ideato da Sonig Tchakerian e accolta con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale, farà da anteprima al Festival. Domenica 22 maggio la città verrà interamente avvolta dalla musica, nei luoghi più suggestivi del centro storico con eventi a partecipazione libera e dal carattere informale. Gli eventi si susseguiranno e si sovrapporranno, a partire dalle 11,30 fino alle 19, per creare un ricco bouquet musicale che renderà insolita la passeggiata domenicale. I luoghi della musica saranno il Colonnato di Palazzo Chiericati, l’Odeo del Teatro Olimpico, la Loggia del Capitaniato e il Cortile di Palazzo Trissino.
La musica da camera
25 maggio – inaugurazione: “La musica da camera di Johannes Brahms” (Primo concerto)
28 maggio – “Incontri col Maestro” 
7 giugno – “In prima assoluta”
8 giugno – “La musica da camera di Johannes Brahms” (Secondo concerto)
15 giugno – chiusura del festival: “Due violini per Vivaldi e Bach”
Il progetto artistico della musica da camera, curato da Sonig Tchakerian, nel 25° del Festival ruoterà attorno al pensiero musicale di Johannes Brahms, proposto in esecuzioni inusuali che rappresenteranno occasioni rare di ascolto. Il festival diventa l’occasione per creare ensemble speciali, nei quali sono invitati a suonare insieme artisti legati da amicizie profonde.
Il concerto di inaugurazione, il 25 maggio in teatro Olimpico alle ore 21, aprirà con il celeberrimo quintetto per pianoforte e archi op. 34 in una ricostruzione che immagina l’originale stesura di Brahms, ovvero per quintetto d'archi con due violoncelli. Protagonisti del concerto d’apertura sono Sonig Tchakerian e Riccardo Zamuner (violino), Luca Ranieri ed Enrico Carraro (viola), Mario Brunello e Gianluca Pirisi (violoncello).
Farà da introduzione, alle ore 19.45 in Odeo, una conversazione tra Sonig Tchakerian e Alessandro Cammarano sul tema della “Ricerca della musica perfetta” che ben si addice ad un autore come Brahms, che distrusse molti dei propri lavori, per una riscrittura che li rendesse all’altezza della sua stessa ispirazione. Musicista e promotore culturale, Alessandro Cammarano è tra i fondatori del quotidiano online OperaClick, di cui è Vicedirettore, testata per la quale svolge un’intensa attività come critico musicale in Italia e all’estero. Da cinque anni siede nel Consiglio Direttivo della Associazione Nazionale Critici Musicali.
Sabato 28 maggio (Teatro Olimpico, ore 21) la serata è dedicata gli “Incontri col Maestro”, in collaborazione con l’Accademia Pianistica di Imola, che porteranno in scena Ksenia Milyavskaya (violino) e Alessandro Tardino (pianoforte) con un programma che ripercorre due grandi tradizioni musicali, la francese con Camille Saint-Saens di cui si ascolterà la rara esecuzione della Sonata per violino e pianoforte in re min. n.1 Op.75, e la russa, con Scriabin, Tchaikovsky, Rachmnainoff, Ysage e Szymanovsky.
Martedì 7 giugno, in Odeo del Teatro Olimpico alle ore 21, si terrà un concerto per pianoforte e voce, dal titolo “In prima assoluta”, costruito attorno alla prima esecuzione assoluta delle “Dieci melodie facili” su liriche di Riccardo Held, per voce e pianoforte, di Fabio Vacchi, compositore contemporaneo tra i più apprezzati a livello internazionale. Questa versione in musica della poesia di Held verrà proposta dalla voce di Silvia Regazzo (mezzosoprano), artista che frequenta sia il repertorio operistico che quello liederistico, accompagnata al pianoforte Orazio Sciortino che, allievo dello stesso Vacchi, sarà il migliore interprete della sua musica.
A fare da pendant a queste composizioni sarà il ciclo liederistico che Robert Schumann scrisse nel 1840 dal titolo “Frauenliebe und – leben” (Amore e vita di donna), e che rappresenta uno degli esiti più alti della tradizione ottocentesca del Lied.
Mercoledì 8 giugno, in Teatro Olimpico alle ore 21, torna la musica da camera di J. Brahms, con un programma del grande repertorio tradizionale. Sonig Tchakerian, con Alfredo Zamarra (viola), Silvia Chiesa (violoncello), Benedetto Lupo e Viviana Lasaracina (pianoforte) interpreteranno la Sonata n.1 in mi  min. Op. 38 per violoncello e pianoforte, la Sonata n.1 in sol magg. Op 78 per violino e pianoforte, e il quartetto n.3 in do min Op. 60.
Chiude il festival, mercoledì 15 giugno, uno straordinario incontro tra maestri e allievi, con Giovanni Guglielmo e Sonig Tchakerian che condurranno una conversazione introduttiva, alle ore 19.45 in Odeo e successivamente, alle 21 saranno i protagonisti del concerto “Due violini per Vivaldi e Bach”, compositori connessi tra loro dallo stesso rapporto stretto e personale che esiste tra maestro e allievo. Con loro sarà l’Orchestra di Padova e del Veneto, che festeggia nel 2016 il 50° anno di attività.
La trilogia mozartiana e Rossini.
Presentazione di “Mozart all’opera”, di Giovanni Bietti
“Le Nozze di Figaro” di W.A.Mozart, libretto di L. Da Ponte
“Petite Messe Solennelle” di G. Rossini
La stagione 2016 conclude la trilogia mozartiana delle opere su libretto di Lorenzo Da Ponte e, dopo il “don Giovanni” e “Così fan tutte”, porta in scena “Le Nozze di Figaro”, in cartellone il venerdì sera alle ore 20 (3 e 10 giugno) e la domenica pomeriggio alle ore 18 (5 e 12 giugno), con la direzione di Giovanni Battista Rigon e la regia di Lorenzo Regazzo. Si propone un allestimento scenico leggero e moderno, pensato per far dialogare la classicità di Palladio e il gusto contemporaneo degli spettatori. Una scelta che permette di attualizzare il messaggio dell’opera attraverso i secoli e di comunicare sempre efficacemente con il pubblico di ogni tempo.
L’opera viene introdotta domenica 29 maggio, ore 21.00 in Odeo del Teatro Olimpico, dalla presentazione del libro “Mozart all'opera” di Giovanni Bietti, uno dei più noti e apprezzati divulgatori musicali italiani. In quest’opera esamina le tre opere che Mozart scrisse in collaborazione con il librettista italiano Lorenzo Da Ponte: Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte. Usando un linguaggio semplice e chiaro, con l’aiuto di un gran numero di esempi musicali suonati e raccontati, l’autore conduce alla scoperta delle caratteristiche drammatiche e musicali delle tre opere.
Venerdì 3 giugno, alle ore 18.45, poco prima del debutto in teatro, si terrà la conversazione con Cesare Galla, giornalista e critico musicale (a lungo per il Giornale di Vicenza e L’Arena, oggi per il quotidiano on line Vvox.it e il magazine specializzato Corriere Musicale.it), che proporrà un approfondimento sull’opera mozartiana sotto il profilo storico, collocandola nella cornice culturale del tempo, sottolineando la grandezza di queste pagine di musica e come esse ancora parlino all’ascoltatore di oggi.
Il “Cronista di Musica”, come ama definirsi Galla, tornerà il 4 giugno alle ore 19.45 per introdurre la “Petite Messe solennelle” di G. Rossini. Anche quest’anno, infatti, si ripropone l’alternanza Mozart-Rossini, con un’esecuzione rara del capolavoro della vecchiaia del compositore pesarese, in cartellone il sabato alle ore 21 (4 e 11 giugno), che verrà eseguita con l'organico originale di 12 voci soliste, in collaborazione con il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia. Una proposta rara, tanto da suscitare l’interesse della casa editrice Velut Luna, che ha richiesto di registrare e pubblicare questa particolare versione della composizione rossiniana.
Venerdì 10 giugno, alle ore 18.45 in Odeo del Teatro Olimpico, si terrà la conversazione introduttiva all’opera mozartiana con Michele Suozzo, musicologo, divulgatore e docente di Storia della musica e di Estetica musicale presso diversi conservatori (attualmente insegna Storia della musica al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, Bari), molto noto al pubblico di Radio 3 Rai come autore e conduttore della trasmissione “La Barcaccia”, il riferimento immancabile per ogni appassionato d'opera. Tra i diversi spunti critici che le “Nozze” suggeriscono, Suozzo approfondirà il tema delle amorose ambiguità e dell’erotismo, a volte esplicito a volte sottile, di cui l’opera mozartiana offre molteplici esempi.
Progetto Giovani
Prosegue il Progetto Giovani con due concerti che vedranno in scena, alle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari alle ore 17.
Sabato 4 giugno, Maddalena Giacopuzzi, pianista vincitrice della borsa di studio “Settimane Musicali al Teatro Olimpico” in collaborazione con l’Accademia Nazionale Santa Cecilia in Roma, propone un programma dedicato a F. Chopin, C. Debussy e M. Ravel.     
Sabato 11 giugno, invece, sarà di scena il vincitore del Premio Brunelli 2016.
Gustalopera, il dopo concerto
Si rinnova la prestigiosa tradizione dell’appuntamento dopo i concerti, con le cene a buffet nei giardini del Teatro Olimpico, per chi desidera proseguire la serata con i sapori del territorio veneto e incontrare gli artisti in un’atmosfera accogliente e raffinata. In caso di maltempo, Gustalopera si trasferisce sotto il Colonnato di Palazzo Chiericati.
I partner
Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico si realizzano grazie al sostegno di Comune di Vicenza, Regione del Veneto, Ministero Beni Culturali, Intesa Sanpaolo Private Banking, Cassa di Risparmio del Veneto, Paolo Marzotto, Fondazione Cariverona, Fondazione Roi, Carron Costruzioni Generali, Tde Macno, Mediolanum, Famiglia Brunelli, Gabronics, Burgo group; e con la collaborazione di Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro La Fenice, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Accademia Olimpica, Teatro Comunale Città di Vicenza, Asolo Musica, Fondazione Amici della Fenice, Amici dell'Olimpico, Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, Operaestate Festival Veneto, Società Veneziana di Concerti, Vicenza Tiepolo Hotel, Forma, Banqueting by Perla, Malfatti e Zorzan, Ristoranti che passione. Media partner Il Giornale di Vicenza, Classica HD, Radio 3, Corriere del Veneto, Venice Classic Radio, Vicenza Vogue.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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