Quotidiano | Categorie: Politica

Settantuno milioni di euro "evasi" da famiglia Marzotto, Langella: sistema da cambiare

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Aprile 2013 alle 08:38 | 0 commenti

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Riceviamo da Giorgio Langella, segretario regionale PdCI FdS, e pubblichiamo.

Le indagini sulla "presunta" evasione fiscale di 65 milioni da parte di 13 membri della famiglia Marzotto-Donà delle Rose per la vendita di Valentino fashion group si sono concluse. A Vittorio, Matteo, Maria Rosaria, Cristiana, Diamante e Margherita Marzotto, Andrea, Isabella e Rosanna Donà Dalle Rose, Barth Zech, Pierre Kladmy, Ferdinando Businaro e Massimo Caputi è stata notificata l'accusa di omessa dichiarazione dei redditi. L'imposta evasa sarebbe di settantuno milioni di euro.

I PM che hanno condotto l'inchiesta hanno confermato, quindi, le motivazioni che avevano portato al sequestro di alcuni beni degli indagati. Motivazioni che contenevano una frase inequivocabile: "L'intero profitto netto conseguito in tale affare, ivi compresa la parte di profitto 'guadagnata' con l'evasione della quali qui si discute, è stata 'trasferita' in un noto paradiso finanziario e, pertanto, non è direttamente sequestrabile/confiscabile". Per gli inquirenti i soldi sarebbero stati trasferiti alle isole Cayman.
Questa vicenda, della quale l'informazione ha scritto e parlato poco, è indice di un "patriottismo al contrario" di alcuni imprenditori nostrani e fa seguito alla recentissima condanna in appello agli stilisti Dolce e Gabbana per evasione fiscale. Condanna che ha portato a una "multa" di 343 milioni di euro.
Oltre ai "costi della politica" anche i costi dovuti a chi evade le tasse sono soldi sottratti alla collettività e rendono più povero il paese. Il problema non è solo, quindi, quello di una casta di politicanti e oligarchi corrotti, ma di tutta una dirigenza (anche impreditoriale) con pochi scrupoli che mira solo a un guadagno personale. E' il sistema che va cambiato. Dalle radici.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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