Servizi pubblici, trecento lavoratori vicentini protesteranno a Roma
Mercoledi 5 Novembre 2014 alle 17:50 | 0 commenti
Trecento lavoratori di Cgil, Cisl e Uil di Vicenza saranno alla manifestazione nazionale dell'8 novembre 2014 a Roma sui Servizi pubblici: “per chiedere una vera riforma delle Pa e il rinnovo dei contratti di lavoroâ€. Per la prima volta insieme categorie attinenti a scuola, sanità , funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università , ricerca, Afam e privato sociale. Di seguito le parole di Giancarlo Puggioni di Fp Cgil, Ruggero Bellotto di Cisl Fp, Claudio Scambi di Uil Fpl e Alessandro Sabino di Uil Pa di Vicenza.
“A Roma manifesteremo il malcontento di tutto il mondo del lavoro pubblico rispetto a come sono gestiti oggi la Pubblica amministrazione e i servizi. Denunceremo la gravità delle condizioni di lavoro del personale in molti servizi fondamentali per i cittadini. Condizioni che stanno progressivamente degenerando per i tagli pesantissimi che in questi anni ci sono stati sia sul versante delle risorse, quindi delle strumentazioni, sia su quello del personale – afferma il segretario provinciale di Funzione pubblica Cgil, Giancarlo Puggioni –. L'altra questione che poniamo all'attenzione riguarda il blocco del rinnovo del contratto nazionale di lavoro, ormai diventato insostenibile. Il blocco in questi anni non si è dimostrato utile neanche a far rientrare i conti dello Stato visto che la spesa del personale, come noto, è tra le più basse in Europaâ€.
“I dati dicono che tra il 2010 e il 2014, di fronte ad una spesa pubblica ridotta di 9 miliardi per il costo del personale, c'è stato un aumento del costo del sistema pubblico di 14 miliardi – aggiunge il segretario generale di Uil Fpl Vicenza, Claudio Scambi –. Ciò dimostra che i risparmi fatti sul personale, quindi sui servizi, non hanno portato a risultati. L'incidenza del costo della pubblica amministrazione, inoltre, è inferiore ai dati europei. In Italia la media di dipendenti pubblici per abitante è di 58 ogni mille, in Spagna di 65, nel Regno Unito di 92, in Francia di 94. L'incidenza del costo del pubblico impiego sul Pil, poi, è del 10,5% in Italia, inferiore rispetto alla media europea che si attesta attorno al 10,6%. A fronte della qualità del servizio importante che dà la pubblica amministrazione, dunque, l'Italia gestisce in maniera più economica il servizio pubblico, ma non giustifica gli ulteriori tagli sia delle retribuzioni sia degli investimenti nel pubblico impiegoâ€.
Ma come stanno le cose nel Vicentino? Ruggero Bellotto, segretario generale provinciale di Cisl Fp, cita due esempi che definisce “eclatantiâ€: “Il primo è noto e riguarda l'Ipab di Vicenza – dichiara –. Il personale dipendente è sempre meno, si esternalizzano sempre di più i servizi e, come si è visto nell'ultima gara d'appalto, purtroppo l'effetto dumping esiste: il contratto d'appalto è stato vinto con il 20% in meno di offerta. Questo si traduce in un'assistenza ai nostri anziani diversa e ciò ci preoccupa molto. L'altro esempio diventerà evidente a breve e interessa gli asili nido. Quelli del Comune di Vicenza sono in grande difficoltà già da due anni, ma il Comune non si preoccupa di fare marketing, di investire per dare servizi buoni e farli conoscere ai propri cittadini. Sembra togliere ossigeno agli asili nido e questo porterà domani, inevitabilmente, ad una esternalizzazione. Ad una esternalizzazione programmataâ€.
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