Servizi ai disabili, la lettera di Variati e Sala al presidente Conferenza dei Sindaci
Martedi 27 Agosto 2013 alle 17:06 | 2 commenti
Di seguito la lettera che il sindaco Achille Variati e l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala hanno inviato al presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 6 Giuseppe Danieli e resa nota ai consiglieri comunali della 5^ commissione "servizi alla popolazione".
Egregio Presidente Conferenza dei Sindaci
Giuseppe Danieli
e p.c.
Egregio direttore Generale ULSS 6
Ermanno Angonese
Caro Presidente,
come Ti avevamo annunciato nella giornata di ieri, riteniamo utile presentarTi alcune osservazioni e una proposta a seguito della decisione della Conferenza dei Sindaci del 21 giugno u.s. sul Bilancio di Previsione anno 2013 Area Sociale.
Certamente è stato opportuno, anzi doveroso da parte dei sindaci, decidere una variazione nella distribuzione del Fondo Regionale per la non Autosufficienza della nostra Ulss, dopo le ipotesi di riduzione del riparto del Fondo stesso pervenuto dalla Regione Veneto. Infatti rispetto al fabbisogno del FNA 2013 della nostra ULSS di € 51.279.366,00 è prevista una ipotesi di riparto 2013 di € 49.605.325,00 con uno sbilancio di € 1.674.041,00.
Abbiamo, come Sindaci, il dovere di assicurare la quadratura del bilancio per dare certezza economica ai servizi.
Non possiamo però dimenticare che nel campo della disabilità il territorio della nostra ULSS è sempre stato all’avanguardia con servizi innovativi che hanno assicurato nel tempo i diritti essenziali ai cittadini disabili e alle loro famiglie. Siamo stati come Comuni, associazioni dei familiari e centri gestori, orgogliosamente pionieri e apripista; proprio per questo diventa oggi simbolica qualsiasi forma di riduzione sui servizi forniti che possa rappresentare un arretramento rispetto alle conquiste ottenute.
Quindi dichiarare che un disabile che gode di una quota di residenzialità debba essere trattato in modo diverso rispetto ad un disabile che può ancora contare sulla propria famiglia non ci può vedere d’accordo, anche se altre ULSS hanno adottato questo provvedimento. La decisione assunta dalla Conferenza evidenzia una conseguente riduzione dei servizi che non può certamente essere mantenuta permanentemente. La comunità alloggio infatti è una famiglia per chi famiglia non ha.
Non vi può essere da parte di Comuni, che pur hanno il dovere di partecipare al contenimento della spesa pubblica del Paese (e lo stanno ampiamente facendo nei loro bilanci), una supina condivisione di tagli sul Fondo Regionale per la non autosufficienza. Infatti, la Conferenza dei Sindaci, nel variare il bilancio, ha anche votato un ordine del giorno che affronta questi temi.
Ci attendiamo da parte della Regione, in sede di assestamento del bilancio regionale, non solo una conferma, ma anche un incremento del fondo 2013 rispetto al 2012. Infatti i bisogni sulla non autosufficienza (disabilità , anziani, ADI, sollievo, domiciliarità , assegni di cura) sono in aumento nel 2013 e assicurare i livelli essenziali di assistenza è il dovere costituzionale e quindi prioritario
per le istituzioni e in questo caso per la Regione Veneto. E’ inoltre inaccettabile l’applicazione della riduzione – 1% consuntivo 2011 servizi LEA (spending review) sui LEA. Non risulta inoltre da nessun documento legislativo nè circolari applicative regionali a nostra conoscenza, un’indicazione scritta sull’impossibilità della doppia quota, cioè residenzialità e servizi dei Centri Diurni.
Per queste ragioni riteniamo che l’applicazione dell’indicazione della Conferenza dei Sindaci sul contenimento della spesa dei Centri Diurni per disabili debba essere sospesa fino alla decisione ufficiale da parte della Regione del riparto effettivo del FNA 2013.
Tutti insieme Comuni, ULSS, Associazioni dei Familiari e i Centri Gestori dobbiamo chiedere alla Regione la conferma, se non l’incremento, del FNA per continuare a garantire i servizi finora resi. Proponiamo quindi, giacchè la Giunta Regionale nella prima decade di ottobre dovrebbe decidere in materia, che i disabili dei centri residenziali possano continuare a frequentare i centri diurni alle condizioni oggi vigenti.
Nel frattempo si stringerà un patto con Familiari, Associazioni e Gestori che dovrebbe prevedere non solo la richiesta sopra descritta alla Regione ma, anche, una nuova impostazione dei servizi, per rendere ancora più efficiente la spesa garantendo non solo l’assistenza ma anche un sistema relazionale dei disabili che non può essere annullato. Contemporaneamente servirà un tavolo tecnico con l’ULSS per verificare con chiarezza e nel dettaglio i costi generali della struttura ULSS che gravano sul bilancio sociale.
Tutti, in altre parole, dobbiamo farci carico di tempi difficili, anche superando le impostazioni del passato, ma senza arretramenti di fatto sui diritti.
Non possiamo inoltre dimenticare che abbiamo disabili in lista d’attesa per i servizi, che rischiano di rimanere fuori da tutto. Anche questo è intollerabile. Ovviamente non possiamo innescare una lotta tra poveri garantendo diritti della disabilità rispetto alle residenzialità , anziani o all’ADI/Sollievo.
E’ un’impresa, questa, difficile che ha bisogno della responsabilità di tutti e del riconoscimento di priorità di spesa da parte della Regione e anche dello Stato, così come noi Comuni abbiamo applicato tale priorità di spesa nei nostro bilanci.
Caro Presidente, Ti chiediamo di convocare un incontro politico dell’Esecutivo dei Sindaci per trattare questa nostra proposta, garantendo intanto dal prossimo 2 settembre la continuità dei servizi nei Centri Diurni.
Ti salutiamo cordialità e rimaniamo a Tua disposizione.
Assessore alla Comunità e alle Famiglie
F.to Isabella Sala
Il Sindaco
F.to Achille Variati
e poi i politici si lamentano, in buona fede?, della disaffezione dei cittadini dal mondo della politica... dovrebbero piuttosto ringraziare il cielo che viviamo in un periodo di tale torpore morale e di tale indifferenza per cui tutto va bene, tutto si accetta, pochi protestano, ancor meno reagiscono..
Anna Putti
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La chiave di lettura l'offre lo stesso Sindaco Variatoi nella sua lettera:"Certamente è stato opportuno, anzi doveroso da parte dei sindaci, decidere una variazione nella distribuzione del Fondo Regionale per la non Autosufficienza della nostra Ulss, dopo le ipotesi di riduzione del riparto del Fondo stesso pervenuto dalla Regione Veneto." Ciò che è accaduto è il fatto che prima si decide e poi si cerca il "tacone" Si dovrebbe PRIMA pensare a quello che si deve fare per farlo bene e non dopo. Ma era doveroso afferma il Sindaco e quindi si è fatto. Ora si cercano i rimedi, ma questo è l'esempio di una pessima politica, perchè agisce senza previdenza nei confronti degli atti che compie. Ricordo solo che un assessore alla pace e alla famiglia SI ERA IMPEGNATOI A DISCUTERE PREVENTIVAMENTE IL BILANCIO DEL SOCIALE CON LE ASSOCIAZIONI, MA NON HA MANTENUTO IN CINQUE ANNI L'IMPEGNO.