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Sergio Berlato, Ue, aviaria e divieti

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 13 Aprile 2010 alle 03:55 | 0 commenti

Sergio Berlato        

L'on. Sergio Berlato chiede alla Commissione europea di rivedere i divieti e le prescrizioni emanati per impedire la diffusione dell'influenza aviaria.

Con un'interrogazione a risposta scritta, l'on. Sergio Berlato, Vice presidente vicario della delegazione italiana del PPE, ha chiesto alla Commissione europea di rivedere i vincoli ed i divieti previsti con propria Direttiva 2005/94/CE e con Decisione 2006/574/CE, con le quali la Commissione europea ha emanato norme per prevenire la diffusione dell'influenza aviaria in Europa.
In attuazione di questa Direttiva e della successiva Decisione, gli stati membri hanno emanato norme di recepimento, imponendo prescrizioni, vincoli e divieti a molte attività, tra le quali l'agricoltura, l'allevamento, il commercio, l'attività venatoria, condizionando pesantemente lo stesso spostamento di merci e persone tra gli stati membri dell'Unione europea e tra questi ed i paesi non comunitari.
Fortunatamente, dopo alcuni anni dall'emanazione dai sopracitati provvedimenti comunitari, abbiamo constatato il venir meno della ragioni che hanno portato all'emanazione delle misure urgenti per prevenire la diffusione dell'influenza aviaria.
Non vi è dubbio alcuno che l'ingiustificato allarmismo diffuso in Europa ed in particolar modo in Italia, si è dimostrato largamente infondato.
In effetti non si è verificata la tanto temuta pandemia a danno della salute dei cittadini dell'Unione europea, così come era stato invece pronosticato dai soliti profeti di sventura al soldo delle multinazionali, gli stessi che avevano lanciato il falso allarme per l'influenza suina, compari di quelli che ci hanno terrorizzato con l'inesistente buco nell'ozono e che adesso ci vorrebbero terrorizzare con la baggianata del surriscaldamento del pianeta.
L'unica cosa sicura è stato il beneficio ottenuto dalle multinazionali farmaceutiche che hanno moltiplicato i propri fatturati ed i propri guadagni dalla vendita di vaccini inutili ed inefficaci.

Alla luce dei fatti, l'on. Sergio Berlato ha chiesto alla Commissione di rivedere le prescrizioni ed i divieti imposti con propria Direttiva 2005/94/CE e con propria Decisione 2006/574/CEE, permettendo agli stati membri di ridurre o eliminare alcune restrizioni ed alcuni divieti che così pesantemente hanno condizionato e limitato l'esercizio di molte attività economiche, commerciali e ricreative.


 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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