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I consiglieri comunali della provincia di Vicenza del Movimento 5 Stelle intervengono con una nota congiunta sulla sentenza del processo Marlane-Marzotto e sul nuovo caso Marzotto di Schio

Impossibile non rimanere con lo sgomento dopo aver saputo dai media una notizia che ha dell’incredibile. Un caso che ha segnato le vite di numerose persone, 107 sono già i morti e per altre 60 già ammalate segnerà irreparabilmente il futuro.

Un vicenda con ricadute anche nel vicentino, una provincia che del gruppo Marzotto ha sempre fatto parte con i lavoratori del suo territorio, con le aziende nel suo territorio, e con una presenza diretta della famiglia Marzotto.

Ora che questa sentenza, dopo sedici anni, è arrivata in primo grado e la legge farà il suo corso nei successivi gradi di giudizio, i vicentini guardano con un occhio nuovo al caso Marzotto di Schio che si accinge ad avere la sua inchiesta.

Il MoVimento 5 Stelle non può che prendere posizione in questo senso, dando piena solidarietà alle persone che hanno combattuto per un inquinamento oltre la decenza morale e sociale di un paese detto “avanzato”. Seguendo le parole di supporto verso questi cittadini pronunciate dai nostri rappresentanti in  parlamento, ci sentiamo vicini anche ai cittadini vicentini che vivono nei pressi degli stabilimenti di Schio, e faremo tutto quanto in nostro potere per andare a fondo su questa faccenda, facendo le dovute richieste in tutte le sedi necessarie, affinché giustizia venga fatta, sia per i cittadini, che per l’ambiente tutto che è il nostro passato, presente e futuro dei nostri figli.

Il M5S di fronte allo stillicidio di morti per causa del lavoro conferma la priorità di potenziare politiche per l'attività di prevenzione e sicurezza. Il “lavoro”, degno di questo nome, non può essere causa di morte.