Senato approva Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. L'intervista a Franco Conte di Codacons: vigilino le associazioni dei consumatori, le autorità civili e religiose
Giovedi 6 Aprile 2017 alle 23:22 | 0 commenti
Il Senato il 4 aprile 2017 ha approvato il disegno di legge che istituisce una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Il provvedimento, scriveva Il Sole 24 Ore senza dare un particolare risalto alla notizia così come i media in genere, "è stato approvato con 167 sì, 4 no e 40 astenuti. Si sono astenuti M5S, Sinistra Italiana e alcuni senatori del gruppo Misto. Oltre alla maggioranza, hanno dichiarato il proprio voto a favore Forza Italia, Lega Nord e Ala. Nel gruppo di Ap Pier Ferdinando Casini non ha partecipato al voto e Maurizio Sacconi ha dichiarato il proprio voto contrario. Il ddl passa all'esame della Camera, ma l'iter di approvazione dovrebbe essere relativamente rapido".
La settimana prossima toccherà alla Camera e, nel caso più che probabile dell'approvazione definitiva, si procederà alla nomina dei 20 membri della Commissione per far partire le indagini sui vari e pesanti casi che hanno colpito il sistema bancario, tra cui la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
«Meglio tardi che mai e speriamo che il clima elettorale, che favorisce il tifo e scaccia la ragione non sprechi questa opportunità - ci dice l'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto -. Sul profilo delle responsabilità delle persone a dire il vero non sono interessato. Per i risparmiatori delle due Banche venete è un'opportunità decisiva per il recupero dei risparmi bruciati. Infatti la Commissione potrà e dovrà prendere atto che il metodo di indurre all'acquisto di azioni utilizzato per collocare le azioni era un metodo intrinsecamente ingannevole».
E quindi?
«Il risparmiatore riteneva di metterei propri risparmi in un salvadanaio, da aprire per gestire le necessità della famiglia, dell'età e della salute. Al contrario i vertici di Montebelluna e Vicenza avevano messo a punto una infernale macchina di vendita di titoli taroccati. Sottolineo che sono stati venduti titoli sino a gennaio 2015 e hanno convertito obblogazioni nel maggio 2015 quando, a detta delle stesse banche, dal marzo 2014 non avevano più mercato. Il meccanismo che per 150 anni aveva assicurato la liquidabilità era saltato».
Insomma se la Commissione resisterà alla tentazione di fare fumo e polemica, come sepsso succede in questi casi, e si impegnerà , invece, a guardare i fatti e sentire i protagonisti e i rappresentanti dei risparmiatori...
«In questo caso, e dovrà essere così, la Commissione parlamentare d'inchiesta non potrà che concludere che è stata tradita la fiducia e che questa fiducia, come ha dichiarato la Commissaria UE alla Concorrenza, Margrethe Vestager, va protetta anche con il risarcimento diretto, senza le lungaggini dei processi o di procedure di mediazione».
La tentazione di buttarla in caciara sarà grande...
«È per questo che le associazioni dei consumatori, le autorità civili ed anche religiose devono vigilare perché, come primo risultato - anche se intermedio- si accerti la "struttura di peccato" che rappresenta il metodi di vendere le azioni. Questo accertamento consentirà di negoziare a Bruxelles, da un punto di forza. Non si chiedono "aiuti di Stato", frase con la quale si cerca (anche da parte di qualche tirchio rappresentante di Governo), si vuole chiudere la vicenda. Mentre la UE non sarà matrigna nel riconoscere il risarcimento di risparmiatori traditi come d'altronde già avvenuto in Spagna e Portogallo».
Questa Commissione, insomma, potrebbe essere un risultato importante, ma sollecita più che ma un'azione vigile e di pressione perché non vada perduta.
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