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Sel: sulla alluvione in Veneto

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 9 Novembre 2010 alle 14:03 | 0 commenti

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La Segreteria Regionale di Sinistra Ecologia Libertà - Il Governo deve prendere atto della gravissima situazione nella quale sono precipitate intere zone della Regione e dei terribili danni arrecati ai cittadini, alle famiglie, alle aziende, all'agricoltura di questi territori. Il Governo deve stanziare risorse adeguate alla situazione. I 20 milioni finora stanziati, dei quali solo una parte per il Veneto, rappresentano una presa in giro. Non corrispondono nemmeno ai soldi che un solo deputato leghista trevigiano si è fatto destinare, nell'ambito della legge-mancia, alla associazione da lui presieduta, per la realizzazione di un velodromo in provincia di Treviso (30 milioni, 2 all'anno per 15 anni).

Opera tanto opinabile da essere messa apertamente in discussione come inutile dal vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini.

Il Governo deve stanziare fondi adeguati perché è giusto e perché è un suo compito. Il fatto che il Veneto dia un grosso contributo alle casse statali, in quanto regione ricca e produttiva, anche se in misura minore rispetto a Lombardia e Emilia Romagna, non rafforza la richiesta, ma è un fatto del tutto estraneo alla questione. Se ad un cittadino succede un incidente, l'assistenza sanitaria (in Italia) gli presta tutto il soccorso e l'assistenza necessaria affinché possa ristabilirsi e tornare in salute, indipendentemente da quanto egli versi di tasse. Si tratta di un diritto di cittadinanza.
Il Veneto merita il sostegno e l'attenzione del Governo perché è una regione che fa parte dell'Italia, non perché negli ultimi decenni ha smesso di ricevere contributi come area depressa ed è invece diventata uno dei territori che contribuisce maggiormente al bilancio nazionale. E i cittadini del Veneto sono a tutti gli effetti cittadini dell'Italia, non dell'immaginario stato di Padania come qualcuno vorrebbe. E' la Lega che deve dimostrare di aver capito cosa significa unità nazionale.

L'augurio che i veneti devono fare a se stessi è che il Governo in questa occasione non si comporti come nel caso dell'uragano di Vallà a Riese Pio X, quando nel giugno 2008 l'allora ministro Zaia accorse sulle macerie fumanti con telecamere e fotografi al seguito a seminare promesse e ad annunciare l'imminente arrivo di Bertolaso, subito seguito dal ministro Bossi che si esibì sulle macerie telefonando in diretta a Gianni Letta per chiedere l'audizione in Consiglio dei Ministri del sindaco e dei presidenti di Provincia e Regione.
Bertolaso non arrivò mai e neppure avvenne l'incontro in Consiglio dei Ministri. Neanche i soldi sono ancora arrivati.


La Lega Nord è un partito politico che negli ultimi 10 anni, 8 li ha passati al governo del paese, e tutti e 10 al governo della Regione.
Questo dato elementare sembra troppo spesso venir dimenticato dai dirigenti leghisti. Se la prendano con se stessi e con la loro capacità di difendere il territorio, del quale si riempiono la bocca ma che nei fatti indeboliscono fino a farne uno dei più fragili del paese.
Se la Lega è convinta già in partenza che dal Governo non arriveranno risposte soddisfacenti e che è necessario minacciare lo sciopero fiscale perché il Veneto sarebbe considerato di serie B, allora dichiari il suo totale fallimento come forza di governo e come rappresentante del Nord a Roma, tolga la fiducia al Governo e rinunci a tutte le prebende e ai posti di sottogoverno e alle lottizzazioni di cui è diventata specialista.

Giocare a fare tutte le parti in commedia, il partito di lotta e di governo, anche in una occasione drammatica come questa, significa giocare a lucrare elettoralmente sulla pelle degli alluvionati. Lo ha detto pure Bertolaso, di non politicizzare la catastrofe. E se lo dice pure lui, significa che davvero si è superato il segno quanto a spregiudicatezza e cinismo.

La Regione piuttosto metta in campo tutte le proprie risorse,
rinunciando alle spese inutili come quelle per la comunicazione e la propaganda. Rimetta le risorse tagliate per la prevenzione del dissesto idrogeologico.
E riconsideri i contenuti del piano territoriale regionale di coordinamento, lo strumento di pianificazione del territorio, all'insegna di un nuovo paradigma che faccia del territorio e della sua integrità la prima e principale infrastruttura di cui ha bisogno la Regione. Basta al consumo del territorio, alla cementificazione dei terreni agricoli, alla impermeabilizzazione dei suoli.
La Segreteria Regionale di Sinistra Ecologia Libertà


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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